
Coppia condannata al risarcimento per aver detto: “Frocio mi fai schifo”
Aggiunto da DavideLopez il 02/03/2012.
Tags della Galleria Cronaca italiana, Lifestyle
Tags: arcigay, Bagheria, frocio, giudice di pace, insulti ad un gay, legge anti omofobia, mi fai schifo, omofobia, omosessuale, paola concia, riscarcimento, sentenza, sentenza storica
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Palermo - I fatti risalgono a due anni fa, quando due coniugi insultarono per strada a Bagheria, vicino Palermo, un ragazzo, apostrofandolo con insulti come “frocio”, “mi fai schifo” e schiaffeggiandolo davanti ad alcune persone. La coppia era probabilmente convinta di farla franca, ma il giovane decise di non fare finta di nulla: sporse denuncia e si affidò ai legali di Arcigay.
Il processo, apertosi nel 2010 davanti al Giudice di Pace, che ha ammesso Arcigay quale parte civile, si è concluso con la condanna dei coniugi di Bagheria alla pena di euro 200 di multa l’una e 1.000 euro l’altro, oltre al pagamento delle spese processuali. Il giudice ha poi condannato gli imputati a risarcire i danni subiti dal ragazzo e dall’Arcigay pagando 500 euro.
Si tratta di una delle pochissime sentenze in Italia e dell’unica in Sicilia, in cui ad un’associazione per la difesa dei diritti degli omosessuali viene riconosciuto un risarcimento, una sentenza che Arcigay Palermo non esita a definire storica. Lo scorso anno, a Rimini, un giudice del tribunale aveva riconosciuto Arcigay come parte civile, in un processo con movente omofobo, condannando l’imputato a cinque anni e ad un risarcimento di 15 mila euro per violenza sessuale, furto e minacce ai danni di una persona omosessuale.
Soddisfatta Paola Concia, deputata del Pd, che però torna ad incalzare il governo: “La sentenza, che è comunque positiva e segnala che i giudici volenterosi si ingegnano, a volte, per trovare uno strumento per punire gli omofobi dimostra, ancora una volta, che c’è un buco legislativo. Come Pd e Idv abbiamo ripreso la discussione in commissione della proposta di estendere la legge Mancino ai reati di omofobia e transfobia: siamo chiamati, noi tutti, a prendere una decisione politica. I ministri Elsa Fornero e Paola Severino, ai quali ho già chiesto un incontro, si sveglino da questo torpore e ci aiutino a far approvare una legge che tuteli le persone omosessuali e transessuali”.
Davide Lopez