FOTO Hyperions, l’orto urbano fantascientifico di Nuova Delhi

Il progetto di Hyperions (fonte: rinnovabili.it)

Il progetto di Hyperions (fonte: rinnovabili.it)

Nuova Delhi - Un progetto strabiliante e ai limiti del  surreale, che unisce l’architettura d’avanguardia all’ecosostenibilità: è Hyperions, il villaggio ecologico progettato a Nuova Delhi, in India.

L’ORTO URBANO FUTURISTICO - Hyperions sarà uno degli orti urbani più grandi al mondo, ideato per tutelare la biodiversità ambientale e per promuovere la rigenerazione urbana, grazie ad un progetto futuristico dall’indubbio fascino. Il villaggio ecologico Hyperions sarà composto da 6 ondulate torri-giardino di 36 piani ciascuna, dentro le quali sorgeranno uffici e dimore adibite ad uso residenziale.  Le mastodontiche torri saranno costruite in CLT con il legno proveniente dalla foresta di Nuova Delhi, così da garantire, grazie ad una gestione sostenibile, un basso impatto ambientale per il rifornimento dei materiali.

SOSTENIBILE - La struttura principale è stata studiata per resistere ai terremoti, potendo vantare una solida base di cemento e acciaio. Inoltre Hyperions usufruirà l’inerzia termina del suolo per il riscaldamento dell’intera struttura e garantirà un innovativo sistema di riciclo dell’acqua, così da garantire un impatto ambientale pari allo zero. L’energia utile per il funzionamento degli uffici e delle abitazioni sarà fornita grazie al fotovoltaico e alle turbine eoliche e potrà, quindi, garantire l’autosufficienza energetica.

 

AGRICOLTURA BIOLOGICA - Il minuzioso progetto di Hyperions, messo in atto dallo studio di architettura Vincent Callebaut con il prezioso supporto dell’agroecologo Amlankusum, sarà poi concluso con la creazione di una cupola bioclimatica, posizionata in cima alle torri, che garantiranno la coltivazione di verdura e frutta biologica per un totale di 20 kg al mq.

L’orto urbano Hyperions, che prende il nome dal fantastico albero della California del Nord, nominato il “più alto del mondo” grazie alla sua sequoia di 115 metri, sarà una struttura magica e affascinante, esteticamente mastodontica e fantascientifica, che avrà il suo punto di forza nella bassa impronta ambientale, utile a ricordare l’importanza della terra che, ogni giorno, calpestiamo, coltiviamo e mangiamo.

Alessia Telesca

foto: rinnovabili.it

 

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