L’AS Roma passa alla cordata americana di Thomas DiBenedetto

BOSTON – Al termine di una lunga giornata di trattative, nella quale è stata perfezionata l’intesa, l’imprenditore Thomas DiBenedetto ha siglato l’accordo con Unicredit per rilevare la società giallorossa. Il contratto preliminare, firmato nello studio Bingham di Federal Street, prevede il passaggio del pacchetto di controllo del club, pari al 67% del capitale, alla cordata americana (al 60%) e a Unicredit (al 40%).
«L’affare è concluso aspettiamo soltanto risposte dal punto di vista regolatorio», ha detto DiBenedetto alludendo all’ok dell’Antitrust e all’Opa sulle azioni sul mercato.

«Ci sono stati punti complicati nella negoziazione. Il prezzo da pagare per qualcosa di grande come l’AS Roma è sicuramente elevato, ma non ho mai pensato di mollare. Ero deciso a superare ogni ostacolo, grazie anche alla pazienza dei miei soci e della banca ci siamo riusciti», ha affermato DiBenedetto durante la conferenza stampa tenuta nello studio dove si è conclusa la trattativa.

E a proposito dell’entrata in vigore delle nuove regole sul fair play finanziario, ha proseguito: «è ancora più importante selezionare giocatori giovani e sarà difficile andare a prendere i migliori all’estero. Per questo è importante avere grandi manager. Ci sono molti giocatori di Roma già nella Roma e questo è un fatto positivo. Cercheremo di far giocare questi calciatori».

«Non mi aspettavo tutta questa attenzione. Sapevo che in Italia, e a Roma in particolare, c’è una passione enorme per il calcio. Questa è stata anche la ragione per cui abbiamo scelto di fare investimento», ha poi aggiunto in riferimento al fervente dna italiano.
Il partner dei Boston Red Sox, una delle franchigie più gloriose della Major League Baseball, ha quindi concluso: «È stato importantissimo. Amo Roma e volevo fare qualcosa di grande in questa città. Sono orgoglioso di avere origini italiane».

La Roma diventa così il primo club di Serie A con una proprietà straniera. «Il nostro obiettivo era trovare un partner che potesse valorizzare un assett sportivo con grandi potenzialità commerciali e con un brand straordinario. Pensiamo di aver gestito il processo nel migliore dei modi», ha spiegato Paolo Fiorentino, vice direttore generale di Unicredit.

Natalia Radicchio

Foto| via www.grr.rai.it

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