
Grecia: Parlamento approva riforme austerità Ue ma Syriza si spacca
Grecia: il governo di Alexis Tsipras riesce a far approvare in Parlamento le misure di austerità concordate con i Paesi Ue ma la maggioranza vacilla
La Grecia ha detto sì alle riforme concordate con i Paesi dell’eurozona con 229 voti a favore, 64 contrari e 6 astenuti. Questi i numeri del voto del Parlamento Greco sul piano di riforme concordato con gli altri Paesi Ue per evitare la disfatta della Grecia e rendere sostenibile il debito pubblico di Atene. Ma il dissenso si è propagato nel partito del premier Alexis Tsipras: 40 deputati di Syriza hanno infatti detto no al piano di riforme concordato a Bruxelles, 34 hanno votato contro e 6 si sono astenuti dal voto. Infine, 2 deputati non hanno nemmeno partecipato al voto in Parlamento.
LA MAGGIORANZA DEL GOVERNO TSIPRAS VACILLA – Contro le misure di austerità appoggiate da Tsipras hanno votato contro il ministro dell’Energia Yanni Maniatis, l’ex ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, il leader dell’ala radicale di Syriza, Panagiotis Lafazanis e il presidente del Parlamento Zoe Konstantopolou. Nell’aula di Atene l’approvazione del piano di riforme non è stata seguita da alcun applauso: un piccolo battimani si è sentito solo alla soglia del 151esimo voto a favore, voto che ha rappresentato la certezza assoluta dell’approvazione delle misure di austerità per evitare la Grexit.
Il portavoce dell’esecutivo, Gabriel Sakellaridis, ha dichiarato che il voto in Parlamento ha scoperto maggiori divisioni all’interno di Syriza di quante non pensasse, ma che comunque la priorità del governo è di assicurare il prestito dei Paesi dell’eurozona: in ogni caso adesso la maggioranza di governo è in crisi e lo è la stessa posizione di premier di Tsipras, il quale ieri sera, subito prima del voto, ha detto a chi voleva votare no: «Senza il vostro sostegno nel voto di stasera sarà difficile per me restare premier. O stasera siamo uniti, o domani cade il governo di sinistra» A salvare il primo ministro ellenico è stato esclusivamente il sì delle opposizioni: Nea Democratia (Centrodestra), Pasok (Centro Sinistra) e Potami (liberali), che hanno votato a favore. Probabilmente Tsipras potrebbe ricorrere nei prossimi giorni ad un reimpasto del governo, il quale potrebbe portare all’avviamento di un governo tecnico.
IL PIANO DI RIFORME – Il piano di riforme concordato a Bruxelles prevede il prestito alla Grecia di 82-86 miliardi di euro. Per prima cosa si creerà un fondo – che dovrebbe toccare i cinquanta miliardi di valore -, che avrà sede in Grecia e che «privatizzerà asset di Stato per realizzare profitti», ma servirà anche ad abbattere il debito e a ricapitalizzare le banche – 25 miliardi -. Sul possibile taglio del debito, la Merkel ha aggiunto che un haircut sul valore nominale resta impossibile, ma si ragionerà su «possibili soluzioni di grazia per prolungare le scadenze, a patto che l’attuazione del programma sia positiva». Sarà inoltre erogato un prestito ponte di circa sette miliardi di euro, a patto che la Grecia attui alcune riforme: sulle pensioni, sulle tasse e contemporaneamente che metta in atto significativi aggiustamenti sui tagli alla spesa pubblica e sulle liberalizzazioni. In primo luogo la Grecia dovrebbe dire addio alle agevolazioni fiscali per le isole; secondariamente dovrebbe bloccare le pensioni anticipate, quindi aumentare l’Iva sui prodotti di prima necessità quali pasta, pane e latte. Queste le parole di Tsipras in Parlamento: «A Bruxelles avevo di fronte tre alternative: l’accordo, il fallimento con tutte le sue conseguenze e il piano Schaeuble di una Grexit temporanea. E fra le tre ho fatto una scelta di responsabilità e di “dignità”».
LA PROTESTA IN PIAZZA – Una volta diffusa la notizia dell’approvazione del pacchetto di riforme di austerità per la Grecia, circa duecento giovani greci sono scesi in piazza. Fuori dal palazzo del Parlamento, in piazza Syntagma ad Atene, si sono raccolti numerosi manifestanti incappucciati che hanno lanciato molotov e sassi raccolti sul selciato contro la polizia, che ha caricato arrestando una cinquantina di persone.
Mariangela Campo
@MariCampo81