
I Mondiali e il Ramadan, gli integralisti minacciano attentati
È iniziato in queste ore il Ramadan, mese di digiuno e astinenza diurna per tutte le persone di fede musulmana, che durerà fino al 27 luglio. Tra i musulmani chiamati ad astenersi dal cibo anche i giocatori dell’ Algeria che questa sera incontreranno la Germania alle 22 ora italiana
RAMADAN: DIGIUNO E ASTINENZA DALL’ALBA AL TRAMONTO – Durante il Ramadan I musulmani praticanti sono chiamati a seguire un digiuno di fatto solo diurno. Dal tramonto in poi, infatti, possono mangiare, bere e fumare seppur con moderazione. Anche i giocatori della nazionale algerina dovrebbero seguire questa prassi ma, sembra, siano stati lasciati liberi di decidere se osservare il digiuno o meno, vista la temperatura e l’elevato tasso di umidità in cui sono costretti ad allenarsi e a giocare. Chi osserva il Ramadan, infatti, non può assumere liquidi, cosa impensabile per gli atleti che questa sera giocheranno la partita forse più importante della loro vita.
LA FEDERCALCIO ALGERINA CONTRO L’ALLENATORE HALILHODZIC – Sembra che inizialmente, l’allenatore dell’algeria, Halilhodzic, avesse chiesto ai suoi atleti di rinunciare al digiuno, pur essendo esso stesso musulmano. Successivamente vista anche la reazione del popolo algerino e la difesa dello stesso Ct, la Federazione Algerina ha corretto il tiro e ha tenuto a precisare che nonostante le difficoltà Halilhodzic «è stato sempre corretto nei confronti della religione». Gli atleti algerini potranno decidere quindi se seguire o meno il Ramadan ma dovranno vedersela anche con gli integralisti islamici.
MINACCIATI ATTENTATI AL MONDIALE 2014 - Vista la libertà, infatti, alcuni atleti hanno deciso di non seguire il Ramadan o almeno di non osservarlo rigorosamente. A seguito di queste decisioni, la stampa francese, ha riportato voci secondo cui alcune fazioni integraliste avrebbero minacciato attentati durante la manifestazione dei mondiali e in maniera specifica nei confronti degli atleti che si fossero rifiutati di seguire il Ramadan. Il problema, infatti, non riguarda solo la Nazionale Algerina ci sono infatti musulmani anche nella squadra svizzera (Inler e Behrami hanno deciso di non digiunare) e in quella tedesca dove l’allenatore Low ha deciso che Özil Mustafi e Khedira non seguranno il digiuno. Il Ramadan prevede infatti la sospensione in casi di viaggio e di sforzo intenso dovuto al lavoro, e quello degli atleti in Brasile ha di fatto tutte le carte in tavola per essere considerato un’eccezione.
Serena Prati
@Se_Prati