
Giro d’Italia: dopo Weylandt si riparte da Quarto in lutto
Rapallo – Nessuno avrebbe potuto salvarlo. Il ciclista belga del Team Leopard, Woulter Weylandt, 27 anni, che ieri si è schiantato contro un gard rail alla velocità di 80 km all’ora durante il Giro d’Italia, era un caso disperato.
Nella tappa Genova-Rapallo, lungo la discesa del passo del Bocco, Weylandt ha sbattutto con la sua bicicletta contro un muro per poi rimbalzare sul gard rail limitrofo e, infine, rovesciarsi sull’asfalto. Uno scontro tremendo per cui neppure il team medico specializzato del professore Giovanni Tredici e il pronto intervento del 118 hanno potuto fare nulla, benchè giunti sul posto dell’impatto in soli 7 minuti.
«Siamo arrivati immediatamente – ha spiegato il professor Tredici – eravamo dietro al suo gruppo. Era in stato di incoscienza, con una frattura della base cranica e con il massiccio facciale compromesso. Dopo 40 minuti di massaggio cardiaco abbiamo sospeso la rianimazione, d´accordo con il 118, perché non c´era più nulla da fare».
Dello stesso avviso Fabrizio Masella del soccorso alpino del Tigullio«Purtroppo era in condizioni davvero disperate. Eravamo quattro squadre del soccorso impegnate, la nostra era quella in coda al gruppo e siamo arrivati assieme all´équipe medica. Poco più tardi l´elicottero era già sopra di noi. Non poteva calare il personale per via del vento e della presenza di cavi, così è sceso a valle di poche centinaia di metri e un´auto della polizia ha poi accompagnato sul posto il medico e l´infermiere».
Attualmente è in corso un’inchiesta della procura di Chiavari per stabilire quale sia stata la reale dinamica dell’incidente. Ad una prima ricostruzione, pare che uno dei pedali del velocipide abbia urtato contro il muretto, causando la perdita d’equilibrio dell’atleta. Tra breve, si effettuerà anche l’autopsia sul corpo di Weylandt.
Intanto a Rapallo, sede dell´arrivo della tappa, i festeggiamenti sono stati sospesi e il sindaco, Mentore Campodoglio, ha espresso le più sentite condoglianze ai familiari e alla moglie, in cinta di qualche mese.
Oggi, il Giro riparte dalla Foce, dopo l’omaggio dovuto al Monumento dei Mille e nel più grande dispiacere.
Chantal Cresta
Foto || www.ansa.it