
FOTO Sesso di gruppo all’università. Scandalo a Buenos Aires
Buenos Aires – Sesso di gruppo, sex toys sui banchi, abiti succinti e scene hot. È così che un gruppo di giovani studenti ha gettato nel panico l’università di Buenos Aires, intraprendendo una performance definita postporno, dalle tinte sadomasochiste.
SESSO DI GRUPPO IN CLASSE - Uno scenario ambiguo e a luci rosse è quello creatosi tra le aule della facoltà di Scienze sociali della capitale dell’Argentina, dove donne e uomini hanno messo in piedi un vero e proprio set pornografico per dare il via ad un’interattiva performance fatta di sesso di gruppo, provocazione e equivocità di fronte agli sguardi increduli e curiosi di compagni e professori.
MERCOLEDÌ DI PIACERE - Gli studenti si sono serviti di una vasta gamma di oggetti, sex toys, videocamere e microfoni posizionati all’ingresso della facoltà di Scienze sociali, con lo scopo di farsi notare da ogni singolo passante. Lo show, denominato Mercoledì di piacere, è stato istituito con lo scopo di creare un dibattito sulle varie tipologie e forme del sesso, utilizzando l’università come luogo di incontro e scontro su ogni tipo di tematica.
COMMENTI CONTRASTANTI - L’idea però, apparsa estrema a molti osservatori, non ha incontrato il favore dell’ignaro rettore della facoltà Alberto Barbieri, che ha immediatamente avviato un’inchiesta interna per scoprire i nomi dei responsabili.
La performance di sesso tra i banchi dell’università, che grazie a video e foto scattate dagli osservatori ha raggiunto i maggiori social network diventando un vero e proprio caso mediatico, ha raggiunto anche le file del Ministero dell’Istruzione che, tramite la voce del ministro Alberto Sileoni, ha precisato la mancata autorizzazione del gruppo di studenti/attori, colpevoli di aver messo in scena uno spettacolo dalle tinte troppo forti, urtando le sensibilità di professori e studenti.
Di parere opposto il capo del gabinetto dei ministri Aníbal Fernández che, non entrando nel merito della performance, ha invitato alla difesa dell’università pubblica.
Alessia Telesca
foto: blitzquotidiano.it; cde.publimetro.e3.pe; i2.sdpnoticias.com