
“Il labirinto dei sogni e delle idee di Giorgio De Chirico” ad Aosta
Aggiunto da Natalia il 25/05/2012.
Tags della Galleria Cultura e Spettacolo, L'arte e la storia, Primo piano
Tags: Aosta, arte moderna, Centro Saint-Bénin di Aosta, De Chirico, Franco Calarota, Luigi Cavallo, Mart, metafisica, mostra Giorgio De Chirico. Il labirinto dei sogni e delle idee, mostre, pittura, rivista Lacerba, Surrealismo
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Aosta – L’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta propone, al Centro Saint-Bénin di Aosta, fino al 30 settembre, la mostra Giorgio De Chirico. Il labirinto dei sogni e delle idee – a cura di Luigi Cavallo e Franco Calarota.
L’esposizione si pone, attraverso un’importante selezione di opere, alcune raramente esposte e provenienti da prestigiose collezioni private e museali, come un’occasione unica per osservare da vicino e godere di capolavori del Maestro di solito non accessibili al grande pubblico.
Come ricorda Luigi Cavallo nel catalogo della mostra, Giorgio de Chirico (Volos 1888 – Roma 1978) «è il pittore più nuovo del vecchio mondo. Gettare uno sguardo sulla sua opera significa ripercorrere le avventure creative del XX secolo, fondamenta e confronti per il nostro tempo».
La mostra al Centro Saint-Bénin di Aosta illustra il percorso all’insegna della Metafisica – intesa dal maestro come qualità eletta della pittura e non come caratteristica dei soggetti – che scorre lungo le diverse fasi stilistiche del suo lavoro: recupero della tradizione classica, suscitazioni surreali, riavvicinamento alla realtà attraverso le modulazioni del barocco e quindi l’invenzione di nuovi temi e di tecniche, dai Bagni misteriosi alla neometafisica.
Fasi che al loro apparire, nel sovrapporsi delle poetiche, hanno provocato polemiche in campo internazionale, le più accese per l’amore-odio che i surrealisti hanno avuto per De Chirico, riconosciuto l’iniziatore ideale del movimento francese.
Regge ancora la definizione di Ardengo Soffici che nel 1914 definì la pittura di De Chirico sulla rivista Lacerba come “una scrittura di sogni” e altri critici aggiunsero che quella “pittura di sogni” sembrava dipinta nel sogno.
Negli anni i giochi culturali intorno a Giorgio de Chirico hanno provocato implicazioni filosofiche, letterarie, psicanalitiche. Le sue visioni utopiche hanno stimolato l’architettura e le sue atmosfere indefinite, arcane, il senso del tempo sospeso, dell’infinito che cala anche sulle cose quotidiane e comuni sono stati partecipati dalla narrativa moderna.
Un autore che in modo tanto completo rappresenta la nostra epoca, permette di attualizzare figurativamente il passato che si perpetua nel presente, un legame che consente all’uomo di rinnovarsi e avventurarsi nel futuro sentendosi legato a una vicenda secolare.
Giorgio de Chirico. Il labirinto di sogni e di idee presenta in Valle d’Aosta attraverso 40 dipinti a olio, 10 tempere e disegni, 15 grafiche, anche colorate a mano dall’autore, un’importante selezione di opere raramente esposte e provenienti da prestigiose collezioni private italiane, da raccolte pubbliche, dal MART di Rovereto e dal Museo Casa Rodolfo Siviero, che eccezionalmente hanno abbandonato la loro originaria collocazione per essere ammirate dal grande pubblico.
Natalia Radicchio
Foto via www.adnkronos. com