Follia razzista ieri a Firenze: killer fa strage di senegalesi e poi si uccide

FIRENZE – Strage razzista a Firenze dove un uomo di 50 anni, Gianluca Casseri, ha ucciso due ragazzi senegalesi e ne ha feriti altri tre. La prima sparatoria è avvenuta ieri intorno alle 12.30 in piazza Dalmazia. Secondo quanto ricostruito da testimoni che hanno assistito alla scena, l’uomo a bordo di una Polo grigia ha inchiodato davanti all’edicola, è sceso ed è entrato nel mercatino rionale della piazza. Si è diretto verso tre venditori abusivi senegalesi e ha sparato quattro colpi. Due sono morti, un terzo è stato portato d’urgenza, in gravissime condizioni, al vicino ospedale di Careggi.

Si è trattato di una vera e propria esecuzione. L’aggressore è poi risalito sull’auto ed è scappato. A due ore di distanza dal primo agguato il killer ha sparato ancora. Questa volta nel parcheggio di piazza del Mercato centrale dove ha aperto il fuoco contro altri due senegalesi ferendoli. Uno è grave. A quel punto sono intervenute le forze dell’ordine che hanno ingaggiato un conflitto a fuoco con Casseri che, a un certo punto ha rivolto contro di sé l’arma, una 357 Magnum, uccidendosi.

Nella zona di piazza Dalmazia si è svolto un corteo di circa 250 senegalesi, scesi spontaneamente in piazza. La manifestazione è partita dal luogo del duplice omicidio, in piazza Dalmazia, e poi si è diretto in centro, passando davanti alla stazione. Si sono registrati attimi di tensione: in tanti hanno gridato ‘Italia Razzista’ o ‘Maledetti italiani’, in alcuni casi è stato anche bloccato il traffico.

Il sindaco Matteo Renzi ha annunciato direttamente sulla sua pagina Facebook il lutto cittadino: «A nome della città di Firenze ho proclamato il lutto cittadino per il 14 dicembre. Abbiamo annullato le cerimonie e chiediamo ai lavoratori di osservare a inizio turno un minuto di raccoglimento per Mor e Modou. Chiediamo ai commercianti di abbassare dieci minuti le saracinesche dalle 12, orario della sparatoria. Chiedo alle scuole di promuovere un momento di riflessione nelle classi contro il razzismo. Alle 17 con il Ministro Riccardi e le autorità istituzionali incontreremo la comunità senegalese».

Casseri, gravitava nell’area dell’estremismo di destra. L’uomo, dalla doppia vita, era già conosciuto alle forze di polizia per essere stato identificato due volte durante cortei dell’estrema destra.

Nato in provincia di Pistoia, Casseri faceva il ragioniere, ma allo stesso tempo era un appassionato scrittore con simpatie neonaziste, pagane, antisemite e razziste. Aveva fondato la rivista La Soglia, ed era membro dell’associazione culturale La Runa. Amava i fumetti e i film di fantascienza, e i libri di Lovecraft. Nel suo saggio I protocolli del Savio di Alessandria rilancia la teoria antisemita del complotto mondiale degli ebrei, e le tesi negazioniste sull’Olocausto.

Tra le altre sue passioni letterarie, Nietzsche, Jung e Evola. Ha anche scritto un libro, La Chiave del Caos, in cui le solite tematiche negazioniste e razziste si intrecciano con esoterismo e magia. «Era un simpatizzante di CasaPound Italia, come altre centinaia di persone in Toscana, e altre migliaia in tutta Italia, alle quali, come del resto avviene in tutti i movimenti e le associazioni e non solo in Cpi, non siamo soliti chiedere la patente di sanità mentale» ha affermato CasaPound Italia in una nota.

«Casseri non era un militante della nostra associazione, frequentava talvolta la sede di Pistoia e non abbiamo motivo per tenerlo nascosto – ha aggiunto Cpi – Oggi si è consumata una immane tragedia della follia». Intanto sui forum web di estrema destra si parla di ”complotto”, ”solidarietà”, ”rispetto e onore”.

Così sul sito con simpatie razziste e negazioniste Stormfront.org (Orgoglio bianco nel mondo-White pride worldwide) si commenta così la morte di Casseri: «Gli sbirri non ci sono mai quando un allogeno delinque oggi sono stati efficientissimi. E’ terribile, Casseri è morto. Ci sono incidenti in centro, è la guerra etnica come aveva previsto Freda”. Un altro scrive: «Avevo letto qualcosa che aveva scritto in passato. Rispetto e Onore».

Mah…

Natalia Radicchio

Foto| via www.lanazione.it

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