Coppa America 2011: Argentina – Bolivia 1-1, capolavoro Aguero

ARGENTINA – BOLIVIA 1-1: 3° st Rojas (B), 30° st Aguero (A)

Leionel Messi ha predicato nel deserto (calcio.fanpage.it)

LA PLATA – Inizio a sorpresa per la Coppa America 2011 in Argentina. I padroni di casa si fanno inchiodare sull’1-1 dalla modesta Bolivia e devono ingraziare il subentrato “Kun” Aguero per il pareggio, agguantato ad un quarto d’ora dalla fine nonostante il sostanziale dominio territoriale durato 90 minuti.

LA PARTITA – Il primo tempo è una sorta di bombardamento a senso unico: Lavezzi, Tevez, Messi e Cambiasso infiammano il pubblico e i guantoni di Arias. La pulce è un motorino irrefrenabile, ma parte troppo lontana dalla porta per poter finalizzare con lucidità. Il compito tocca a Lavezzi e Tevez, ma l’attaccante del Napoli predilige le vie laterali a quelle centrali. Nella ripresa la doccia gelata arriva dopo 3 minuti: su calcio d’angolo per la Bolivia, Rojas devia un innocuo pallone di tacco verso la porta, Banega tenta un avventato stop con la suola della scarpa e il pallone si infila in rete, nonostante il tentativo disperato di recupero di Romero.

L’Argentina si scuote e il resto della partita è un vero e proprio assedio, con la Bolivia arroccata per dieci undicesimi dietro la linea del pallone. Il parteggio arriva però solo al 30°: traversone dalla sinistra di Di Maria, assist di petto di Burdisso e gran girata al volo di Aguero, da poco entrato al posto di un Lavezzi fisicamente straripante ma carente in fase di finalizzazione. Nei quindici minuti finali è ancora il Kun a rischiare di smuovere il tabellino, poi poco altro.

MESSI TROPPO SOLO – Un pareggio che scontenta i tifosi argentini e che apre lo spazio a profonde riflessioni sull’impostazione in campo della Selección argentina: Messi e Lavezzi sono stati due motorini irrefrenabili per tutta la partita, ma entrambi hanno dovuto fronteggiare problemi di diverso tipo. Leo è stato spesso costretto ad andare a prendersi palla all’altezza del centrocampo, dovendo saltare sempre uno o due uomini prima di scaricare sugli attaccanti; il Pocho ha fatto terra bruciata sulla fascia, ma al momento di convergere verso la porta o di mettere in mezzo il cross ha toppato in più di una occasione. Tevez non riesce a reggere il ruolo del centravanti di peso, e comunque l’affiatamento tra le tre mezze punte argentine è ben lontano dal Villa-Messi-Pedro del Barcellona.

Ci sarà da riflettere per il ct Batista: stasera a chiudere il primo turno del girone A sarà Colombia – Costa Rica (ore 20.30 italiane). L’Argentina potrebbe già trovarsi a rincorrere.

Francesco Guarino

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