
Condannata per guida in stato di ebrezza, per l’Inps era cieca
Una donna di Bergamo è stata scoperta a guidare l'auto, ubriaca: eppure risultava essere cieca totale
Bergamo – Era cieca totale per lo Stato, ma è incappata in una condanna per guida in stato di ebrezza: è così passata dai problemi con la polizia stradale a quelli con la Guardia di finanza, che sta procedendo contro di lei per truffa aggravata ai danni dell’Inps. Arriva dalla Lombardia una nuova storia di falsi invalidi che stupisce per la spietatezza di questi truffatori.
SAURON – L’operazione della Guardia di finanza di Bergamo che ha condotto a questo arresto porta il nome del maia caduto di Tolkien: effettuata con numerose indagini incrociata, il caso della finta cieca alla guida – ubriaca – è stato uno dei risultati più brillanti, ottenuto proprio incrociando i database dell’Inps con quelli della polizia stradale.
L’INCIDENTE – La donna, infatti, era rimasta coinvolta in un incidente stradale, mentre era alla guida delle propria vettura; in seguito agli accertamenti di quel giorno, fu prima denunciata e ora condannata per il tasso alcolico del suo sangue, decisamente superiore a quanto consentito dalla legge. In questo modo il suo nominativo ha avviato un accertamento che ha consentito di scovare la truffa. Una situazione surreale per una (teorica) cieca totale.
PENSIONE INDEBITA – La donna è riuscita in questi anni a raggirare numerose commissioni sanitarie, strutture competenti a valutare i casi che fanno richiesta per i sostegni economici ai disabili. Prima la donna è riuscita a farsi dichiarare “non vedente parziale”, in seguito trasformata in “cecità totale”: dal 2008 in poi la donna ha percepito dallo stato oltre 60.000 euro, che adesso dovrà restituire.
LA CONFISCA EQUIVALENTE – Alla donna è stato già sequestrato preventivamente un immobile al termine del processo per guida in stato di ebrezza; l’immobile, intestato alla donna, rimarrà sotto sequestro fino a che il tribunale non avrà sancito la pena pecuniaria e lei avrà risarcito l’Inps.
La donna è stata denunciata per truffa aggravata e rischia ulteriori sequestri al termine del procedimento, in base a cosa deciderà il giudice, per rifondere le cifre indebitamente percepite.
INDAGINE AD AMPIO SPETTRO – Sauron si inserisce in realtà in una più ampia operazione delle Fiamme gialle che intende tutelare la spesa pubblica nazionale, recuperando le cifre spese indebitamente. La finta cieca è, quindi, l’ennesimo caso di sanità raggirata da cittadini italiani senza scrupoli, che lucrano su malattie e condizioni di disabilità inesistenti, sottraendo fondi importanti per chi davvero ne avrebe bisogno.
Andrea Bosio
@AndreaNickBosio