Corea del Sud in rosso. Nuovo taglio dei tassi aspettando il rialzo del greggio
Nuovo taglio dei tassi per contrastare il crollo economico. Il fattore chiave: il prezzo del petrolio (comequando.it)
Seul – L’economia della Corea del Sud sprofonda. La quarta economia dell’Asia ha segnato un minimo storico da sei anni nel quarto trimestre del 2014 segnando una stagnazione dello 0,4% nel periodo ottobre-dicembre rispetto al mese precedente laddove si era toccato lo 0,9%. A riferirlo Bbc news.
CROLLO DELLA SPESA – Secondo gli economisti, il fattore chiave per comprendere il crollo esponenziale del paese è nel calo dei finanziamenti alle infrastrutture e delle esportazioni. Gli investimenti sul comparto edile sono scemati del 9,2%, il peggior risultato che si aggiunge a un calo di gettito fiscale.
Lo studioso di economia Wai Ho Leong ha spiegato che la crescita annua del paese si è fermata ad un 3,3% nel 2014 contro le previsioni più ottimistiche della banca Barclays la quale si orientava su un 3,5%.
Leong ha continuato affermando che «la crescita rimarrà debole per tutto il primo trimestre del 2015 (per) poi salire nuovamente a partire dal secondo trimestre», ciò in ragione di un sperato e prevedibile aumento dei prezzi del petrolio, conseguenza di un aumento della domanda esterna globale.
MISURE DELLA BANCA CENTRALE – Per contrastare il crollo, la Bank of Korea pare già prossima a mettere in atto un piano di recupero tempestivo che includerebbe il taglio dei tassi di interesse per dare una sferzata all’economia in stagnazione. Non sarebbe la prima volta: la banca centrale, infatti, ha già ridotto il tasso, lavorandolo in tre fasi a partire dal maggio 2013 ovvero dall’inizio del ciclo di allentamento dell’economia. L’ultimo aggiustamento risale all’ottobre scorso, quando il tasso ha raggiunto il minimo storico del 2%.
Sempre in negativo le previsione della Bank of Korea sulla crescita per l’anno in corso: la banca centrale ha abbassato le aspettative passandole dall’iniziale 3,9% al 3,4%, in ragione di un prevedibile ulteriore calo dell’economia nazionale.
Chantal Cresta
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