
Il libro d’esordio di Francesco Muzzopappa: Una posizione scomoda
E’ uscito in tutte le librerie il libro d’esordio di Francesco Muzzopappa, Una posizione scomoda (Fazi 2013, «Le meraviglie» 14,50€).
L’importanza di chiavarsi Ernesto: questo è il titolo con cui lo sceneggiatore Fabio Loiero si trova candidato allo Zizi d’or di Cannes. Il nome del film lascia poco spazio alle interpretazioni. E il premio altro non è che un pene di dimensioni equine placcato in oro. Perché Fabio non è uno sceneggiatore di film «normali»: scrive i testi per pellicole pornografiche. Ma non è sempre stato nel settore: descrivere accoppiamenti non era il suo sogno nel cassetto. Fabio ha studiato cinema e sceneggiatura, i suoi maestri e idoli erano Gianni Amelio e Paolo Sorrentino.
Poi, da giovane promessa del cinema e dopo tanti lavori rifiutati, si è trovato in una posizione scomoda: quella dell’aspirante autore di film di qualità disoccupato e con la scrittura della vita, intitolata Il cielo di piombo, sepolta nel cassetto. Quando Romina, un transessuale proprietario di una casa di produzione di film porno, gli ha telefonato per proporgli un lavoro, ha avuto di fronte l’alternativa tra la disoccupazione e la stesura di trame ben lontane dalle sue ambizioni. Così si è trovato a scrivere copioni del calibro di Erezioni di piano, Il glande freddo e via di questo passo.
Se solo lo sapessero i suoi genitori. Il padre, un ex ginecologo ossessionato dalle nuove tecnologie, nonché cattolico ortodosso e praticante. La madre, una casalinga pia e devota con una passione per la cucina ben lontana dal talento. Fabio li ha convinti di essere un brillante autore di teatro: ma «se solo intuissero qualcosa, mia mamma si stabilirebbe in chiesa con la tenda da campeggio per una maratona ininterrotta di rosari. Mio padre, invece, prenderebbe di corsa il tomo delle pagine gialle per cercare il numero di Milingo sotto la “E” di esorcismi». Davvero una posizione molto scomoda per un giovane sceneggiatore talentuoso con l’ambizione di scrivere pellicole di qualità.
Ma il premio di Cannes potrebbe davvero essere l’occasione della sua vita. Fabio inizialmente è restio ad andare in Francia a partecipare alla premiazione. Comprensibile, visto che un’eventuale vittoria potrebbe portare la sua immagine, con tanto di pene d’oro fra le mani, su internet e sui giornali. Ma poi ha un’idea che potrebbe cambiare il corso degli eventi.
Comunica a Romina che presenzierà alla cerimonia, solo se lei, o lui, riuscirà a procurargli un contatto per la realizzazione del film Il cielo di piombo. Il trans accetta e trova un produttore serio e rispettabile. Allora Fabio parte per realizzare finalmente il suo sogno: ma scoprirà suo malgrado che il contatto non è esattamente quello che gli ha dipinto Romina e gli eventi prenderanno una piega ben lontana dalla sua immaginazione.
Francesco Muzzopappa, copywriter pubblicitario apprezzato e di successo, oltre che scrittore di racconti umoristici, debutta nel mondo della letteratura con un libro che non è semplicemente ironico o divertente: è in grado di far ridere il lettore dalla prima all’ultima pagina. Un’arte difficile la comicità, soprattutto nella scrittura: il comico che sbaglia una battuta ha sempre la possibilità di rifarsi con la mimica o attraverso l’improvvisazione. Lo scrittore no: se le battute o il contesto non sono chiari e snelli, l’errore e il flop sono a un passo. Invece Muzzopappa si dimostra in grado di creare contesti, gag e situazioni esilaranti a getto continuo, oltre a battute a effetto quasi in ogni paragrafo.
Forse pecca un po’ di ridondanza e banalità nell’elenco, richiamato spesso nel romanzo, dei titoli dei film porno sceneggiati dal protagonista: non tutti infatti sortiscono lo stesso effetto comico e alcuni ricordano battute già sentite altrove. Non solo: i momenti di introspezione e di malinconia che pure sono stati inseriti dall’autore, risultano troppo poco approfonditi ed è assai più faticoso quel processo d’identificazione che sorge invece spontaneo nella maggior parte della narrazione.
Ma, in mezzo a qualche aspetto forse da approfondire e migliorare, resta una piacevole realtà: Francesco Muzzopappa dimostra un grande talento per la comicità e un notevole gusto nel raccontare storie e aneddoti, oltre che una cultura cinematografica assai importante. Se saprà riconfermarsi, il mondo della letteratura italiana potrà affermare con certezza di aver scoperto un nuovo fenomeno dell’intrattenimento divertente.
Francesco Muzzopappa. Una posizione scomoda. Fazi 2013, «Le meraviglie» 14,50€
Daniele Leone
@DanieleLeone31
Foto in copertina: elle.it