
Fmi critica l’eurozona:«Per la crisi non si è fatto abbastanza»
Roma – I Paesi dell’eurozona non sono riusciti a gestire nel modo migliore la crisi economica. Una valutazione negativa questa, che arriva direttamente dal Fmi (Fondo Monetario Internazionale). Per l’organismo guidato da Christine Lagarde infatti, non è stato fatto abbastanza per contenere la crisi, ma soprattutto per evitare il contagio.
C’è una forte preoccupazione quindi per ciò che avverrà nelle prossime settimane. Nello scenario più nero il prodotto interno lordo potrebbe ridursi addirittura di cinque punti percentuali, come sostenuto dagli esperti consultati dallo stesso Fmi. Pertanto è necessario che chi è a capo dei diversi stati, si attivi e insieme agli altri faccia fonte comune al fine di adottare tutte le misure necessarie per fronteggiare il momento critico.
Nel caso in cui tale situazione dovesse persistere, il rischio è che si abbiano delle ripercussioni anche sui Paesi più poveri, che ben presto potrebbero aver bisogno di sostegni economici. Ma la preoccupazione del Fmi si estende anche oltre l’Europa, ci sono infatti forti dubbi sulla situazione di Stati Uniti e Cina. I primi dovrebbero evitare che vadano persi circa 4 mila miliardi di dollari di sgravi fiscali, e evitare poi che a ciò si aggiungano il prossimo anno, anche dei tagli automatici alla spesa. In Cina destano timore invece gli investimenti sempre più lenti che potrebbero ripercuotersi anche sui Paesi che vogliono investire.
Non se la passano meglio poi Giappone e Regno Unito, caratterizzati il primo da un elevato debito pubblico, il secondo invece avrebbe bisogno di nuove iniziative per dar luogo a nuovi investimenti, e accrescere così anche la fiducia delle banche.
Angela Piras
Foto: finanzaoggi.it