
G20, i ministri europei annunciano intervento sul fondo salva-Stati
Un intervento sul fondo salva-Stati per restituire solidità al sistema bancario e contrastare le turbolenze dei mercati finanziari: è questa la linea che i ministri europei riuniti al G20 hanno deciso di perseguire dopo le perplessità espresse dal Fondo monetario internazionale sull’attuale situazione economica dell’Eurozona.
L’annuncio, inaspettato quantomeno nelle sue tempistiche, è arrivato nella tarda serata di ieri, a seguito di una cena che ha visto riuniti i ministri delle finanze e i governatori delle banche centrali dell’area euro. Come si legge nel comunicato diramato al termine del vertice, l’azione è mirata a fornire “una risposta forte e coordinata” alle nuove sfide imposte dall’economia mondiale. Entro ottobre, dunque, saranno prese tutte le contromisure necessarie ad aumentare la flessibilità dell’Efsf, vera ancora di salvezza per la stabilità monetaria dell’Europa.
Secondo le stime di Washington, infatti, la crisi del debito costerà alle banche europee almeno 200-300 miliardi. Di qui, la necessità di supportare, attraverso il fondo salva-Stati, l’aumento di capitale degli istituti bancari messi più a rischio dai debiti sovrani.
“Questa non è una recessione ciclica tradizionale, ma una crisi del debito” – ha voluto sottolineare il Premier britannico David Cameron – “Le entrate economiche abituali non sono utilizzabili”. Misure eccezionali ed urgenti per una situazione altrettanto eccezionale nella sua negatività, insomma.
Del resto, con lo spettro del default greco che incombe, le Borse in perenne calo e l’euro in costante discesa sul dollaro, l’Europa non può più permettersi di indugiare.
Redazione
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