De Andrè e Baccini a sostegno del movimento genovese #Orabasta

#Orabasta

Cristiano De Andrè e Francesco Baccini guidano il corteo (foto: facebook ufficiale Cristiano De Andrè)

De Andrè e Genova, una storia d’amore mai finita. L’alluvione che sommerse il capoluogo ligure nel ’72 è raccontata con superba poesia in Dolcenera, uno dei pezzi più amati di Fabrizio De Andrè che riuscì a rendere un po’ più dolce quel disastro intrecciandolo ad una magica storia d’amore. Oggi, tanti anni dopo, De Andrè si lega ancora a Genova, ad un’alluvione. Questa volta per voce di Cristiano De Andrè che insieme a Baccini sta aiutando il movimento cittadino #Orabasta.

DIMISSIONI IMMEDIATE #ORABASTA – Questa mattina un corteo formato da circa un migliaio di cittadini genovesi si è ritrovato in Piazza De Ferrari, davanti alla sede del palazzo della regione. Il movimento #Orabasta ha chiesto a gran voce le dimissioni dell’intera giunta regionale e comunale, nonché dei dirigenti di Arpal per «manifesta incapacità di governo». Tra i manifestanti anche Cristiano De Andrè e Francesco Baccini. I cittadini genovesi hanno dato vita ad un corteo aperto da uno striscione che recitava «dimissioni». Il corteo si è posi spostato da Piazza De Ferrari verso Palazzo Tursi, dove ha sede il comune e dove sono state lanciate numerose uova, monete e bottiglie di plastica ad un dipendente comunale. I cittadini hanno chiesto anche lo sblocco immediato di fondi, stanziati dal governo, per far fronte al dissesto idrogeologico e per la messa in sicurezza del territorio. Chiesto anche  lo sblocco dei fondi per  il risarcimento ai cittadini e ai commercianti colpiti dall’alluvione.

«SIAMO NOI LA NOSTRA STORIA!» - Ieri il cantautore genovese Cristiano De Andrè aveva annunciato la sua presenza tramite la sua pagina facebook ufficiale. L’artista che qualche ora prima aveva postato una foto in cui appariva in braccio al padre oltre a innumerevoli post in cui esprimeva la sua vicinanza a Genova ha scritto: «Vedete, basta una foto per avere tutto questo interesse rispetto ai post precedenti che ho linkato per una giusta causa che è quella di fare chiarezza su chi ha congelato 38 milioni di euro per gare di appalto infischiandosene di salvare Genova da un altro disastro come quello che da poco e’ accaduto. Mio padre mi ha insegnato e credo sia in ogni sua canzone che il dovere di ogni cittadino dovrebbe essere quello di cercare giustizia e di schierarsi dalla parte di quelli a cui non viene data. Oggi Genova, come l’Italia intera, ha bisogno dei vostri like di solidarietà, come nel mio piccolo sto cercando di promuovere e come se mio padre fosse ancora vivo avrebbe fatto e scritto con la sua indignazione. Voi dove siete oltre il linkare una foto? Allora il dolore degli altri è sempre un dolore a metà? Ma siamo noi gli altri! Siamo noi la nostra storia».

Serena Prati 
@Se_Prati 

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