
Chiude in ‘Bellezza’ il Festival della Scienza: il 2014 sarà sul ‘Tempo’

Animatori scientifici in azione: il vero motore del Festival della Scienza di Genova (festivalscienza.it)a, di
Genova – L’undicesimo Festival della Scienza di Genova si è concluso ieri sera, prima con la conferenza stampa di Manuela Arata e Vittorio Bo, poi con la grande festa degli animatori: in mezzo, la conferenza su Paul Dirac, uno dei padri della meccanica quantistica, per un finale degno del decennale della più importante manifestazione europea dedicata alla divulgazione scientifica. Ora la mente è già rivolta al 2014, quando il Festival della Scienza parlerà di Tempo.
«Mai come quest’anno il Festival ha appassionato un pubblico che ci ha gratificato moltissimo – ha commentato Manuela Arata, presidente del Festival della Scienza, nella conferenza stampa conclusiva – questo è il riconoscimento del suo ruolo fondamentale nel territorio, della sua missione culturale e della cura verso le nuove generazioni».
Felice del successo anche Vittorio Bo, direttore del Festival, che ha spiegato come «Il Festival della Scienza si conferma un grande luogo di incontro e dialogo, aperto a tutti che sa interpretare le esigenze dei giovani, degli insegnanti, delle imprese e delle istituzioni».
È stato il Festival della Scienza dei luoghi nuovi, quello del 2013, più ancora della passata edizione. Villa Rossi a Sestri Ponente, il teatro Carlo Felice, palazzo San Giorgio sono stati nuovi palcoscenici di questa edizione, nella quale il Festival della Scienza ha ancora una volta stupito genovesi e turisti.
I numeri sono stati positivi; 200mila visite, in calo rispetto all’anno scorso ma con la valida motivazione di un giorno in meno di Festival e con la scarsa collaborazione delle condizioni meteorologiche, considerando che lungo tutti i dodici giorni pioggia e freddo hanno stretto il capoluogo ligure. Gli animatori, invece, sono stati 483 e a loro deve essere accreditata una buona parte del successo del Festival della Scienza: giovani – e meno giovani – universitari e laureati, alcuni ricercatori, tutti si sono mossi per appassionare alla scienza un pubblico vasto ed eterogeneo.
L’importanza della divulgazione, dopotutto, è esattamente questa: raccontare storie di scienza che tutti possano capire e nelle quali ciascuno si senta un po’ protagonista, almeno per un’ora. Una lezione che il Festival della Scienza ha egregiamente appreso.
L’edizione 2014 del Festival della Scienza si svolgerà sempre a Genova dal 24 ottobre al 2 novembre: la parola chiave della nuova edizione sarà Tempo, con la quale gli scienziati ci porteranno alla scoperta di questa quarta dimensione nelle sue molteplici incarnazioni multidisciplinari.
Andrea Bosio
@AndreaNickBosio
Foto di Festivalscienza.it