Eurolega basket: Hairston regala a Siena le Final Four

MONTEPASCHI SIENA – OLYMPIACOS PIREO 88-76

Minucci e Pianigiani: Siena festeggia (sport.it)

Battaglia doveva essere e battaglia è stata: il Montepaschi Siena intona il canto della vittoria nella serie contro i greci dell’Olympiacos, incapaci di mantenere una costanza di rendimento apprezzabile. Anche gara 4 non fa eccezione: Nesterovic, vero e proprio punto di forza, si prende una pausa di relax, Teodosic non azzecca nemmeno un canestro (pur chiudendo con 10 punti, frutto di altrettanti viaggi in lunetta) e il duo Papaloukas-Spanoulis è deludente una volta di più. Siena allunga sin dal primo quarto e il protagonista è ancora Malik Hairston: fondamentale sia in attacco che in difesa, utile anche come arma tattica, per la sua fisicità, la sua completezza e la possibilità di essere spostato in altri ruoli a seconda dell’esigenza della squadra. 25 punti, 7 rimbalzi e 7/10 al tiro e una prestazione totale, da vero dominatore del campo di gioco: accanto a lui, Marko Jaric è una piacevole conferma, Lavrinovic torna ad essere devastante e i 10 punti di Shaun Stonerook compensano il mancato fatturato di Milovan Rakovic, Moss e Zisis. L’ultimo quarto è di controllo accademico del risultato e per Pianigiani, Minucci e tutto lo staff è una grande rivincita dopo la debacle di gara 1: le chance di vittoria per il Montepaschi aumentano esponenzialmente grazie al doppio KO di Barcellona e Caja Laboral. L’avversario più quotato potrebbe essere proprio quel Real Madrid sconfitto in maniera netta ed eclatante nell’ultima gara di stagione regolare, gara che poi portò alle dimissioni di Ettore Messina. (Serie 3-1 Montepaschi – qualificata)

LE ALTRE - Scrive la parola fine alla serie più sorprendente di questi playoff il Panathinaikos, capace di eliminare lo strafavorito Regal Barcellona: Rubio, dopo l’ottima seppur vana prestazione in gara 3, ritorna agli abituali standard di mediocrità, Alan Anderson si limita al compitino minimo da sufficienza stiracchiata e dalla lunga distanza né Navarro, né Morris, né Lakovic riescono a dare alla partita una svolta perentoria. La completezza del Pana esalta l’OAKA, rendendo inutili i tentativi di rimonta blaugrana: il terzo periodo aumenta il divario in favore dei padroni di casa, capaci di mettere in ritmo tutti gli effettivi a referto, alternando con grande costrutto sia il gioco interno che le soluzioni a più alta percentuale di difficoltà. Diamantidis è leader e uomo squadra, Sato, Fotsis e Batiste si fanno sempre trovare nel posto giusto al momento giusto e la resistenza (appena accennata) del Barcellona è fiaccata definitivamente in un quarto periodo di trionfo. (Serie 3-1 Panathinaikos – qualificata)

Jeremy Pargo (con il numero 4), MVP della serie contro il Caja Laboral (daylife.com)

Tutto facile per il Maccabi Tel Aviv, che sulle ali di un 64% da 2 e 66% da 3 schianta letteralmente il Caja Laboral, tutto nei punti e nelle iniziative di Mirza Teletovic: Jeremy Pargo è l’eroe di una serie vissuta da autentico MVP, mentre David Blu (17) e Guy Pnini sono implacabili dalla lunga distanza. Nessuna attenuante per il Caja, spazzato via dall’esperienza, dal carisma e dalle doti di leadership degli uomini cardine degli avversari: l’unico vero punto debole dei Baschi si è rivelato un tallone d’Achille insuperabile, con cali di tensione e mancate reazioni nei momenti più caldi di gara. (Serie 3-1 Maccabi – qualificata)
Rimane aperto solo il derby spagnolo, con il Valencia che concede a Tomic una serata di grazia (20 punti con 7/10 al tiro) ma che riesce ad imbrigliare totalmente il gioco della squadra in mano a Emanuele Molin: 17 palle perse per i blancos, incapaci di creare un’alternativa valida al gioco in isolamento interno per il croato. Le bocche da fuoco del Power Electronic invece vanno a mille: Martinez, Cook, Savanovic, De Colo e Javtokas sono tutti in doppia cifra e il 62% al tiro complessivo è una vera condanna per le amnesie difensive del Real Madrid. Si va a gara 5, con i favori del pronostico che pendono dalla parte madrilena, purché riesca a mantenere intensità e continuità lungo tutto l’arco di gara. Il Valencia si è dimostrato letale nello sfruttare i passaggi a vuoto degli avversari e con giocatori di striscia come Martinez e Savanovic, capaci di esaltarsi nei momenti difficili, sarà necessaria la massima applicazione sia nei giochi d’attacco sia nelle soluzioni difensive. (Serie 2-2)

Andrea Samele

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