
Francia:”Non leggo libri da 2 anni”. A dirlo il ministro della cultura
Francia: il ministro della cultura e della comunicazione, Fleure Pellerin, ha dichiarato in una intervista di non leggere libri da almeno due anni
Di recente si è molto parlato della cultura francese, in particolare per l’assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura 2014 a Patrick Modiano, scrittore molto noto all’estero ma non in Italia. Noi di Wakeupnews ci eravamo appunto chiesti come mai nel Belpaese questo scrittore fosse sconosciuto ai più e avevamo cercato di dare qualche risposta. Ma mai avremmo pensato che nemmeno il ministro della cultura e della comunicazione francese, Fleur Pellerin, disconoscesse Patrick Modiano, men che meno che non leggesse libri da due anni.
L’AMMISSIONE DELLA MINISTRA – Intervistata da Canal Plus, la ministra ha ammesso: «Non leggo libri da due anni. Ammetto senza alcun problema che non ho tempo di leggere da almeno due anni. Leggo molte note di lavoro, lanci d’agenzia e testi di legge. Ma non leggo molto altro».
Ora, l’ammissione del ministro della cultura e della comunicazione francese, Fleur Pellerin, se da una parte è da ammirare per la sua assoluta mancanza di ipocrisia, dall’altra fa riflettere: come può il rappresentante della cultura in Francia, colui che deve contribuire allo sviluppo dell’educazione artistica e culturale delle persone nel Paese, non toccare un libro da due anni?
LE POLEMICHE – Com’è ovvio, in Francia è scoppiato un putiferio di polemiche, soprattutto tra gli intellettuali: lo scrittore Tahar Ben Jelloun, che fa parte della giuria del premio letterario Goncourt ha commentato, «È triste e mi fa pena. Un ministro della cultura deve conoscere la letteratura, fosse anche solo per dovere politico. È vergognoso, è deplorevole ma d’altra parte viviamo in un mondo in cui la cultura è calpestata».
Fleur Pellerin, sudcoreana di nascita ma adottata da una famiglia francese quando era neonata, si è diplomata nel 1997 all’École Nationale d’Administration, la scuola che sforna i futuri dirigenti politici della Francia. È entrata nel governo come responsabile dell’economia digitale, poi come sottosegretario al commercio estero e infine è passata alla cultura.
Ora, se da un lato è vero che sia in Italia che in Francia si legge pochissimo – più della metà di italiani e francesi non leggono neanche un libro all’anno -, dall’altro è vero anche che per un ministro della cultura la lettura non dovrebbe solo essere una passione, un momento di relax, un hobby – come lo è per quella piccolissima percentuale di lettori forti in Italia e in Francia – ma dovrebbe essere un “lavoro”.
Mariangela Campo
@MariCampo81
Fonte foto: www.elle.fr; www.lefigaro.fr