
Depenalizzazione marijuana? Neanche per sogno
Con 332 si, 104 no e 22 astenuti, oggi è stato approvato alla Camera il contestatissimo svuota carceri. Non stiamo parlando in realtà di una legge vera e propria ma di una legge delega. La legge delega è infatti«una legge approvata dal Parlamento che delega il governo a esercitare la funzione legislativa su di un determinato oggetto». La legge prevede alcune depenalizzazioni per reati che, allo stato attuale, contemplano tra le pene solamente la multa o l’ammenda. Con il decreto approvato oggi si rende possibile anche la coltivazione domestica di piante fino a questo momento vietate come la marijuana. Ma non depenalizza nulla se il Governo non emanerà i relativi decreti legislativi.
PENE PIÙ LEGGERE - Il nuovo provvedimento approva «Pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova». In sostanza un maggior uso di pene come braccialetti elettronici o arresti domiciliari. Una punizione meno severa, ma comunque certa. I detenuti stranieri saranno espulsi e non carcerati solo se la pena sarà inferiore ai due anni. Laddove ci fossero pene carcerarie comprese tra i tre e i cinque anni, queste verranno commutate in ammenda o in arresti domiciliari.
DEPENALIZZAZIONE MARIJUANA? Nel provvedimento anche la coltivazione di cannabis che vede però una lacuna importante. La marijuana può infatti essere coltivata ma non ci sono indicazioni riguardo il limite sull’uso della sostanza. Di fatto, quindi, non c’è una vera e propria depenalizzazione riguardante la cannabis quanto un’introduzione di sanzioni alternative al reato penale.
Ma la vera beffa è questa:
L’art. 2, comma 2, lettera d) della proposta di legge n. 331-927-B delega il Governo a trasformare in illeciti amministrativi il reato di cui all’art. 28, comma 2 del Testo Unico sugli stupefacenti, ovvero: “Chiunque non osserva le prescrizioni e le garanzie cui l’autorizzazione e’ subordinata, e’ punito, salvo che il fatto costituisca reato piu’ grave, con l’arresto sino ad un anno o con l’ammenda da lire un milione a lire quattro milioni (qui testo completo).
Vuol dire che la depenalizzazione della coltivazione riguarderebbe solo i soggetti che hanno già un’autorizzazione alla coltivazione di sostanze stupefacenti, tipi istituti universitari e laboratori pubblici di ricerca che hanno ottenuto autorizzazione ministeriale per scopi scientifici, sperimentali o didattici. Se LORO non osserveranno le prescrizioni e le garanzie a cui è subordinata l’autorizzazione, non incorreranno più in sanzioni penali ma solo amministrative (pecuniarie).
OSTRUZIONISMO DELLA LEGA – Se sulla depenalizzazione della marijuana la Lega non ha rilasciato dichiarazioni, per quanto riguarda invece il reato di clandestinità forti sono state le proteste del Carroccio. I 104 no risultanti sono infatti interamente appartenenti al partito di Salvini, intento a salvaguardare il reato di clandestinità ideato dal collega Maroni. Il leghista Massimiliano Fedriga si è fatto espellere dall’aula pur di rallentare i lavori, esponendo un cartello contro il Ministro Alfano sui banchi del governo. Anche Buonanno si era fatto espellere ieri dall’aula dopo aver mostrato in segno di protesta nei confronti della Boldrini una spigola, un’immagine che ha fatto immediatamente scatenare l’ilarità del web:
+++ La spigola di #Buonanno capolista in Piemonte. Il Trota indignato. +++ #lega
— Matteo Pezzato (@MatPretzel) 2 Aprile 2014
Serena Prati
@Se_Prati