In Grecia si riparte con l’austerità e intanto il PIL scende

Euclid Tsakalotos, Ministro delle finanze greco (www.prospectmagazine.co.uk)

Euclid Tsakalotos, Ministro delle finanze greco (www.prospectmagazine.co.uk)

Atene – In Grecia il nuovo governo di Alexis Tsipras riprende in mano la grande questione economica da dove aveva lasciato: l’applicazione del memorandum UE che prevede tutta una serie di riduzioni della spesa pubblica, l’aumento di alcune imposte ma nello stesso tempo prevede crescita e sviluppo. Con tutte le sue strutturali contraddizioni riparte in Grecia la politica dell’austerità e verrà portata avanti da un partito ed un governo che nel passato è stato tra i suoi più estremi oppositori.

IL PIANO I TAGLI – I primi passi per ottenere dall’UE 86 miliardi in tre anni sono iniziati ieri sera, quando il nuovo parlamento ha esaminato la bozza contenente le misure di bilancio per il 2016, cioè quello che in Italia è il documento di programmazione economica e finanziaria. La Grecia avrà da qui alla fine dell’anno 3 miliardi dalle istituzioni UE ma in cambio il governo dovrà fare approvare 4,3 miliardi di tagli per il 2016.  I soggetti più colpiti dai tagli previsti sono sempre gli stessi, non certo i miliardari, ma famiglie, pensionati e imprese. Pensioni e prestazioni sociali verranno tagliati di 1,2 miliardi per esempio: 300 milioni in meno per il fondo salari e pensioni, 700 milioni in meno per l’assistenza sanitaria, costi del welfare tagliati di 400 milioni e così via. Un taglietto alle spese militari alla fine è stato inserito, all’incirca 400 milioni.

Jeroen Dijsselbloem - Presidente dell'Eurogruppo (www.hpdetijd.nl)

Jeroen Dijsselbloem – Presidente dell’Eurogruppo (www.hpdetijd.nl)

RISERVE E NUOVE TASSE  - Aumentano le aliquote per i redditi delle imprese, così come per i liberi professionisti che dovranno pagare entro l’anno una tassa sugli utili del 2016.  Qualche miliardo, probabilmente 2, arriverà dalle privatizzazioni un tassello importante nella strategia dei creditori.  Un miliardo dovrà essere inoltre accantonato nelle casse del ministero. Le previsioni sono di un avanzo primario l’anno prossimo dello 0,5% sul PIL, una delle poche vittorie di Pirro di Tsipras, in quanto l’Eurogruppo esigeva un avanzo primario dell’1% già da quest’anno.

I DATI ECONOMICI – Nel frattempo i dati economici presentati dal governo fanno rabbrividire: -2,3% di PIL quest’anno e -1,6% l’anno prossimo con una disoccupazione in crescita al 25,8% contro il 25,4% del 2015. Insomma un disastro, se consideriamo che il debito pubblico salirà, anche grazie al nuovo prestito triennale di 86 miliardi, dal 187% al 198% del PIL. A cosa servono queste ed altre misure lo dice chiaramente il il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, che dopo l’ultimo Eurogruppo ha spiegato che “nel più breve tempo possibile possiamo continuare con il processo di ricapitalizzazione delle banche e avviare la discussione sulla riduzione del debito, ma questo richiede del lavoro precedente”. Insomma il paziente Grecia piuttosto che curato, al momento sembra solo anestetizzato con un siero molto ma molto pericoloso.

Domenico Pellitteri

Share and Enjoy

  • Facebook
  • Twitter
  • Delicious
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Add to favorites
  • Email
  • RSS

Ti è piaciuto questo articolo? Fallo sapere ai tuoi amici

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

 
Per inserire codice HTML inserirlo tra i tags [code][/code] .

I coupon di Wakeupnews