
Fabrizia Argentieri e la rivolta dei ‘napoletani straccioni’ al vergognoso articolo
Quello di Fabrizia Argentieri voleva essere nient’altro che un articolo di sport. Sulla differenza tra il Napoli di Maradona, splendido in campionato ed infelice in Europa, e quello di Cavani e Lavezzi, altalenante in Italia e magnifico in Champions. Una disamina attenta, lucida, professionale. Che, inspiegabilmente, è finita nel peggiore dei modi possibili. Con toni assurdamente razzisti e denigratori per un intero popolo che vive di calcio, sì, ma anche di orgoglio. E quello “straccioni” è un’offesa intollerabile per chiunque, figuriamoci per un partenopeo.
L’articolo, apparso giovedì 23 febbraio sulle pagine online de Il Tempo, è passato quasi inosservato. Fino a quando i forum dei tifosi del Napoli non hanno iniziato il passaparola. E se sulla prima parte si può tranquillamente essere d’accordo (il sovraccitato paragone tra il Napoli di Maradona e quello del Matador), la conclusione dell’articolo è un’oscenità che merita di essere letta prima di poter essere giudicata.
Riprendiamo testualmente dalle pagine de Il Tempo, prima che l’articolo venisse cancellato dal database: «Sognare è lecito. Persino ai napoletani. Un popolo costretto a soffrire. La disoccupazione e la camorra. E andando a ritroso nella storia la fame, il colera, la carestia, l’occupazione nazista e quella alleata, la dominazione straniera. È per questo che i napoletani festeggiano tanto. A loro, popolo di straccioni, basta aver stracciato per una sera i ricchi e blasonati inglesi dell’aristocratico quartiere londinese di Chelsea[...]. Insomma, basta aver goduto una notte. Perché solo di notte i sogni si possono avverare».
Un ritratto imbarazzante di degrado culturale e morale. Come se le difficoltà millenarie del Sud Italia (e di Napoli in quanto sua rappresentante morale) potessero essere bollate come colpe e basta, magari con l’aggravante di essere univoche o esclusive, sebbene non ci risulti che nella plurisecolare storia della nostra penisola la dominazione straniera, l’occupazione nazista e quella alleata siano state un’esclusiva di Napoli.
Ma l’approssimazione storica passa in secondo piano di fronte ai toni con cui la Argentieri si esprime. «Persino ai napoletani», «popolo di straccioni», «perché solo di notte i sogni si possono avverare». Un quadro di desolazione scrittoria nel quale la parola giornalista – troppo spesso svuotata dei veri contenuti che ne hanno contraddistinto l’essenza negli anni passati, a causa dall’esponenziale aumento di visibilità che il web offre a chiunque voglia dire la propria anche in modi opinabili - soccombe inesorabilmente ad un altro termine: vergogna.
Presunta superiorità etico-morale, pochezza, cattivo gusto. Razzismo. Ci sono tanti termini per definire ciò che Il Tempo ha ospitato sulle proprie pagine, ma la parola vergogna è quella che dovrebbe essere impressa ad imperitura memoria su quelle righe e su quei pensieri, ospitati da una testata nazionale.
L’articolo, come detto, è ben presto sparito dal database del quotidiano online, ma su Facebook la rivolta è esplosa come una bomba. La pagina ufficiale de Il Tempo è stata presa d’assalto da utenti napoletani – ma non solo – che gridano la propria rabbia, i propri insulti ed il proprio orgoglio alla redattrice Fabrizia Argentieri, al direttore Mario Sechi e al quotidiano stesso. Un fiume in piena che da diverse ora ha inondato l’intero web ed i forum di discussione e che non accenna a placarsi.
La nostra domanda a questo scempio offerto da una testata con 68 anni di storia è una sola. Semplice, chiara, diretta: come è possibile ospitare sulle proprie pagine una porcheria di tale portata?
Francesco Guarino
…La “nostra” Fabrizia Argentieri” voleva dire….che Noi Italiani siamo un popolo coleroso. miserabile ecc. succube da sempre dei fortissimi inglesi…INVINCIBILI in terra, nei mari e nei cieli… Qualche soddisfazione e piccole rivincite solo nel calcio e in qualche altro sport, ma comunque Noi Italiani siamo da sempre un POPOLO INFERIORE RISPETTO AGLI INGLESI…CHE HANNO DATO UN GROSSO CONTRIBUTO ALL’UNITA’ D’ITALIA!!! sti cazzi Argentieri!
Gentile Renato, non mi sembra per nulla che la signora Argentieri abbia parlato di italiani. La sua osservazione era esplicitamente diretta ai napoletani, in maniera talmente barbara da non poter accettare nessuna scusante o spiegazione. La cancellazione dal web dell’articolo credo sia stata la risposta più limpida che si potesse dare all’accaduto.
Cordialmente
FG
vero Francesco la cancellazione dell articolo di quella giornalista e la risposta della cretinata che ha scritto su NAPOLI e i NAPOLETANI .queste persone sono la vergogna di chi fa il giornalista con rispetto e serieta (VERGOGNA)
Gentile Francesco,
mi sembra evidente che l’articolo della Signora Arhentieri è rivolto ai napoletani, ma si dimentica che Napoli (purtroppo) è una “ridente cittadina che si affaccia su una baia” appartenente alla Nazione Italiana bistrattata da SEMPRE dalle grosse potenze economiche…è allora cosa facciamo …il bue chiama cornuto l’asino???Un pò di spirito di appartenenza in molti casi non guasta ( alla faccia dei 150 anni).
Cordialmente.
Mi scuso per l ‘anominato. Ma è stato un forte nervosismo a farmi sbagliare. IO SONO NAPOLETANA; E’ NE SONO FIERA. LO GRIDO A VOCE ALTISSIMA. LA PROPRIA PATRIA E’ COME LA PROPRIA MADRE: NON SI RINNEGA MAI.
Dopo il caso diffamatorio dell’ “Argentieri” su “Il Tempo” ci stiamo riunendo nel nuovo Gruppo Facebook “Popolo di strascioni a chi?” http://www.facebook.com/pages/Popolo-di-straccioni-a-chi/305550712841828?sk=app_4949752878 per discutere e proporre soluzioni mirate ad ottenere giustizia per i casi di diffamazione del Popolo Meridionale. In questo momento stiamo cercando di salire di numero clikkando sul tasto “Mi Piace” e di coinvolgere nel dibattito il maggior numero di persone. L’ invito è rivolto in modo particolare ad avvocati esperti nel settore del risarcimento danni da episodi di diffamazione, di una collettività e di singoli. Se hai degli amici avvocati invitali, saranno ben accetti! E’ una iniziativa molto seria e apartitica: non è uno sfogatoio pubblico, ma un punto di incontro e di proposte! Fai girare anche tu l’ informazione. Il TUO contributo in questi primi giorni (oggi il secondo) dalla nascita del gruppo facebook sono di estrema importanza per supportare la NOSTRA causa. Grazie del TUO contributo e….benvenuti
Firmato: Popolo Meridionale
“le difficoltà millenarie del Sud Italia” ?. millenarie ? E’ lodevole la giusta indignazione verso tale “giornalista” ignorante e stracciona nell’animo però almeno informatevi della storia del Sud Italia. Le difficoltà sono iniziate solo dopo l’unità dell’italietta.
Gentile Toni,
mi perdoni l’iperbole che ovviamente non risponde letteralmente all’iter storico del Mezzogiorno, ma è d’altra parte impossibile negare che le prime difficoltà di Napoli risalgono alla dominazione spagnola che risale al 1500. Un millennio no, ma 600 anni di difficoltà glieli concediamo. Secoli che – per tornare in tema – non vanno certo trattati con la terrificante sufficienza esposta dalla signora Argentieri.
Grazie dell’attenzione
FG
Napoli era una delle Capitali d’Europa prima del 1861…non dica *****!
Argentieri l’unica cosa che puoi fare sono i film con d’aria argento…dove sei la protagonista residuo della societa’!!!!!!!
Signor Guarino,
il suo articolo è molto bello, e di buon senso, cosa importante che purtroppo si è perso nell’ambiente di chi scrive su testate pubbliche o comunque nell’ambiente di chi deve fare informazione.
Tuttavia, è inutile quando si dice o si scrive una inesattezza continuare a difendere quanto si è scritto.
I problemi di Napoli nascono dall’Unità d’Italia!
Consiglio un libro a tutti:
Terroni di Pino Aprile.
Gentili Peppino e mastrix,
a dispetto del mio cognome che ha larga diffusione in Italia, sono nato e vivo ad Avellino, 40 km da Napoli. Non vorrei che mi si fraintendesse: non sto assolutamente difendendo le tesi sulle difficoltà ataviche del Sud e di Napoli espste in maniera barbara dalla signora Argentieri. Conosco abbastanza bene la storia del Mezzogiorno da poter dire che le sue difficoltà hanno radici profonde che è riduttivo ricondurre alla sola Unità d’Italia. Unità che, indubbiamente, altro non ha fatto che acuirle. Ma non mi sembra questa la sede per approfondirle, in quanto il tema dell’articolo è un altro.
Grazie a Peppino per l’annotazione “colorita” (di cui ero a conoscenza), grazie a mastrix per avermi ricordato il libro del signor Aprile, che non ho ancora avuto modo di leggere in quanto l’ho ritenuto un po’ troppo nervosamente appigliato a quella corrente da “leghista del Sud” che molti hanno scoperto di avere proprio in prossimità del 150esimo dell’Unità d’Italia. Se mi dice che ne vale la pena, rimedierò.
Saluti
FG
argentieri sei ignorante
SIAMO TUTTI NAPOLETANI, lettera a quattro mani in risposta all’articolo di Fabrizia Argentieri
Patria, ovvero, “là dove vuoi vivere senza subire né infliggere umiliazione”, dalla definizione di Patria di EMMANUEL ROBLES.
GRAZIE Cara Fabrizia Argentieri, grazie. Grazie per aver voluto ricordare noi con le sue parole su Napoli e i Napoletani che oggi nell’anno 2012 NOI NAPOLETANI ancora non abbiamo una Patria e che la guerra di aggressione del 1860-61 non è mai finita, tacciano da tempo i cannoni, ma la propaganda risuona ancora e sempre più potente.
Grazie cara Fabrizia Argentieri per aver voluto noi concedere il lusso di sognare, almeno questo “persino ai napoletani” è lecito. E certo è una lunga notte, perché come lei giustamente osserva solo di notte è lecito sognare, e deve essere lunga questa notte per contenere un sogno durato millenni, che noi ricordiamo, ma lei ovviamente ignora, non essendo altro che un sogno. Millenni nei quali non solo abbiamo battuto calcisticamente il Chelsea, certo, obiettivo maggiormente ambito, ma siamo stati culla della civiltà occidentale, qui, sempre nei nostri sogni, venne perfino Platone a studiare filosofia, qui a Napoli, l’Illustre secondo l’Immortale creatore del Don Chisciotte, per secoli una delle principali città d’Europa, tappa obbligata del Gran Tour, punto di incontro tra civiltà diverse, cuore del Mediterraneo, dotata di uno dei maggiori musei del mondo, voluto da quei Borbone, che per riconoscenza sono stati cancellati dalla nostra memoria storica, ecc ecc ecc, la lista delle eccellenze è lunga, ma d’altronde, è solo un sogno, un bel sogno sì, ma alquanto bizzarro e bruscamente interrotto da orribili rappresaglie, stragi, una dozzina di anni di combattimenti, leggi speciali, stati d’assedio, lager, emigrazione. beh a volte accade che i sogni diventino incubi,
e per dirla con le parole di Pino Aprile “Così accade che la verità venga scritta, ma non sia letta, e se letta, non creduta, e se creduta, non presa in considerazione”.
Nell’anno 2012 in questo paese che si definisce Italia, nelle cui strade ancora sventolano le bandiere dei festeggiamenti dei 150 anni, ecco accade, ed è all’ordine del giorno, che un giornale a tiratura nazionale, blasonato, permetta alla prima scribacchina, forse per riempire spazi vuoti, di insultare con epiteti razzisti e diffamatori oltre che falsi e privi di fondamento gli stessi italiani. Eh sì! Perché è questo il punto caro direttore del Tempo. Che c’è una parte dell’Italia che va dalla Sicilia a Gaeta che è NAPOLETANA, e insultare i Napoletani equivale a insultare il popolo italiano. In quale patria è concesso senza che vi sia sdegno o pudore insultare il proprio stesso popolo? Ma d’altronde non è questo lo sport più diffuso del paese, a partire dai ministri per finire con l’ultimo degli scribacchini?
Che questa non è una Patria, mio caro direttore, è noi noto da tempo, perché se lo fosse, si sarebbe lungamente intervenuto per evitare che un grande popolo quale è quello Napoletano, fosse ridotto in miseria, e dovesse ricordarsi solo per disoccupazione, camorra e munnezza. Ma questo è un paese di empi, nato dall’eccidio e fondato sulla menzogna
Eppur i forconi ancora fremono, e un libro come Terroni di Pino Aprile ha venduto ben 250.000 copie. In un paese che giustamente ha sì paura della sua vera storia da tenerla nascosta e riportarla fasulla nei libri di scuola è opportuno ricordare che raramente, in passato, ma anche nel presente, il potere ha avvertito per tempo il vento del cambiamento, raramente ha ritenuto possibile che il popolo si sopisse dal lungo sonno e sovvertisse l’ordine costituito.
Però, caro direttore, le rivoluzioni a volte avvengono. E questo popolo di straccioni è stanco, stanco di insulti, stanco dell’ignoranza e dell’arroganza di questa italia piccola e razzista, e mormora come un fiume prima delle rapide perché forse dopo un secolo e mezzo di pregiudizio e subalternità, questo popolo è ormai stanco di essere italiano.
Ecco perché, caro direttore, siamo oggi qui io Emanuela Rullo di Avellino e Vincenzo D’Amico di Nocera per ringraziarla, per il brillante articolo pubblicato sul suo giornale che dà noi l’occasione per ricordare e gridare ad alta voce con orgoglio SIAMO TUTTI NAPOLETANI e ricordare a quei meridionali convinti con la menzogna di essere italiani, e di non essere napoletani, e che ancora si emozionano allo sventolio del tricolore, che in questo luogo di umiliazione e pregiudizio che si chiama italia saranno sempre e solo apolidi figli di un dio minore.
Grazie a Emanuela Rullo di Avellino e Vincenzo D’Amico di Nocera. Il vostro intervento, purtroppo, somiglia a una parentesi di verità in un mare di bugie e luoghi comuni imposti dal potere dominante. Grazie ancora.
Grazie veramente avete esposto in modo educato cio’ che pensavo di dire anch’io ma che a parole mie sarebbe stato come darle ragione.Da sudditi liberi diventammo per questi italiani, briganti da perseguire, paesi inermi furono distrutti ed i loro abitanti furono trucidati.
La reggia di Caserta ed i palazzi reali di Napoli e provincia e saccheggiati dei loro beni, lunghe carovane sfilavano cariche di opere d’arte inviate al Nord.Mi fermo perchè queste cose le sapete già
frate’Napoli e nu mister.appartiene a Dio
Cara Fabrizia, sei mai venuta a farti un giro da queste parti? Nella città del sole, del mare, della buona cucina, dei grandi scrittori, poeti ed artisti? Oltre ad essere ignorante sei davvero stupida e superficiale, legata a luoghi comuni. Sciacquati la bocca prima di parlare di questa splendida città e del suo grande popolo! Capra!
Carissima , vorrei lasciarmi il beneficio del dubbio e pensare che nn hai dato peso alla parola “straccioni” ma dovresti essere una giornalista e più di te nessuno dovrebbe saper usare le parole! Dovresti sapere che a Napoli vige una bizzarra consuetudine che se offendi la squadra rappresentante offendi il popolo . Siamo stati invasi, derubati ,percossi ma non meno e non più del resto d’Italia e con ciò non riesco nemmeno a capire il nesso tra un risultato di una partita e la storia bha ! spero che riuscirai a leggere questo commento e ricorda che la parola “straccioni” non è un offesa ma il contesto inappropriato l’ha resa tale! Ma noi o almeno io nn mi sn offesa perchè il popolo napoletano ha un’anima!!! statt’ bon !
L’articolo è ancora in cache:
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:XmamfZjSskQJ:www.iltempo.it/2012/02/23/1324306-fabrizia_argentieri.shtml+site:iltempo.it+argentieri&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it&client=firefox-a
Uno Qualunque sei un grande. Ma come hai fatto a trovare questa cache? Sul tempo hanno smentito tutto e hanno pubblicato un articolo tagliato spacciandolo per l’originale. Allora sono proprio recidivi e pervicaci.
salve,permettetemi un breve intervento, secondo la legge e’ reato o no offendere insultare e disprezzare un intero popolo facendosi scudo di una testata giornalistica?
in piu’ chiedo con un articolo del genere non andrebbe radiato il giornalista?
Ultima domanda,quando un giornalista scrive un suo pensiero,prima che venga pubblicato chi ne fa la visione e da l’ok per la pubblicazione?
quindi la responsabilita’ di questa guerra mediatica che sta scoppiando e’ non solo della povera celebrolesa della fabrizia ma anche di altri.
r*
Sono napoletana. Sono orgogliosa della mia Napoli. C’è il male è il bene. Come in tutto il paese. Abbiamo avuti anche noi, grandi artisti, poeti e scrittori. Ma di sicuro non una giornalista come lei. Io le consiglio prima di giudicare le persone,nel darci delle parole non certo appropriate a noi. Si faccia una rinfrescata alla sua mente. Perchè credo che lei come giornalista. A fatto un enorme errore. Noi al contrario di tanti che si definiscono Italiani. Ma non hanno un cuore. Noi siamo un popolo generoso , amiamo la nostra città, la nostra squadra, le nostre radici, le nostre tradizioni. E LA NOSTRA ITALIA. Ci sentiamo più ITALIANI degl’altri Se lo impari questo.
Salve “anonimo”
innanzi tutto non aver timore di scrivere il tuo nome, portalo sempre con orgoglio come la tua napoletanità, noi non siamo più italiani degli altri, abbiamo sofferto e abbiamo subito ne più ne meno degli altri italiani, diciamo che forse abbiamo un motore che fa 100 km con un litro, nel senso che, anche se ci trovassimo nel disastro totale, per ricaricare le nostre batterie basta poco, anche se poi a guardare bene tanto poco non è. Si, la nostra squadra del cuore ci regala dei risultati che nella classifica non dicono niente tranne che hai battuto l’Inter milionaria, ma la nostra cara giornalista parlava di napoletani “straccioni”, allora la nostra mente va al Presidente della Repubblica, che con il suo ineccepibile modo di fare ci ricarica per 1000 anni, e poi via via alla rinfusa TOTO’, EDUARDO, TROISI, LA NOSTRA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI (che ha dato corpo ad una stirpe di eccellenze nel campo degli avvocati dei medici scrittori e Giornalisti con la G maiuscola) SCARFOGLIO, SERAO, FRANCESCO CARACCIOLO, CARUSO, FERRAGAMO, SARLI,FRANCESCO DE MARTINO, GIUSEPPE MERCALLI, SAN GIUSEPPE MOSCATI, SANTA FRANCESCA CABRINi. PERSINO PARTENOPE, LA SIRENA PIU’ BELLA, CARNALE, PASSIONALE PULSIONE DELL’IGNOTA E UNIVERSALE SAPIENZA, ALLA QUALE OMERO HA DATO GLI AFFASCINANTI CARATTERI DELLA NOSTRA CITTA’, CHE GIA A QUEI TEMPI ESERCITAVA UN RICHIAMO IRRESISTIBILE SU TUTTI GLI ESSERI UMANI DI CULTURA. LO STESSO VIRGILIO HA LASCIATO NELLE BRACCIA DELLA NOSTRA TERRA LE SUE SPOGLIE MORTALI.
Non si può non essere orgogliosi di essere napoletani, come non si può continuare a prendere in tale considerazione tutti coloro che per un attimo di gloria scelgono di far torto al popolo napoletano, consapevoli che la conseguenza e una irrefrenabile indignazione di tutte le persone perbene.
Purtroppo è un dato di fatto, non puoi diventare famoso se non aggrappandoti a qualcosa di “grande” e se non è “grande” Napoli ditemi voi “GRANDE” cos’è.
Cara Argentieri,
lavostra testata, è figlia della stessa massoneria che nel 1860, con gli intrighi di quel porco di CAVUR e quel fesso di Garibaldi, hanno creato questo paese di MERDA.
Il nostro Meridione nel 1800 era molto più ricco del nord, (vedi i veneti emigrati in America) i piemontesi hanno letteralmente smontato le industrie e rimontate al nord.
La storia la scrive chi vince e hanno trasformato la nostra resistenza nel brigantaggio e tante altre bugie….
NON ACQUISTERò MAI PIU’IL VOSTRO GIORNALE….
Umberto
Purtroppo mi rendo conto che come fu detto non ricordo da chi: “l’Italia è una pura espressione geografica”; non siamo un popolo, non abbiamo il senso di Patria se non quando gioca la nazionale di calcio: spero che qualcosa cambierà, altrimenti è meglio che l’Italia si divida, come la Corea.
Saluti a tutti,
carissimi fratelli Napoletani, carissimi Italiani veri, ciò che è inquietante in tutto questo è che un giornale di questa levatura consenta di pubblicare questa spazzatura, sudiciume partorito da una mente mediocre che, evidentemente, non ha saputo resistere alla tentazione di porsi in mostra sciorinando il putrido animo razzista, probabilmente maturato in una esistenza inutile e frustrante, guadagnando però, quei 5 minuti di gloria che nostro malgrado le stiamo regalando con le nostre considerazioni.
Resta di fatto che una persona del genere, priva sicuramente di orgoglio e di dignità, non ha avuto nemmeno il coraggio di rispondere in prima persona, trincerandosi dietro la redazione, la quale ha tolto si l’articolo dal proprio archivio, ma non di certo per scusarsi con noi napoletani, ma semplicemente per dire che non abbiamo saputo interpretare l’intenzione della giornalista ed impedire a tutti di poter verificare ( sempre con la nostra napoletanissima abitudine di concedere una seconda possibilità).
Bene, abbiamo verificato, letto e riletto tutto l’articolo, da cima a fondo, e nella fugace e approssimativa citazione dei momenti storici più bui della nostra città, non si percepisce altro che la costruzione propedeutica alla chiosa finale, premeditatamente cattiva, che non lascia dubbi sulle reali intenzioni della giornalista, per cui anche la becera e malfatta giustificazione che il quotidiano Il Tempo ha tentato di fare oggi e inaccettabile, perché, è vero che la città è stata scenario degli avvenimenti superficialmente riportati, ma non tanto come artefice quanto come vittima, e se i napoletani “sognano” lo fanno in quanto costretti a farlo, in questa lunga ed infinita notte, che gente come la nostra cara giornalista, opportunista e sfruttatrice, ci REGALA, questa notte infinita che per molti non regala sogni ma incubi, incubi che però vengono interrotti dalla nostra solare bontà, dal nostro pensiero che corre a ricordare tutti quei napoletani del passato e del presente che hanno dato lustro alla nostra città, uomini di lettere e di arte, di scienza e tecnica e ultimi ma non ultimi DI SUDORE, FATICA, SANGUE E ARMI che ci riempiono il cuore di orgoglio e speranza, ne abbiamo un bell’esempio al Quirinale, ed è per questo che io questa gran signora, la voglio ringraziare, perché è grazie a persone come lei che il mio sempre sveglio orgoglio napoletano si infiamma, unitamente a quello di tutti gli altri e di tutti gli italiani che non soffrono di razzismo, facendomi pensare come diceva il grande Eduardo “add’a passa a nuttata” e quel giorno vedremo chi sono i napoletani.
Queste sono solo parole di persone, prima di tutto INVIDIOSE, non so da dove provenga questa giornalista, da quale città italiana, ma poi soprattutto di persone NON DEGNE DI ESSERE DEFINITE con un aggettivo, forse l’unico aggettivo è IGNORANTE, e cio’ riassume ache tutta la tua carriera!
l’autore ha usato uno pseudonimo femminile, ed è proprio uno straccione napoletano che si chiama fabrizio dell’orefice
Sono a conoscenza di un redattore del Tempo con quel nome. Da dove ha desunto tali dati (augurandomi che il suo “straccione” sia ironico più di quello utilizzato dall’attualmente signora Argentieri nell’articolo)?
Caro picchio
La sua affermazione suscita in me sentimenti contrastanti, mi da sollievo se dovesse esser vero che non esiste un italiano di altra città che abbia questa considerazione di noi, ma allo stesso tempo mi rammarica sapendo che sia proprio un napoletano a dirlo.
Se mai dovesse essere così spero che si faccia avanti per chiedere scusa, e che la direzione del giornale la quale è responsabile tanto quanto lui, non pubblichi mai più un solo rigo tratto dalla sua penna.
dico solo forza napoli al nord napoliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiisemmpre fino alla morte
Alquanto ridicola ma vergognoso di piu la testata giornalistica che ha permesso questo,se poi diciamo che la scribbacchina è romana gli direi che noi produciamo sogni si ricordi un derby capitolino il povero Paparelli ci rimise la pelle,un gruppo omissis ha fatto sospendere la partita……..me ne scuso con i capitolini ma questa signora è povera d’animo per fare gossip ci sono le trasmissioni tv i giornali per quel poco dovrebbero essere fonte di verita cari direttori del Tempo provvedete
Articoli come quello della signora Argentieri- ebbene è così- mi rendono felice. Dopo un attimo di rabbia cieca, la reazione dei napoletani e dei meridionali mi riempe poi di una gioia cento volte più grande.
Ingiurie come quelle che ci sono state rivolte nel vergognoso articolo, le abbiamo ricevute per decenni. Ma ciò che seguiva un tempo, era solo il nostro silenzio.
Finalmente, vedo nei meridionali una reazione forte, composta e non meramente orgogliosa, ma piuttosto dettata dalla conoscenza della propria storia, del proprio valore, dello spessore e della valenza culturale del proprio popolo.
E’ una differenza abissale rispetto a ciò che avveniva, anzi non avveniva sino a qualche anno fa.
Ciò che si accende in me forte è la speranza, speranza che sia vero ciò che Francesco II delle due Sicilie disse all’indomani dell’usurpazione del suo trono :« Traditi egualmente, egualmente spogliati, risorgeremo allo stesso tempo dalle nostre sventure; ché mai è durata lungamente l’opera della iniquità, né sono eterne le usurpazioni. »
Non sò nè chi sia le,cara signora Argentieri,nè in qualità di cosa si permette di fare affermazioni simili,fatto stà che quando sento o leggo articoli come quello che lei ha con sufficienza e ingoranza scritto,mi sale si un senso di rabbia incredibile,però poi mi calmo e penso che fortunatamente lei non è delle mie parti,lei non è NAPOLETANA,e questa per me è una gioia grande,non potrei mai sopportare che nella mia meravgliosa città,tra questo popolo di straccioni,disoccupati e camorristi come lei ci descrive,ci fosse una persona del suo genere,fortunatamente saremo tutto ciò che lei dice forse,ma stia sicura che siamo orgoliosi di esserlo,perchè essere NAPOLETANI è filosofia di vita,e mi rincuora sapere che lei non potrà mai sapere cosa significhi.In quanto a lei caro signor Sechi,non servono le scuse,e non perchè non ci bastino,ma perchè hanno valore nullo se provenienti da chi non ha alcun valore etico,e nessun rispetto per una terra che avrebbe tanto da insegnare a tutti,e poi il popolo NAPOLETANO di scuse false ed ipocrite nè sente già troppe,e fortunatamente non nè ha bisogno,siamo NAPOLETANI E FORTEMENTE ORGOGLIOSI DI ESSERLO.Cordiali Saluti
E’vergognoso leggere un articolo del genere,ma soprattutto e da fucilazione per chi l’ha scritto.Noi popolo di Napoletani che diamo un senso a quest’Italia che ci ignora da anni e ci mette da parte,noi che quando ce da dare una mano un aiuto o un segno di umanità siamo i primi,e a noi vengono negati ogni nostro diritto da qualsiasi parte d’Italia.Basta andare allo stadio per vedere e sapere che pensano di noi,come inter Napoli,non so di quale anno lo striscione degli interisti Napoli fogna d’Italia e col siena a siena di coppa italia di quest’anno i cori o vesu o vesu lavali con la lava e poi questo articolo.Voglio solo dire una cosa un mio pensiero;noi siamo la storia,basta vedere i nostri idoli simboli di questa terra odiata da tutti:TOTò,Massimo Troisi Renato Carosone Caruso Mario Merola Masaniello Sophia Loren Pino D’aniele Eduardo De filippi Vincenzo Salemme Biagio Izzo Nino D’angelo Sal Davinci Gigi Finizio D’alessio abbiamo il golfo di Napoli a fenestella e maruchiar le isole dei sogni Capri e Ischia castel dell’ovo il maschio angiolino anche se non di Napoli abbiamo avuto il giocatore più forte al mondo Maradona,insomma potrei continuare tutta la notte ma meglio di no,altrimenti l’Italia intera ci invidierebbe troppo.Quindi ti sbagli di grosso argenteri come tutti gli altri che hanno i pregiudizi su di noi,lo sapete come si dice a Napoli A dimenticavo fabrizia abbi il coraggio delle tue azioni e contatta radio gol che e da tutto il giorno che stanno provando a contattarti ma tu sei vigliacca……
come si dice a Napoli vir Napoli e po muor
Il calcio fa uscire tutto il negativo degli italiani e l’articolo dell’Argentieri è il risultato di questo modo di pensare. Peccato…!
E pensare che finora ho sempre acquistato questo giornale!!!
Dalle mie parti, ad una persona del genere (mi riferisco a questa ..come si chiama… Argentieri), non avrebbero neanche dato (nonostante le probabili raccomandazioni) l’opportunità di oltrepassare la soglia di una redazione senza essere sfiorati dall’idea di sbatterla fuori a pedate. Come possono gli altri giornalisti non provvedere di loro iniziativa a chiederne l’espulsione a salvaguardia – se non altro – della loro dignità professionale?? Destinarla ai necrologici? Bhé credo che farebbe danni anche tra i morti – tant’è l’ignoranza e la malvagità che albergano nel proprio cuore e nella mente. Se per ITALIANO si intende una persona come questa tizia… bhé allora propongo il pubblico vomito. Per cortesia… occupiamoci di cose serie .. costei non è degna di attenzione…
Che dire? Questa specie di redattrice per una testata nazionale si rivolgr in modo così sprezzante verso un popolo che per una sera ha sognato dopo una partita di calcio. A Napoli, e verso NOI NAPOLETANI si cerca sempre di offendere ed essere feriti nel nostro orgoglio affibiandoci colera..terremotati..spazzaztura..bistrattati come non mai..ma abbiamo fatto del male a qualcuno? E non vedono l’ora che il Vesuvio esplodi..se questa è una nazione unita..beh, io mi sento proprio straniero..e mi sento italiano a stento quando gioca la nazionale di calcio.
L’Argentieri è imperdonabile, ma anche l’autore di questo articolo dimostra poca conoscenza della storia.
Ma come “le difficoltà millenarie del Sud Italia”????
Ma davvero? E perchè non dalla preistoria?
Che ignoranza, Napoli e il Sud Italia hanno un passato di grandissima gloria, cultura e ricchezza economica, e Napoli era una delle più grandi, ricche e rinomate città d’Europa fino a poco più di un secolo fa.
Il declino è iniziato con l’Unità d’Italia, e l’usurpazione di tutte le ricchezze del sud da parte dei Savoia di Torino.
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Italian_GDP_PerCapita_NS.PNG
Ribadisco il mio concetto di iperbole precedentemente sottolineato, e che non è mia intenzione sminuire il processo di degrado post-unitario del Sud, nè ridurre a poche righe secoli interi di storia che meriterebbero approfondimenti ben più ampi.
Distinti saluti
FG
il popolo napoletano offeso da una quasi gionalista argentieri ricorda che voi del nord ci campate col sud guarda un po gli straccioni cosa sopportono non vale nemmeno la pena rispondere a un razzista come te ignorante con queste parole la stracciona sei tu quando leggi napoli leggi civilta
invito la signora Argentieri a fare un giro a Napoli l’accompagno personalmente , trovo sia troppo facile nascondersi dietro ad una testata giornalistica , comunque ricorderei anche alla signora Argentieri che napoli fino a 150 anni fa sotto dominazione spagnola era la città più ricca d’Italia era centro culturale e tecnologico d’Europa era la terza città in Europa per popolazione e la quinta nel mondo , e potrei stare qui a elencare tanti altri primati che ha avuto e che ancora ha … Signora Argentieri è stata un ottima mossa pubblicitaria per uscire dall’anonimato ma queste cose finiscono ancora prima di cominciare sarà una meteora mediatica ,e basta! FORZA NAPOLI SEMPRE COMUNQUE E DOVUNQUE