Flashmob anti-camorra, Napoli vs “Sistema”

di Gianluca Guarino

La società di massa si organizza: 60 sec contro la camorra, l’unico potere che avete. Questo il titolo dell’evento che avrà luogo a Napoli nella giornata dell’8 dicembre. Una giornata per far sentire, ancora una volta, tutto il malessere di una condizione che deve fare i conti con la mortificazione della civiltà. Un degrado che è ignoranza e politica, ferocia ed economia.

Locandina evento

Locandina evento

Napoli, – Cos’è la camorra, cos’è la democrazia? Due parole dal significato chiaro e che, eppure, provocano l’imbarazzo di chi è chiamato a parlarne. Il primo concetto indica un atteggiamento oppressivo e tracotante, che si concretizza per mezzo della violenza fisica, o della sua minaccia. Il secondo, che solo etimologicamente significa “governo del popolo”, dovrebbe indicare la partecipazione ed interesse collettivi, dei membri di una data comunità, alle sue vicende istituzionali, politiche, sociali, economiche, in un rapporto “orizzontale” fra gli individui. Due concetti che per natura e definizione dovrebbero opporsi in un aut-aut saldo e rigoroso. Ma non è così.

Lungi dal fabbricare un binario narrativo ed informativo sul paradossale parallelismo dei due fenomeni, si vuol fornire, in questa sede, una nuova e più attuale realizzazione del secondo concetto, strettamente in relazione al primo.

Infatti è previsto a Napoli, in data 8 dicembre 2009ore 12, il Flashmob anti-camorra. Si tratta di una manifestazione con lo scopo di sensibilizzare i cittadini sul tema della lotta al “Sistema” (Camorra è ormai roba da cronisti d’epoca). Certo l’obbiettivo è tutt’altro che semplice da raggiungere, tuttavia le aspettative sono più che ottimiste, trattandosi di un evento la cui pubblicità e notorietà si sono diffuse “orizzontalmente” sui canali d’informazione internet (Blogs e Communities), entrando nelle case e poggiandosi sulle scrivanie.

Secondigliano, il cuore pulsante della Camorra

Secondigliano, il cuore pulsante della Camorra

Non si tratta di qualcosa imposto dall’alto, ma semplicemente di un evento che parte dal basso, dalle persone comuni, da coloro che sentono la necessità di abbattere un sistema criminale, che troppo, troppo spesso, guadagna consensi laddove è lo Stato (come ordinamento giuridico e come comunità) a perderli.

Non si sa granchè dell’iniziativa, date ed orari a parte. Sono ancora sconosciuti i luoghi precisi in cui avrà sede l’evento; tanto meno se ne sa sulle modalità, che verranno diffuse nella settimana subito precedente.

Con il termine flash mob (dall’inglese flash – breve esperienza e mob – moltitudine) si indica un gruppo di persone che si riunisce all’improvviso in uno spazio pubblico, mette in pratica un’azione insolita, generalmente per un breve periodo di tempo per poi successivamente disperdersi. Il raduno viene generalmente organizzato attraverso comunicazioni via internet o tramite telefoni cellulari. In molti casi, le regole dell’azione vengono illustrate ai partecipanti pochi minuti prima del suo inizio. Nella maggior parte dei casi, il flash mob non ha alcuna motivazione se non quella di rompere la quotidianità.

L’esperienza, che reca un non so che di debordiana e situazionista memoria, sembra avere le sembianze di un happening, ma forse, non è questo il caso di simili confronti. Certo il suo carattere spontaneo e collettivo, la sua diffusione tramite le moderne tecniche mediatiche, e in questo caso la presenza di un obbiettivo da centrare, potrebbero lasciar intendere una suggestiva pratica embrionale di una nuova espressività artistica. Ma è forse meglio rimanere coi piedi saldi a terra e concentrarsi sulle reali necessità alla base di un simile movimento di capitale umano. Le adesioni all’evento sono in continua crescita, chiunque sia interessato non deve far altro che collegarsi alla pagina di Facebook o a qualsiasi altro blog o sito dedicato all’evento in questione.

Tra l’altro non pare nemmeno il primo caso di aggregazione di massa targata Flash mob: nella stessa città sono stati veramente numerosi i giovani radunatisi in Piazza del Plebiscito, il 4 Ottobre 2009, per onorare il cantante Michael Jackson, e che, armati di telecamere e impianti audio hanno scatenato le coreografie di Beat it, celeberrimo brano della pop-star. E per gli storici e gli appassionati si ricorda che il flash mob con maggior numero di ‘mobbers’, quindi con più partecipanti, è quello tenutosi a Londra il 4 aprile 2007, e che vide circa 4000 persone riunite alla stazione di Victoria con cuffiette nelle orecchie e che hanno cominciato a scatenarsi per due ore.

Omicidio camorristico

Omicidio camorristico

Al di là di queste considerazioni statistiche, si ricorda la premessa che caratterizzerà il mob napoletano dell’8 dicembre: lotta alla paura, lotta al silenzio, lotta all’opportunismo, lotta all’omertà. Certo in quel giorno non svaniranno tutte le strutture criminali che affliggono città e cittadini (anche Batman rischierebbe la figuraccia), ma forse il flash mob può rivelarsi uno strumento per l’applicazione di una sana e robusta democrazia. Uno dei tanti, certo. Uno dei tanti per concretizzare l’unica soluzione: la vera e propria democrazia, fatta di condivisione e rispetto. Fra di noi ed oltre, verso la “cosa pubblica”.

Gianluca Guarino

Gianluca Guarino

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7 Risponde a Flashmob anti-camorra, Napoli vs “Sistema”

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    VecchioLion 22/10/2009 a 17:36

    Di sicurò ci sarò! Forza Napoli vinci per noi!

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  2. avatar
    Umbertide 22/10/2009 a 17:43

    Se se…non siete capaci di restare in seri A, figuriamoci se riuscite a battere la Camorra. Che poveracci!

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    jun-loo 23/10/2009 a 11:55

    I dibattiti sportivi, lasciamoli ai programmi televisivi ed alle tv a pagamento. E’ cmq interessante leggere le vostre posizioni. Non a caso s’implorava rispetto e condivisione, ma la solidità che ci si aspettava, a quanto pare, si sgretola davanti ad altre questioni più marginali. La camorra (ti prego Umbertide scrivila con la “c” minuscola)è un problema che riguarda tutti, non solo Napoli e la Campania. Va avanti tessendo rapporti commerciali con tutte le istituzioni e facendo ricadere le conseguenze su tutta la popolazione nazionale. Probabilmente le scarpe che comprate a prezzi ridotti altro non sono che imitazioni costruite nell’interland napoletano. Probabilmente i rifiuti tossici di parecchie aziende italiane vengono smaltiti nelle campagne casertane. Non si vuole moralizzare, ma semplicemente tenere alto e ben in vista un problema la cui soluzione è spesso l’assoluzione. Altrimenti mi sarei occupato della settimana di champions o dei tabellini di domenica.Poveracci coloro che che con indifferenza e superficialità avallano un sistema di cose che poi si ripercuote su loro stessi.Gomorra docet (per rimanere in ambito a me caro.

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  4. avatar
    Umbertide 23/10/2009 a 17:00

    Anche se riguarda tutti la “C”amorra, chi sa perchè è nata proprio a Napoli…e comunque è il Vecchio Lion che ha cominciato a menzionare lo sport e il napoli dove tra l’altro si rispecchia tutto il peggio…
    Mi sa che è meglio se ti occupavi di Champions così perlomeno non si parlava di Napoli

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    VecchioLion 23/10/2009 a 17:01

    Jun-loo ti prego….sorvola

    Rispondi
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    jun-loo 23/10/2009 a 18:37

    ..e a Roma è nata la vendita delle indulgenze, un atteggiamento camorristico. Per questo chiedo che venga riportata la “c” minuscola, perchè non esistono “nomi propri di comportamento”. Ma per essere definitivamente chiari bisognerebbe fare un excursus etimologico, che purtroppo esula dai nostri compiti. Continuo ad apprezzare gli interventi,in fondo si scorge nelle vostre parole un certo interesse nella cosa.Desiderei solo maggior aderenza al tema. Anzi vi chiedo espressamente una seria e personale opinione. Cosa si potrebbe fare per sensibilizzare una intera città su un problema simile? Siete fiduciosi nella strategia del FlashMob?
    Aspetto i vostri posts!
    In caso contrario auguro buon campionato a tutti!

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    Francesco 07/12/2009 a 16:00

    Il “tramite” del Flash Mob è stato da noi pensato per veicolare in maniera Nuova un’emozione forte… per dare maggior risalto a quello che invece potrebbe essere un normale corteo…tentiamo semplicemente una nuova via…La voglia di cambiare e di non essere sempre “additati” per le solite cose è tanta…ed anche se magari non si ha questa percezione, ci sono molte iniziative a Napoli che cercano di scrollarsi di dosso etichette inflazionatesi nel tempo e che non abbiamo mai considerato “attinenti”…siamo veramente stufi…
    Ragazzi deve vincere solo la nostra voglia di riscatto…quella che deve far capire a chi non lo vive sulla propria pelle (…ovviamente mi riferisco a te Umbertide) cosa vuol dire avere dinanzi agli occhi determinate aberrazioni ogni giorno…la mia non è polemica…però fate i seri…e se proprio non ci riuscite evitate commenti scialbi…grazie a tutti coloro che saranno con noi…e grazie anche a chi ci sarà solo con il cuore…lottiamo dalla nascita e non abbiamo mai smesso…x amore della nostra terra…

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