
#cotechinoelenticchie: Monti e Twitter si fanno beffe di Calderoli
Calderoli alza la voce e tuona contro il premier Mario Monti. L’ex ministro leghista vuole sapere «se corrisponda alla verità la notizia secondo cui la notte dell’ultimo dell’anno si siano tenuti dei festeggiamenti presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri in Palazzo Chigi». E viene subito da pensare che ci risiamo. Sono già tornati i tempi del bunga bunga, dei festini a palazzo Grazioli, delle olgettine e così via? In verità no. Monti risponde. E il web se la ride.
Un botta e risposta tragicomico quello tra Roberto Calderoli e Mario Monti, che – oltre a rendere al peggio possibile l’immagine della politica italiana, ancorata a risibili screzi personali pur di mettere in difficoltà la controparte – ha fatto schizzare l’hashtag #cotechinoelenticchie ai primi posti dei trend italiani su Twitter ed ha consegnato il parlamentare leghista all’imperitura umiliazione virtuale.
La risposta di Monti a Calderoli è caratterizzata infatti dal sottile gusto dell’ironia che il neo-premier ha dimostrato di avere sin dai giorni dell’insediamento. La nota della Presidenza del Consiglio spiega per filo e per segno cosa è accaduto la notte di Capodanno, ripercorrendo avvenimenti e spese con minuziosa accortezza.
Il comunicato, dopo i ringraziamenti a Calderoli per aver dato possibilità di spiegare la propria posizione, si chiude con un sarcastico «il Presidente Monti evita accuratamente di utilizzare mezzi dello Stato se non per ragioni strettamente legate all’esercizio delle sue funzioni, quali gli incontri con rappresentanti istituzionali o con membri di governo stranieri».
La controrisposta di Calderoli? La richiesta di ulteriori indagini sul personale effettivamente impiegato in cucina o per la sicurezza, accompagnata però delle dimissioni e dalle scuse ufficiali ai cittadini, per comportamento disdicevole in un momento di crisi. Agli esponenti del PD che gli ricordano le feste di Berlusconi, Calderoli ribatte che l’ex premier le feste le ha fatte nelle sue residenze private e pagandole da solo, quindi «Berlusconi potrebbe dare lezioni di morale anche al presidente Monti».
Immediata la replica del web: l’hashtag #cotechinoelenticchie diventa il punto di riferimento per la feroce ironia degli internauti. Si va da Beppe Severgnini («Il prossimo #cotechinoelenticchie solo dopo aver macellato il Porcellum») al giornalista sportivo Guido Meda («Presto volentieri il mio cognome a Calderoli e gli regalo anche una R, poi li usi come meglio crede per la sua figura»), senza dimenticare le constatazioni (Albo afferma che «dopo questo comunicato stampa io consegno le chiavi dell’interwebz a Monti, il primo Presdelcons troll») e i consigli più espliciti (il fumettista Tito Faraci che invita Calderoli «all’autocombustione»).
Sarà un anno di lacrime e sangue, ma qualche risata i nostri politici riescono ancora a farcela fare.
Francesco Guarino