‘Forconi’ il ritorno, da venerdì l’estrema destra nelle piazze
Venerdì 5 dicembre torna in piazza il Movimento dei Forconi, con un ultimatum e un programma "non trattabile" di otto punti per assalire la democrazia
Immagini della protesta 2014 in piazza (wakeupnews.eu)
Venerdì 5 dicembre i “Forconi” torneranno a colpire: questo è quanto dichiarano gli organizzatori del movimento in tutta Italia, annunciando nuove giornate di difficoltà a cominciare da questo fine settimana. A pochi giorni dal via, chi può dire se si tratta di minacce a vuoto o di un reale e concreto pericolo per la democrazia italiana?
VOLANTINO E ULTIMATUM – Circola da alcuni giorni in rete un nuovo volantino, ancora una volta con “toni tricolore” e “linguaggio fascista”. Non sono richieste e non sono proposte, quelle dei Forconi, come dicono loro stessi: «noi esigiamo». Otto punti tricolore, che vanno dallo scioglimento delle Camere e dalle dimissioni di Napolitano al ripristino di «tutte le sovranità monetarie, popolari e territoriali».
Anche i termini del dibattito sono chiari: «quel giorno scadrà l’ultimatum che abbiamo imposto al governo. Se per allora non avranno accettato le nostre condizioni, scateneremo l’inferno» ha dichiarato Francesco Puttilli, uno dei leader nazionali dell’autorganizzatosi movimento.
Il volantino dei Forconi
AUTOPROCLAMAZIONE – I Forconi parlano a nome dell’Italia, ma nessuno sembra averli eletti o aver anche solo chiesto la loro opinione; viste le scene nelle città dello scorso anno, restano una ristretta minoranza. Eppure riescono a urlare a gran voce, forse con aiuti che altri settori della politica extraparlamentare non hanno. Le loro proposte appaiono quelle dell’estrema destra, comprese le note eversive; stupisce che siano stati lasciati liberi di agire l’anno scorso e che ai proclami di “inizio delle ostilità”, non ci siano ancora state azioni dirette da parte delle autorità competenti.
Danilo Calvani, leader dei Forconi 2013, con la Jaguar con cui giunse in piazza (giornalettismo.com)
ESTREMA DESTRA – I crismi dell’estrema destra ci sono tutti e le scuse degli stessi Forconi non possono reggere alle prova dei fatti. Il volantino sul web per le azioni a Roma è sottolineato dal motto fascista “forza e onore”, derivato da uno della legione romana antica ma ampiamente riutilizzato durante il Ventennio. L’appoggio di Casapound nello scorso dicembre, poi, dovrebbe aver cancellato ogni dubbio, ma la linea del “siamo tutti gli italiani” ufficialmente prevale. Sarà il 5 dicembre a chiarire se qualcosa è cambiato o se le forze a sostegno di questo movimento – oppure le forze che usano questo movimento come una maschera – sono rimaste le stesse, con una grande abilità di trascinare a manifestare anche chi non la pensa come loro, facendo leva sulle indubbie e notevoli difficoltà del nostro paese.
I manifestanti di Casapound, sabato 14 dicembre 2013; c’erano anche i Forconi (ansa.it)
SICUREZZA DEI CITTADINI? – Il timore è che le azioni de Forconi non si limitino ai disagi dello scorso anno, ma mirino ad agire con molta più forza, consci dell’ampio spazio di manovra che gli è stato lasciato dodici mesi fa. Danilo Calvani, in “leader in Jaguar” dello scorso anno, cerca di calmare gli animi: «Non sarà come l’anno scorso - dice - I violenti saranno sbattuti fuori e non ci saranno scontri. Sarà una manifestazione pacifica e civile», garantisce. La reazione delle forze dell’ordine è tutta da verificare; dopo aver caricato gli operai durante una manifestazione pacifica, lasceranno come l’anno scorso carta bianca a queste forze di estrema destra, manovrate da soggetti dalla dubbia tenuta democratica?
Andrea Bosio
@AndreaNickBosio
