
Finanziaria: siamo alla svolta storica?
La manovra 2011-2012 prospetta grandi novità. La tabella presentata dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), ha mostrato in pieno quanto il nostro Paese sia in difficoltà. Tremonti sembra ora deciso di correre ai ripari e la nuova legge finanziare scontenterà tutti, anche i privilegiati
di Sabina Sestu
Qualcuno lo aveva già detto che l’Italia era arrivata alla frutta. Altri ancora avevano pensato che l’ottimismo del premier fosse fuori luogo. Ora pare che il governo abbia capito che bisogna dare un giro di vite alle finanze statali e che tutti, ma proprio tutti, devono fare sacrifici. Il rischio, altrimenti, è quello di fare la fine della Grecia, del Portogallo, della Spagna e dell’Irlanda. Le novità prospettate nella nuova finanziaria sono davvero tante, sembrerebbe una svolta netta rispetto al passato. È d’obbligo l’uso del condizionale, ma c’è da ben sperare, vista la crisi, che stavolta si faccia sul serio.
3 milioni e mezzo di statali vedranno i loro stipendi congelati per tre anni. Non vi sarà nessun recupero dell’inflazione. E purtroppo in questo caso a pagare saranno anche i meritevoli, quelli che lavorano sul serio. Tremonti afferma che il discorso sul merito si potrà fare solo più avanti. Se, infatti, si continuasse con la dinamica attuale i salari pubblici continuerebbero a crescere del 12% in tre anni. Anche gli stipendi degli impiegati pubblici subiranno un taglio: del 5% le retribuzioni al di sopra dei 90mila euro, del 10% quelle al di sopra dei 120mila. Magistrati, prefetti, diplomatici, capi di gabinetto e generali già annunciano di rivolgersi alla magistratura. I loro contratti erano già stati stipulati con lo Stato, non si vede ragione di tagliarli (dicono loro!) inoltre non verranno firmati nuovi contratti per tre anni, in parallelo al congelamento delle retribuzioni.
Anche i banchieri dovranno partecipare al sacrificio economico richiesto dalla crisi. Per loro si prevede un aumento delle aliquote fiscali sui ricavi stock option, fonte dei maggiori guadagni anche per i manager privati.
Novità anche per le pensioni. È stata prevista una sola “finestra”, in luogo delle quattro annuali. Restano, però, esclusi da questo quadro coloro che hanno maturato almeno 40 anni di contributi. Anche le pensioni di invalidità subiranno cambiamenti. La spesa per le invalidità è cresciuta in dieci anni da 6 a 16 miliardi di euro, soprattutto a causa delle indennità di accompagnamento. Saranno le regioni a doversi fare carico del 25% della spesa (ora è totalmente a carico dello Stato) e questo dovrebbe convincerle ad essere più rigide nei controlli.
I ministeri subiranno un taglio orizzontale del 10% su tutti i beni e servizi. Anche i ministri e i sottosegretari vedranno una decurtazione del 10%. Solo le forze dell’ordine sono esentate da questa detrazione, d’altronde già operano con magre risorse. Per quanto attiene a Quirinale, Camera e Senato, la loro autonomia, pressoché totale, impedisce al Tesoro di imporgli alcunché. Si fa affidamento sul loro senso di responsabilità.
Verranno toccate anche le organizzazioni politiche. Tremonti pensa di ridurre il contributo elettorale ai partiti, versando loro la metà (da 1 euro a 50 centesimi ad elettore). Secondo il Sole 24ore ci sarebbe, in tal modo, già un risparmio di 170milioni di euro. Il Pdl perderebbe 62milioni, il Pd 54milioni e la Lega 12,4milioni. Se ne farebbero una ragione? Se i partiti maggiori rifiutassero, non si potranno chiedere sacrifici a quelli più piccoli. Si pensa anche di accorpare il maggior numero di enti. Alcuni dei quali sono del tutto inutili, altri sovraffollati.
Ma la novità più importante riguarda l’evasione fiscale. Una delle piaghe più importanti. Se combattuta seriamente sarebbe una svolta epocale per un governo che, nel passato, ha fatto una serie di condoni contestabilissimi. La prima mossa sarebbe la fattura telematica per importi superiori ai 3mila euro, il che permettere la rintracciabilità delle operazioni effettuate. Si prevede anche la “tracciabilità” dei contanti, che Berlusconi aveva considerato in passato come “misura di polizia”. Altro fronte importante riguarda l’IVA, le cui compensazioni sono state spesso fonte di molti abusi. D’ora in avanti verrà richiesta la certificazione di un professionista che sarà responsabile di fronte alla legge.
Anche le parti riguardanti l’edilizia vedranno delle modificazioni. Nelle ristrutturazioni edilizie, il 36% di sgravio che è stato accordato, che avviene tramite bonifico, vedrà affidato alle banche il ruolo di sostituto d’imposta. Questo perché finora si incassava il bonifico, ma non si pagavano le tasse. L’istituto di credito tratterrà il 20%. I condoni edilizi non vedranno più la luce. Anzi i comuni riceveranno fotografie aeree e altro materiale che permetterà loro di rendere visibili le circa 2milioni di “case fantasma”.
E che dire della sanità? Sarà la Consip (società per azioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze) a determinare i prezzi degli acquisti effettuati dalle ASL e dagli ospedali. Tutto verrà poi messo online. Se non vengono rispettati i parametri, gli enti dovranno spiegarne i motivi alla Corte dei Conti.
Gli arbitrati non verranno aboliti. Un peccato visto che fanno lievitare i costi degli appalti del 30%, e che lo Stato li perde nel 98% dei casi. Buone nuove, invece, per quanto riguarda le municipalizzate, che Montezemolo ha definite “discarica per politici trombati”. Le circa 5mila società controllate dagli enti locali non potranno contare sull’aiuto pubblico, se sono al di fuori del cosiddetto “contratto di servizio”. Niente più consulenze e sponsorizzazioni quindi. Queste ultime saranno vietate e non vedremo più i loghi degli enti locali sulle maglie delle squadre di calcio, basket e pallavolo.
Verrà, infine, ritoccata anche la protezione civile che tanto ha fatto parlare di sé in questi ultimi mesi. A vigilare sarà la Ragioneria dello Stato, che avrà anche il compito di controllare i conti di tutta la presidenza del consiglio.
Questa finanziaria sta riempiendo le pagine dei giornali e i Tg. Se ne parla tanto e, fortunatamente e forse per la prima volta nella storia italiana, in maniera positiva da parte del cittadino “comune”. Ci auguriamo che possa arrivare presto una svolta.
Foto: www.economiafinanza.net; www.risodegliangeli.corriere.it; www.wallstreetrack.files.wordpress.com