Genny ‘a carogna si costituisce, l’epilogo di una triste storia

Il dialogo tra Gennaro De Tommaso e Hamsik (www.rainews.it)

Il dialogo tra Gennaro De Tommaso e Hamsik (www.rainews.it)

Secondigliano - Forse in un futuro ancora lontano notizie che racchiudono storie come questa semplicemente non esisteranno più. Nell’attesa che arrivi quel giorno, le cronache portano a dover parlare di Genny ‘a carogna, alias Gennaro De Tommaso latitante per poche ore ma sopratutto storico capo ultras napoletano. Poche ore fa De Tommaso si è presentato al carcere di Secondigliano in presenza del proprio avvocato, costituendosi dopo l’accusa di traffico di stupefacenti.

L’INCHIESTA - Sono 60 le persone indagate dal procuratore aggiunto Filippo Beatrice e dal pm della Dda, Michele Del Prete nell’ambito di un’inchiesta sul traffico internazionale di stupefacenti. Genny e famiglia sembra importassero hascisc e marijuana da Olanda e Spagna per poi rivenderla a Napoli. Gli agenti si sono presentati alla porta di casa De Tommaso ma Genny non c’era, scomparso per alcune ore fino alla resa.

CURSUS DIS-HONORUM -  Per comprendere la tristezza della parabola di Genny, bisogna fare riferimento a quel passato non troppo lontano che l’ha reso famoso in Italia e all’estero. Genny è figlio di Ciro De Tommaso, camorrista affiliato al clan Misso e brutalmente gambizzato nel febbraio 2015 all’interno del proprio bar. Genny è il capo della fazione ultrà napoletana più potente, i Mastiffs, rappresentante dei tifosi del centro storico di Napoli.

LA PARTITA DELLA VERGOGNA - Il 3 maggio 2014 Genny ha concentrato su di se alcune piaghe italiane rappresentandole tutte in una volta: mafia, calcio violento e inciviltà. Fu proprio Genny a parlare dalla curva con Marek Hamsik, capitano del Napoli; il calciatore dovette tranquillizzare sulle condizioni di Ciro Esposito, tifoso napoletano in fin di vita per l’attacco degli ultrà romanisti nel pre-gara di Fiorentina Napoli, per far cominciare la partita.  Partono le indagini e Genny subisce 5 anni di Daspo, cioè l’allontanamento dagli stadi. Nel frattempo nel settembre 2014 Genny viene accusato di resistenza a pubblico ufficiale, ingiurie, minacce che lo portano ai domiciliari. Ad aprile Genny riceve la condanna definitiva per due anni e due mesi.

UNA VITA SEGNATA - Accusato di far da paciere e da legame tra alcune cosche, Genny viene oggi accusato di traffico internazionale di stupefacenti. Una vita segnata come molte altre di persone che nascono e crescono in ambienti criminali, aree d’Italia dove lo stato è assente, le amministrazioni locali chiudono un occhio e democrazia e sviluppo sono un orizzonte realmente lontano. Più che un atto d’accusa contro il degrado, la vicenda di Genny così come molte altre dovrebbe far riflettere per avere una visione obiettiva della realtà meridionale ed italiana oggi, che spesso non c’è soprattutto da parte di chi governa.

Domenico Pellitteri

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