
Dopo Cannes, parte la volata al Festival di Venezia
Presto arriverà il turno dell’Italia. La Berlinale ha difeso bene la fama di terzo festival europeo e Cannes ha appagato ancora una volta le aspettative, dapprima assicurandosi i film più attesi e poi rivelando un’eccellente qualità globale in ogni sua sezione. I riflettori si spegneranno ora per qualche mese, ma sono già pronti a riaccendersi durante il consueto appuntamento di fine estate: il Festival di Venezia.
L’evento sarà presieduto per l’ultima volta da Marco Müller, giunto a fine mandato. Un addio che non peserà soltanto per motivi nostalgici: con lui se ne va una mole di esperienza e competenza con pochi uguali al mondo, in grado di mantenere elevati fascino e qualità della manifestazione lagunare senza mai sfigurare nel raffronto con la Croisette, al momento inarrivabile. Un’impresa non da poco, considerati i continui tagli al budget della Mostra e i numerosi disagi politico-culturali del Paese, regolarmente riversatisi sul festival. I fiduciosi confidano in un ulteriore prolungamento di mandato del Direttore, nonostante voci di corridoio che lo danno come prossimo organizzatore della Festa di Roma; nel frattempo, i rassegnati hanno inaugurato la caccia al successore. Pochi papabili, pochissime facoltà di prevedere la nomina ufficiale prima che trapeli qualcosa di concreto.
Intanto, com’è consuetudine ogni anno di questi tempi, circolano le prime ipotesi credibili su chi potrebbe presenziare al Lido a settembre. I nomi più immediati sono gli “scarti” di Cannes, fra i quali spiccano David Cronenberg e Roman Polanski. Il primo ha ultimato da tempo A Dangerous Method, thriller con Viggo Mortensen, Keira Knightley, Michael Fassbender e Vincent Cassel; il secondo si trova sul set per le riprese di Carnage, che vede nel cast Christoph Waltz, Kate Winslet, Jodie Foster e John C. Reilly.
A due anni dal Leone d’oro mancato per un soffio con Life During Wartime, al Festival potrebbe tornare anche Todd Solondz con Dark Horse. Protagonista il poco noto Jordan Gelber, affiancato da Justin Bartha, Christopher Walken e Mia Farrow. Tra gli altri grandi autori in ottica veneziana, quasi certa la presenza di Aleksandr Sokurov (Faust) e Philippe Garrel (Un été brûlant). Meno quotati ma in piena corsa sono invece Fatih Akin (Garbage in the Garden of Eden), Michael Winterbottom (Trishna), Wong Kar-Wai (The Grandmasters), Steve McQueen (Shame), Luc Besson (The Lady), Álex de la Iglesia (La chispa de la vida) e Brillante Mendoza (Prey). Possibile anche la presenza dell’affezionato George Clooney, nella duplice veste di regista (The Ides of March) e interprete (The Descendants, di Alexander Payne). Riguardo la sezione documentari, sono due i nomi forti: Cameron Crowe e Jonathan Demme, rispettivamente con PJ20 e Zeitoun.
Haywire di Steven Soderbergh è stato ultimato e la sua uscita è prevista negli USA ad agosto. Visti i buoni rapporti fra regista e Festival non è da escludersi una partecipazione – magari fuori concorso – che risulterebbe allettante anche per i cacciatori d’autografi, dato il cast del film: Ewan McGregor, Channing Tatum, Michael Fassbender, Michael Douglas, Bill Paxton, Mathieu Kassovitz, Antonio Banderas. Ma l’apporto di Soderbergh potrebbe non esaurirsi qui: il regista sta lavorando alla post-produzione di Contagion, fanta-thriller la cui data di uscita si sposa bene con un’eventuale partecipazione veneziana. Anche in questo caso, cast stratosferico: Matt Damon, Marion Cotillard, Gwyneth Paltrow, Jude Law, Kate Winslet e Laurence Fishburne.
Molto incerti, invece, i pronostici sulle proiezioni esclusive. Oltre al succitato kolossal soderberghiano si mormora con una certa insistenza di Madonna e la sua opera seconda (W.E) nonchè di Steven Spielberg e il suo Le avventure di Tintin. Una sorpresa più realizzabile e assai gradita potrebbe essere Twixt Now and Sunrise: dirige Francis Ford Coppola, interpretano Val Kilmer, Elle Fanning e Bruce Dern. Vari fattori incoraggiano le speranze di vedere il film al Lido: l’ascendente che l’Italia vanta sul cineasta, il Leone assegnato alla figlia Sofia lo scorso autunno, e infine il ruolo di produttore esecutivo che Coppola riveste in On the road di Walter Salles, altro probabile concorrente.
Capitolo italiani. Emanuele Crialese (Terraferma) e Gianni Amelio (Il primo uomo), dati inizialmente come possibili partecipanti a Cannes, dovrebbero ripiegare volentieri sul festival di casa. Molto quotate anche le presenze di Ermanno Olmi (Il villaggio di cartone), Giuliano Montaldo (L’industriale), Daniele Ciprì (E’ stato il figlio), Cristina Comencini (Quando la notte), Giuseppe Patierno (Cose dell’altro mondo) e il “solito” Pupi Avati (Il cuore grande delle ragazze). Un’elenco provvisorio ma già sufficientemente nutrito. C’è la tendenza di aggiungervi i nomi di tutti i cineasti nostrani attualmente all’opera, ma sarebbe estremamente prematuro: distinguere i rumors dalle possibilità vere e proprie sarà fattibile solamente tra qualche settimana.
La 68ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si svolgerà al Lido della città lagunare dal 31 agosto al 10 settembre. La giuria ufficiale sarà presieduta dal regista Darren Aronofsky. Il Leone d’oro alla carriera verrà assegnato a Marco Bellocchio.
Mathias Falcone