Festival del Film di Roma: i vincitori

Toni Servillo, premiato come miglior attore

Roma – Si è conclusa ieri sera la quinta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. Oltre la soddisfazione generale percepibile sia tra gli organizzatori che nel mezzo di una giuria scrupolosa ma competente, la nota più importante è da riscontrare nel forte incremento di pubblico partecipante sia alle proiezioni o agli incontri che a lato del red carpet anche solo per raccogliere autografi. Merito dell’approdo del ‘boss’ Springsteen? Non solo. Comparando le cifre con quelle della scorsa edizione, infatti, si evince una notevole crescita in ambito sia di accreditati (8598 contro i 7720 dello scorso anno) che di incasso biglietti (al lordo iva/siae 460000 euro contro i 380000 della passata edizione).

La qualità del festival, anche stavolta (come accade un po’ in tutte le rassegne cinematografiche e non solo), è incuneata nel mezzo delle produzioni in cellulosa che, presumibilmente, con molta difficoltà vedremo nell’ambito del circuito promozionale nostrano. Vuoi per scarse conoscenze, vuoi per indesiderati rischi di ritorno da incasso, è una bruttissima abitudine dello stivale nonchè colpa da espiare al più presto possibile. Nè più nè meno.

Detto questo, passiamo in rassegna i protagonisti di questa nuova edizione capitolina all’insegna del “Marc’Aurelio”.

Per quanto riguarda i “premi collaterali“, è stato assegnato il Premio Libera Associazione Rappresentanti di Artisti (L.A.R.A) a Francesco Di Leva per Una vita tranquilla; il Premio Enel Cuore a Dio Kadd. Vita, diari e riprese in un villaggio del Senegal di Gianni Celati come miglior documentario sociale; il Premio Selezione [CINEMA.DOC] a Le radici e le ali di Claudio Camarca e Maria Rita Parsi come miglior documentario italiano; il Premio Hag – pleasure moments a The promise: the making of Darkness on the edge of town di Thom Zimny.

Nella premiazione ufficiale, invece, il Marc’Aurelio è andato a: Toni servillo come miglior attore per Una vita tranquilla di Claudio Cupellini; Kill me please di Olias Barco come miglior film; l’intero cast femminile di Las buenas hierbas di Maria Novaro come miglior attrice. Il premio speciale della Giuria, poi, è andato a Poll di Chris Kraus, mentre la Targa Speciale del Presidente della Repubblica Italiana, che meglio mette in rilievo i valori umani e sociali, è stata indirizzata a Dog Sweat di Hossein Keshavarz. Il Premio Marc’Aurelio del pubblico al miglior film, infine, è andato a Heaven in a better world di Susanne Bier, vincitore anche del Gran Premio della Giuria.

Sono previste per la giornata di oggi le proiezioni di tutti i film vincitori.

Stefano Gallone

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