
Governo Berlusconi: in forse il ponte sullo stretto di Messina
Il ponte sullo stretto di Messina non si farà, o forse sì. In giorni frenetici e decisivi per le sorti future dell’economia italiana, è tornato alla ribalta uno dei vecchi cavalli di battaglia di Silvio Berlusconi, quello grande opera destinata a costituire un collegamento diretto tra Sicilia e Calabria. Proprio ieri, infatti, è passata in Parlamento una mozione, in favore della soppressione dei finanziamenti previsti per la realizzazione del progetto.
La mozione, formulata su proposta dell’Idv, ha di fatto incassato anche l’astensione della maggioranza, malgrado il partito capitanato da Di Pietro non avesse accolto le modifiche chieste dal viceministro Aurelio Misiti. Con estrema probabilità, il parere favorevole del governo è da attribuire alla preoccupazione di essere nuovamente battuto alla Camera. Meglio, quindi, evitare uno scontro di numeri rischioso.
Indipendentemente dalle motivazioni, la scelta va comunque nella direzione fortemente sostenuta dall’Unione Europea che, alcuni giorni fa, bocciava il ponte sullo stretto non includendolo tra le opere pubbliche destinate a ricevere i finanziamenti europei. Ma, proprio in quell’occasione, il governo si era dimostrato più determinato che mai nella sua realizzazione, annunciando che le risorse finanziarie sarebbero state reperite in altro modo, possibilmente sul mercato.
Insomma, nulla è ancora davvero deciso, malgrado il voto di ieri. Nel tardo pomeriggio di ieri, Misiti ha infatti prontamente precisato ai giornalisti che gli rendevano conto dell’accaduto: “La riformulazione del governo non e’ stata accolta ma si e’ lasciata comunque la discrezionalità di trovare tali fondi da varie fonti. Pertanto e’ da escludere categoricamente che il Governo possa scegliere di non realizzare il Ponte sullo Stretto”.
Redazione
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