
Festa Milan con Ibracadabra e Abbiati. Menez e Borriello trascinano la Roma
Milano – Come se fossero Holly e Benji, Ibrahimovic e Abbiati permettono al Milan di battere per 1-0 la Fiorentina e di rafforzare la propria posizione in classifica. Il primo segna, il secondo difende la porta di fronte ai numerosi assalti di Gilardino & co., e Allegri non può fare altro che gongolare. Per i rossoneri si tratta della quarta vittoria consecutiva, che consente loro di guidare la graduatoria con 29 punti e di iniziare a sognare una mini-fuga in attesa dei match domenicali.
Viola più in palla in avvio di gara, che trovano nel portiere avversario una vera e propria saracinesca. Abbiati, infatti, è da subito costretto agli straordinari su una punizione di D’Agostino e su stacco di Kroldrup. Il match lo decide Ibrahimovic, che ruba la scena con una delle sue magie pochi secondi prima della fine del primo tempo. Lo svedese arpiona il pallone su un cross di Thiago Silva, lo controlla e con una rovesciata non lascia scampo a Boruc. Settimo centro in campionato per Ibracadabra, così come ribattezzato durante la sua militanza all’Inter.
Nella ripresa i ritmi si abbassano, il Milan inconsciamente tira i remi in barca in vista dell’impegno in programma martedì contro l’Auxerre allo stadio Abbè-Deschamps, e i viola ne approfittano per mettere sotto assedio la porta avversaria. L’occasione più ghiotta capita sui piedi del giovane serbo Liajic che, a 5 minuti dal termine, si fa ipnotizzare dall’estremo difensore rossonero e lascia a San Siro l’occasione di portare almeno un punto a casa per la Fiorentina. Nel finale, espulso Kroldrup per doppia ammonizione.
Partita tutt’altro che esaltante degli uomini di Max Allegri che, però, riescono ad ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Se il tecnico toscano nega categoricamente l’Ibra-dipendenza del suo Milan, si può tranquillamente affermare che i rossoneri non siano Ibra-repellenti, e che debbano fare affidamento, volente o nolente, sul campione svedese almeno fino al mercato di gennaio, quando Galliani potrebbe prelevare un attaccante che possa servire alla causa rossonera.
La Fiorentina, dal canto suo, sta assimilando sempre più il carattere del proprio tecnico Sinisa Mihajlovic, basato su impegno e determinazione, ma è ancora lontana dall’ottenere i risultati attesi ad inizio stagione dalla famiglia Della Valle.
Continua la rincorsa al vertice della Roma, che, nel pomeriggio, si sbarazza dell’Udinese per 2-0. Partita equilibrata e divertente quella tra le due compagini, unite dal fatto che hanno saputo rilanciarsi alla grande in campionato dopo una falsa partenza. Menez e Borriello, con un goal per tempo, hanno deciso l’incontro in favore del team allenato da Claudio Ranieri. Gli ospiti, però, sono stati tutt’altro che a guardare, anzi, hanno sfiorato per primi il goal, sono andati vicini al pareggio in più occasioni e hanno tentato di raddrizzare il match fino all’ultimo minuto, quando l’arbitro Orsato annulla (ingiustamente) una rete per fuorigioco all’ex Napoli Denis. Da segnalare l’espulsione di Burdisso al minuto 80, per un bisticcio con Domizzi in area friulana, e l’ingresso in campo di Adriano, al posto di Borriello, nei 20 minuti finali. Con questa vittoria, la quinta negli ultimi sette turni di campionato, la Roma si porta momentaneamente al terzo posto a quota 22 punti, mentre l’Udinese resta ferma a 17. Grande protagonista il francese Jeremy Menez, autore del vantaggio giallorosso con una grande azione personale conclusa con un morbido destro a giro sul secondo palo dopo essere entrato in area infilandosi fra gli avversari Coda e Benatia. Magia che vale, da sola, il prezzo del biglietto. Il Bayern Monaco, prossimo avversario all’Olimpico nel martedì di Champion’s, è avvisato.
Marco Frattino
LA ROVESCIATA DI ZLATAN IBRAHIMOVIC:
GLI HIGHLIGHTS DI ROMA-UDINESE: