Direzione Pd, Renzi ringrazia e archivia Letta

matteo renzi direzione pd

Matte Renzi alla direzione del Pd (Ansa.it)

Roma – Inizia con un’assenza la direzione del Pd: il presidente Enrico Letta non ha voluto partecipare all’incontro del suo partito che in queste ore, al Nazareno, sta decidendo del destino del suo Governo.

DIREZIONE PD, RENZI - Il segretario del partito Matteo Renzi, in diretta streaming davanti ai rappresentanti del Pd, ha tenuto a chiarire che l’avvicendamento di figure a Palazzo Chigi ‹‹non è un derby›› con Letta‹‹Siamo di fronte a un bivio, vale a dire se questa è l’occasione chiara per tornare alle elezioni oppure se dobbiamo trasformare questa legislatura in costituente. La seconda scelta possibile, dopo le elezioni, è ‹‹un governo di legislatura: è una scelta azzardata e difficile. L’ipotesi di questa trasformazione ha senso se puoi dire a tutti che l’obiettivo è il 2018 e di mezzo ci sono le riforme e il tentativo di cambiare le regole del gioco››.

E’ un Renzi chiaro quello che tiene le redini del partito e del Governo in carica: chiude alla possibilità di nuove elezioni che – dice – hanno un loro fascino perché sarebbe bello poter affrontare i drammi del Paese dopo una vittoria piena e netta ma adesso – continua il segretario – è necessario aprire una ‹‹nuova pagina››.

Così, laddove la legge elettorale ha subito uno stop al Senato ed essendo il momento molto difficile – ribadisce Renzi – toccherà adesso al Capo dello Stato la scelta finale, esperiti tutti i tentativi.

DIREZIONE PD, RENZI RINGRAZIA LETTA – Renzi tiene comunque a ringraziare il residente del Consiglio, già nei fatti deposto, per aver portato l’Esecutivo senza che il Pd gli abbia ‹‹mai fatto mancare l’appoggio››. Tuttavia la fase in essere – secondo il segretario – richiede energia e forza.

LETTA INCASSA – Dopo la mancata presenza alla direzione del Pd, fonti stampa fanno sapere che il premier Letta ha annullato la visita istituzionale a Londra del 25 febbraio. Difficile capire al momento la situazione: Se Renzi nei fatti archivia il Governo del piddino Letta è proprio Letta, ieri, che durante la presentazione del suo nuovo Patto Italia ha messo in chiaro che non avrebbe dato le dimissioni. Così ora, dopo l’intervento di Renzi, si delineano per Letta due possibilità: le dimissioni al Capo dello Stato o la sfida in Parlamento sull’onda sfiducia. Molti sono le indiscrezioni politiche e giornalistiche che credono più all’avvicendamento “sereno” tra Renzi e Letta che alla guerriglia in Aula.

DECISIONE SERENA - Quindi ora tocca al Pd e alla decisione che riterrà opportuno prendere nei confronti di Letta. Partito che già ha incassato il nulla osta del presidente della Repubblica, il quale ha già fatto sapere che la scelta definitiva spetta al partito Democratico.

Intanto Letta ha smentito, in mattinata, le osservazioni di alcuni quotidiani che attribuivano al presidente del Consiglio frasi spiacevoli in direzioni di Dario Franceschini. Secondo le indiscrezioni, Letta aveva detto al suo ministro: ‹‹Io ti ho creduto, Dario quando giuravi che quelle riunioni con i dirigenti renziani e con i leader del partito le facevi per il mio governo. E invece no, scopro che trattavi per il governo Renzi. Mi hai pugnalato alle spalle››. (Fonte, Corriere della Sera). Tutto smentito dal premier.

Chantal Cresta

Foto || ansa.it

 

 

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