
Flippaut Alternative Reload: il live report
VIGEVANO (PV), 12 luglio 2011 - L’evento si è svolto all’interno del festival 10 Giorni Suonati e ha visto l’alternarsi di alcune tra le migliori band del panorama rock alternativo, sia nazionale che internazionale. Era anche l’unica data italiana del tour promozionale di Angles per gli headliner The Strokes, la cui esibizione è stata purtroppo funestata da diversi black out.
I cancelli si sono aperti verso le 16.00, il caldo e l’umidità erano a livelli da foresta amazzonica, con tanto di moscerini, zanzare e insettoni vari abbastanza molesti. Le uniche zone d’ombra, fornite da qualche albero e dalla tettoia del Castello Sforzesco di Vigevano, sono state prese subito d’assalto.
È toccato agli emiliani Elizabeth, band della scuderia Mescal, aprire la manifestazione poco prima delle 17.00. Il loro set è stato molto piacevole, con canzoni pop/rock orecchiabili, ma dalle lyrics interessanti. La scaletta comprendeva 6 canzoni, tra cui Un Mondo Per Me, You Are My Light, La Mia Generazione e una cover di My Generation degli Who. Sicuramente sono uno dei gruppi nostrani da tenere d’occhio. Giudicate voi stessi: http://www.myspace.com/elizabethdisinfettante
Poi è stata la volta di Dan Black, ex voce dei Servant, che ora ha inciso un album solista intitolato UN, in cui mischia diversi generi, tra cui domina la componente elettronica. La sua è stata un’esibizione energica, con una setlist tutta da ballare; sul palco c’erano solo Dan al sintetizzatore, assieme un chitarrista di supporto. Ma la sua carica fenomenale e le sue movenze uniche hanno divertito il pubblico. Ci ha regalato anche qualche frase in italiano, residuo dell’esperienza come cantante dei Planet Funk. Non essendo stata in grado di recuperare la sua scaletta, vi rimando all’ascolto dei suoi brani sul suo MySpace ufficiale: http://www.myspace.com/danblacksound
Ed ecco arrivare sul palco una delle band più attese, gli scozzesi Glasvegas. Loro sono ormai affezionati al nostro Paese, si sono già esibiti qui varie volte. Vederli dal vivo è sempre un piacere, la loro musica oscilla tra l’onirico e l’electrorock, trascinata dalla formidabile voce di James Allan, che ricorda molto Dave Gahan dei Depeche Mode. Il loro set era composto dai pezzi che li hanno resi famosi, ovvero It’s My Own Cheating Heart That Makes Me Cry, Geraldine e Daddy’s Gone, ma soprattutto da brani del nuovo disco /// Euphoric heatrbreak ///, come The World Is Yours e Euphoria, Take My Hand. Nonostante le impietose zanzare, il pubblico ha seguito con entusiasmo la loro performance.
Scaletta Glasvegas:
- Pain Pain Never Again
- The World Is Yours
- You
- It’s My Own Cheating Heart That Makes Me Cry
- Lonesome Swan
- Euphoria, Take My Hand
- Geraldine
- Go Square Go
- S.A.D. Light
- Lots Sometimes
- Daddy’s Gone
http://www.myspace.com/glasvegas
Finalmente verso le 20.00 arriva sul palco una delle migliori e più longeve band della nostra scena alternativa, i Verdena, che vengono salutati da un boato del pubblico. La loro scaletta è stata caratterizzata da pezzi tratti dagli ultimi due dischi, Requiem e WOW. Si è passati da Don Calisto alla stralunata Razzi arpia inferno e fiamme, alla coinvolgente Scegli me, cantata a gran voce da tutti i presenti. Alberto, Roberta e Luca sono di poche parole, ma molto concreti; la loro esibizione è stata davvero impressionante, hanno trasmesso un’energia tale da rimanerne storditi sul finale, in senso più che positivo ovviamente!
Scaletta Verdena:
- Sorriso in spiaggia, pt. 1
- Sorriso in spiaggia, pt. 2
- Rossella roll over
- Il caos
- Badea blues
- Lui gareggia
- Canos
- Don Calisto
- Letto di mosche
- Razzi arpia inferno e fiamme
- Scegli me
- Miglioramento
- E’ solo lunedì
- Loniterp
- Non prendere l’acme, eugenio
Questa era la prima esibizione italiana per i Chromeo, duo canadese composto da Dave 1 (voce e chitarra) e P-Thugg (tastiere, sintetizzatore e talk box). Hanno fatto ballare tutti con il loro sound electrofunk, che riprende sonorità tipiche della musica anni ’80. Il loro ultimo lavoro si intitola Business Casual e consiste in un sapiente mix di suoni diversi, derivanti dalle influenze di entrambi. Basta guardare il video di Night By Night perché venga subito voglia di scatenarsi in danze sfrenate. I due anno anche interagito abbastanza col pubblico, che ha risposto con entusiasmo, nonostante la stanchezza e la crescente aspettativa per gli headliner.
Scaletta Chromeo:
- Intro
- I’m Not Contagious
- Outta Sight
- Tenderoni
- Call Me Up
- Hot Mess
- Bonafied Lovin
- You’re So Gangsta
- Don’t Turn The Lights On
- Momma’s Boy
- Night By Night
- Fancy Footwork
- Needy Girl
- Grow Up
Infine, veniamo alla band più attesa della serata, che mancava dalle nostre parti da ben 5 anni. Gli Strokes sono saliti sul palco poco prima delle 23.00, mandando il pubblico in delirio. Vi posso assicurare che nelle prime file c’era un pogo pazzesco, essendomi ritrovata in mezzo. L’energia che riescono a trasmettere quando suonano è pazzesca e la voce di Julian Casablancas è stata davvero impeccabile. Finché è durato. Purtroppo l’esibizione è stata rovinata da ben 4 black out audio, dovuti probabilmente al generatore di corrente, che fino a quel momento aveva funzionato senza intoppi. Le conseguenze sono state un taglio drastico alla scaletta prevista di ben 6 pezzi, l’imbarazzo misto a nervosismo ben visibile sui volti dei membri del gruppo, e un pubblico molto adirato con gli organizzatori che alla fine ha anche scagliato oggetti di vario tipo sul palco, colpendo anche la strumentazione della band, fortunatamente senza far danni. Un finale fin troppo amaro per una giornata e un pubblico immeritevoli di ciò. Quelli di Barley Arts, che avevano organizzato l’evento, sono stati subissati di insulti, tanto che qualche giorno fa si sono sentiti finalmente in dovere di rilasciare un comunicato congiunto con gli Strokes stessi, i quali si erano già scusati su Twitter, seppure incolpevoli. Ecco il testo integrale del comunicato stampa:
«Ai fan che sono intervenuti al Flippaut Festival con gli Strokes martedì 12 luglio 2011:
Barley Arts e gli Strokes sono consapevoli e profondamente dispiaciuti che lo spettacolo non è stato all’altezza delle aspettative del pubblico e della band stessa.
Sfortunatamente, dopo un’intera giornata di Festival senza problemi, nella seconda parte dell’esibizione degli Strokes, c’è stato un calo di tensione nell’alimentazione elettrica, che ha obbligato la band a fermarsi per ben 4 volte e poi a tagliare alcune canzoni dalla scaletta pianificata.
Quanto successo non è stata colpa né della band né del promoter, anche se è stata una grossa delusione per tutti. Con questa consapevolezza e il pieno rispetto del pubblico e della sua pazienza, Barley Arts e gli Strokes hanno fatto tutto il possibile per ripristinare l’audio e offrire ai fan l’intero, attesissimo spettacolo, ma non essendoci riusciti, non possono fare altro che scusarsi per l’inconveniente, che si è trasformato in una brutta fine per una bellissima giornata per gli Strokes, Barley Arts e per ultimi, ma non in termini di importanza, i fan».
Si spera però che in futuro ci si prepari meglio a situazioni impreviste come questa, soprattutto per rispetto del pubblico pagante, che ha aspettato di vedere gli Strokes lottando contro il caldo soffocante e le zanzare che non davano tregua. Gli Strokes hanno fatto sapere che appena gli sarà possibile, verrà pianificata una nuova data italiana in quel di Milano.
Scaletta The Strokes:
- New York City Cops
- The Modern Age
- Reptilia
- Machu Pichu
- Last Nite
- Taken For A Fool
- Someday
- Is This It
- Under Cover Of Darkness
- Whatever Happened
- Life Is Simple In The Moonlight
- You Only Live Once
- You’re So Right
-
Trying Your Luck(saltata) -
Automatic Stop(saltata) -
Juicebox(saltata) -
Under Contol(saltata) -
Gratisfaction(saltata) -
Hard To Explain(saltata) - Take It Or Leave It
Laura Passador
..bella recensione… anche se le scalette sono sbagliate