
Due libri al mese…seguendo l’alfabeto
Gennaio apre la sfida di lettura del 2010 con le lettere A e B: Agostino di Alberto Moravia e Bartleby, lo scrivano di Herman Melville
di Laura Dabbene
Allo scadere del 2009 è stata lanciata la sfida a tutti gli amici di Wakeupnews: diventare veri lettori forti e virare la boa dei 24 libri in 12 mesi. Ora, iniziato il nuovo anno, è il momento di raggiungere la prima base e mettere la bandierina di conquista sulla coppia di iniziali A-B.
Tra i molti titoli balzati in mente la scelta è infine caduta su due ghiotti romanzi che condividono, tra gli altri pregi più strettamente letterari, una brevità che consente di non scoraggiarsi già a questo primo gradino.

Alberto Moravia
Agostino di Alberto Moravia, pubblicato nel 1945, è la storia del difficile passaggio dall’infanzia all’adolescenza di un tredicenne appartenente ad un’agiata famiglia borghese. Tale passaggio è segnato dalla scoperta che la madre, cui è fortemente legato da un affetto misto ad orgoglio per l’ancora florida e fascinosa bellezza della donna, possiede una componente “femminile” esclusivamente fisica e di forte carica sessuale. Tale consapevolezza matura durante una vacanza al mare in cui la donna, vedova, intreccia un’affettuosa amicizia con un giovane bellimbusto. La natura più animale di questa liaison sarà svelata ad Agostino da un gruppo di ragazzi di bassa estrazione sociale conosciuti sulla spiaggia, in compagnia dei quali egli scoprirà altri e più ambigui aspetti della sessualità, in particolare quella gay, segnando così nella sua vita di fanciullo una cesura che lo separa dalla purezza di un amore figliale infantile e lo allontana dalla figura materna. A lei chiederà di essere trattato, da quel momento, come un uomo sebbene “molto tempo infelice sarebbe passato prima che lo fosse”.

Herman Melville
Bartleby, lo scrivano (Una storia di Wall Strett) di Herman Melville, colpisce, a dispetto di una data di pubblicazione (1853) che pare distante anni luce dal nostro presente, per una modernità straordinaria nella narrazione del disagio e dell’alienazione del protagonista. Il mite impiegato assunto nello studio di un avvocato, voce narrante del romanzo, dopo un breve periodo di solerte attività come copista di documenti cade in una sorta di trance, rifiutando non solo di svolgere qualunque mansione, rispondendo con un disarmante “Preferirei di no”, ma anche di abbandonare l’ufficio. All’inspiegabile comportamento il datore di lavoro, mai violento o iracondo come ci si aspetterebbe, reagisce con una profonda tolleranza verso questa presenza silenziosa e inerte che, come un’ombra o un fantasma, continua a frequentare lo studio. Sarà proprio l’avvocato, e non Bartleby, a lasciare i locali per trasferirsi altrove con gli altri impiegati, senza per questo riuscire a liberarsi dall’inquietante scrivano, allontanato con la forza dai nuovi proprietari e rinchiuso in prigione. Visitandolo qui egli cercherà per l’ultima volta di penetrare nei pensieri e nell’isolamento in cui Bartleby è immerso, in un totale rifiuto del mondo, di ogni stimolo, di ogni elemento per sopravvivere, dal cibo al calore umano.
Ragazzini in crisi d’identità ed antieroi non fanno per voi? Non disperate, le opzioni restano tantissime: Anna Karenina di Lev Tolstoj per chi non teme lo scoglio delle 1000 pagine, Almost blue di Carlo Lucarelli per gli amanti del giallo e fan dei Nine Inch Nails, American Pshyco di Bret Easton Ellis per chi oltre al giallo vuole un po’ di rosso sangue, Alta fedeltà di Nick Hornby per gli appassionati di musica e i fanatici delle classifiche, Antigone di Sofocle per chi non disdegna il teatro, una qualche Autobiografia (Malcolm X, Mark Twain, Boris Pasternak, Norberto Bobbio, Charles Darwin, etc…) per chi ha interessi strettamente settoriali. Per la B non occorre, per trovare gustose alternative, discostarsi troppo dalla produzione di Melville che è una vera miniera d’oro in questo senso: oltre a Bartleby ispirarono la sua penna altri due “signor B”: Benito Cereno e Billy Budd.
Aspettiamo suggerimenti e fremiamo per conoscere le vostre scelte. Appuntamento a febbraio con la doppietta C-D. La sfida continua.