Chi è Alice Munro, Premio Nobel per la letteratura 2013

Alice Munro, Premio Nobel per la letteratura 2013 (www.politiken.dk)

Alice Munro, Premio Nobel per la letteratura 2013 (www.politiken.dk)

Alice Munro è nata nel 1931 a Wingham, cittadina rurale dell’Ontario, in Canada, da una famiglia di allevatori e agricoltori. Ha cominciato a scrivere da adolescente e ha pubblicato il suo primo racconto a 19 anni, The dimensions of a shadow (Le dimensioni di un’ombra). Proprio in quel periodo era studentessa presso la University of Western Ontario, presso cui frequentava la facoltà di Lingua Inglese e dove studiò dal 1949 al 1951,  per poi sposare James Munro e trasferirsi a Vancouver. Negli anni Cinquanta i Munro ebbero tre figlie e nel 1963 si trasferirono a Victoria dove aprirono la libreria Munro’s Books.

La sua prima raccolta di storie venne pubblicata nel 1968 col titolo Dance of the happy shades (La danza delle ombre felici) e ottenne un grandissimo successo di critiche e di pubblico in Canada, che le permise di vincere quello stesso anno il Governor General’s Award. A questa prima raccolta ne seguì una seconda nel 1971, Lives of girls and women (Vita di ragazze e di donne) che venne pubblicata come se fosse un romanzo perché le novelle erano tra loro interconnesse. Numerosi studi critici hanno riconosciuto nella penna della Munro una grande abilità nell’esplorare le relazioni umane nella vita di tutti i giorni.  I protagonisti dei suoi racconti, infatti, ci appaiono davanti come se avessimo urtato loro al centro commerciale o dal parrucchiere o durante un casuale incontro per strada. Le esperienze di queste persone ordinarie, attraverso la sapiente maestria della Munro per il realismo psicologico, ci rivelano significati più profondi, ricchi di densità morale. Anche se non direttamente autobiografiche, le storie delle raccolte dell’autrice riflettono senz’altro esperienze di vita personali, lotte interiori intessute di cultura provinciale e rivalità tra donne che, in un periodo storico ricco di stravolgimenti politici ed economici come gli anni Sessanta con la loro rivoluzione sociale, rendono le persone nostalgiche per le certezze perdute e bisognose di nuove e più stabili verità.

Nel 1972 Alice divorzia da James Munro: contemporaneamente inizia una lunga relazione con il «New Yorker Magazine», sul quale pubblica le sue

Premio Nobel 2013 (www.sites.duke.edu)

Premio Nobel 2013 (www.sites.duke.edu)

storie, ampliando notevolmente il pubblico dei lettori in tutto il Nord America e oltre. Ma non abbastanza: infatti, nonostante abbia vinto numerosissimi premi durante la sua carriera, la Munro non è riuscita ad ottenere un successo di pubblico a livello mondiale. Eppure, in un saggio su di lei, Jonathan Franzen afferma:

«Ciò che rende evidente e straordinaria la crescita artistica di Alice Munro è la familiarità del suo materiale. Guardate cosa riesce a fare con la sua piccola storia: più ci ritorna sopra, e più cose scopre. Munro non è una giocatrice di golf pratica, sul campo. È una ginnasta con un semplice body nero, sola sul pavimento nudo, che surclassa tutti i romanzieri con il loro armamentario di costumi sgargianti, fruste, elefanti e tigri».

Anche in Italia Alice Munro è arrivata tardi, soltanto nel 1989. E in particolare dal 2001, per la casa editrice Einaudi, sono stati pubblicati: Il sogno di mia madre (2001), Nemico, amico, amante (2001), In fuga (2004), Il percorso dell’amore (2005), La vista da Castle Rock (2007 e 2009), Segreti svelati (2008), Le lune di Giove (2008), Troppa felicità (2011) e Chi ti credi di essere? (2012).

Oggi, però, Alice Munro è stata consacrata come una tra i più grandi autori viventi di narrativa breve: l’Accademia Reale di Svezia ha conferito il Premio Nobel per la Letteratura 2013 proprio a lei. L’autrice ottantaduenne è stata selezionata tra circa duecento candidati che all’inizio di quest’anno erano stati proposti all’Accademia e al Comitato per il Nobel dalle più autorevoli istituzioni mondiali inserite nel campo letterario. La cerimonia di premiazione avverrà il prossimo 10 dicembre, come ogni anno nel giorno dell’anniversario della morte del fondatore Alfred Bernhard Nobel. Tra l’altro, non essendo riusciti ad avvertirla personalmente perché al momento della proclamazione in Canada erano le 4 di notte, i giurati dell’Accademia hanno dovuto lasciarle un messaggio in segreteria. Quando, poi, Alice Munro ha ascoltato il messaggio, ha commentato semplicemente: «Mi ero dimenticata di questa cosa, ma è meraviglioso». Nella motivazione che ha portato l’Accademia di Svezia e il Comitato per il Nobel a conferire alla scrittrice canadese il prestigioso riconoscimento si legge: «maestra del racconto contemporaneo». Alla Munro verrà corrisposto anche un premio in denaro pari a circa 900 mila euro.

Il Nobel per la letteratura è arrivato in un momento particolare per l’autrice: lo scorso luglio, infatti, aveva annunciato in un’intervista al «New York Times» che dopo Dear Life, la sua quattordicesima raccolta di racconti, non avrebbe più scritto. Alice Munro è la tredicesima donna a vincere il premio Nobel per la Letteratura, assegnato per la prima volta nel 1901.

Mariangela Campo

Foto: www.telegraph.co.uk; www.sites.duke.edu; www.politiken.dk

 

 

 

 

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