
Il Cerchio e la Shoah: una mostra per il Giorno della Memoria
ROMA – Nel ricchissimo panorama di eventi ed iniziative che animeranno la città di Roma il prossimo 27 gennaio, Giorno della Memoria dell’Olocausto, si segnala la mostra personale di un artista bolognese, Giorgio Sorel, che inaugura questo pomeriggio alle 17 presso la Sala Santa Rita (via Montanara, 8): Il Cerchio e la Shoah.
Curata da Marzio Dall’Acqua, presidente dell’Accademia Nazionale Belle Arti di Parma, e da Patrizia Sorel, l’esposizione si basa tutta sul richiamo alla forma geometrica perfetta per eccellenza, il cerchio, la cui simbologia è ricca di sfaccettature fin dall’antichità: ripercorrere lungo i secoli medievali – e poi per tutto il Rinascimento fino al Novecento – il significato allusivo della circonferenza e della sfera vuol dire esplorare un universo di significati religiosi e mistici, ma non solo, senza confronti.
La mostra romana, visitabile fino al 31 gennaio 2011 con ingresso gratuito, rientra negli appuntamenti legati alla Giornata della Memoria e si avvale del Patrocinio di autorevoli enti che per la conservazione della memoria lavorano ogni giorno, come l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI).
Le opere di Giorgio Sorel, classe 1939, sono accomunate da un simbolismo potente, da una cruda immediatezza che ne fa uno degli artisti contemporanei più concentrati attorno ai grandi temi esistenziali dell’Uomo. A questa riflessione non poteva sfuggire il sentimento e la sensazione di solitudine e smarrimento che provoca lo sguardo lanciato sulla storia umana, soprattutto quando questa è tragica e violenta come quella del secolo breve. La selezione proposta nella sede capitolina ha come punto di riferimento comune il genocidio del popolo ebraico durante il secondo conflitto mondiale, la Shoah. Accanto a questo, come dice il titolo della mostra, il Cerchio, sinonimo di ciclicità e ritorno, simbolo dei ripetersi e reiterarsi del tempo, allusione alla storia che, mai come per la tragedia dell’Olocausto, si tema possa verificarsi ancora.
Il grido d’orrore di uomini, donne e bambini cancellati dalla storia per la follia di un progetto di purezza della razza, si alza dalle opere di Sorel, dove le figure spezzate, stilizzate, tratteggiate nei colori della morte (nero), del sangue (rosso) e del pallore della vita che abbandona le membra (bianco), diventano strumenti crudi ed efficaci per non voltare, nè oggi nè mai, la pagina della memoria.
Il Cerchio e la Shoah
25 gennaio-31 gennaio 2011
Dal lunedì al venerdì dalle ore 15.00 alle ore 18.00 Il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 13.00
Ingresso gratuito
FOTO via: http://www.beniculturali.it; ufficio stampa Zetema
Laura Dabbene