Checco l’ammazza vampiri

In programma da pochi giorni nelle sale cinematografiche, il film che ha per protagonista il comico di Zelig Checco Zalone ha surclassato negli incassi “New Moon”

di Adriano Ferrarato

Locandina Cado dalle nubiChecco (Checco Zalone) è un giovane trentenne con il sogno di diventare cantante. Nato e cresciuto nella pugliese Polignano a  Mare, città dove è nato anche Domenico Modugno, coltiva la sua passione dedicando le sue canzoni alla ragazza Angela, che però decide di lasciarlo. Deciso a dimenticarla, Checco abbandona la sua famiglia e il suo paese per andare a Milano a sfidare la sorte. Lì sarà ospitato dal cugino omosessuale Alfredo (Dino Abbrescia) e il suo compagno Manolo (Fabio Troiano), si innamorerà  della bellissima Marika (Giulia Michelini) e affrontando pregiudizi culturali di ogni tipo, avrà la grande occasione di dimostrare il suo talento canoro.

Con “Cado dalle nubiChecco Zalone, al secolo Luca Medici, esordisce in sala con una commedia che in pochi giorni ha surclassato il suo più diretto avversario “New Moon”, il secondo film della saga vampiresca di “Twilight”. Ancora una volta un comico di Zelig passa dal palcoscenico televisivo a quello più ambizioso della cinematografia, come avevano già fatto in passato attori come Claudio Bisio (“Manuale d’amore 2”) e la straordinaria coppia di Ficarra e Picone (“Il 7 e l’8” e “La Matassa”). Con risultati sempre strabilianti.

E’ una storia divertente e a tratti davvero spassosa che parla di pregiudizi culturali e del divario tra il Nord d’Italia dei “Polentoni” e il Sud dei “Terroni”, visto in maniera politico-umoristica (ci sono ovvi riferimenti al partito della Lega Nord) e sentimentale.

Giulia Michelini

Giulia Michelini

Giulia Michelini interpreta la studentessa perfettamente disciplinata e infatuata di un suo docente che però, al di fuori delle regole sociali e professionali, date dall’università, dalla famiglia (soprattutto nella figura del padre, interpretato da Ivano Marescotti, convinto sostenitore della “razza” milanese e stereotipamente votato al lavoro) e dalla parrocchia dove svolge attività di volontariato -e dove il personaggio di Checco mostrerà queste contraddizioni sbeffeggiando il parroco e dando lezioni di chitarra a giovani disadattati- mostra in realtà il doppio volto di una ragazza instabile che cerca di evadere da queste norme. E lo farà trovando nel suo amico “ignorante” tutto quello che ha sempre veramente desiderato.

Al di fuori degli schemi convenzionali anche la riuscitissima coppia omosessuale interpretata da Dino Abbrescia e Fabio Troiano, che mostrano nello schermo con caratteri sinceri, vivaci e mai trascendenti nel volgare l’aspetto della difficoltà della convivenza e dell’amore tra due uomini.

Fabio Troiano e Dino Abbrescia

Fabio Troiano e Dino Abbrescia

Un discorso a parte merita anche la considerazione che il film fa del mondo dello spettacolo. Citando trasmissioni come  “X-Factor”, la pellicola mostra una verità di fondo. Se televisivamente si pensa di questi programmi come la selezione del migliore tra i cantanti e i talenti possibili, ci si sbaglia di grosso. E’sempre la logica del mercato a dominare, a discapito della qualità, della bellezza e della preparazione culturale di un concorrente. Risulterà fin troppo chiaro la preferenza per una musica “mediocreche però ha successo.

Il film di Zalone è davvero irriverente, comico e senza peli sulla lingua. Il suo personaggio è ignorante, sgrammaticato, rozzo, ma è anche orgoglioso e non le manda certo a dire. E’ una denuncia ai pregiudizi e alla finzione scenica di un paese dove si è tutti uguali e dove tutti dovrebbero avere uguali possibilità. Dove ognuno armato di buona volontà e passione, ha la grande chance di cambiare in meglio la propria vita.

Checco Zalone 1Ed è anche l’affermazione di uno spirito allegro e libero di fronte alla realtà quotidiana che affligge e assegna ruoli e cose alle persone in base quello che si fa e non a quello che si è. Contro il classismo nudo e crudo. Ed è anche, sotto un certo punto di vista, una bellissima cartolina per una terra, la Puglia, dal mare splendido e incontaminato. Citando Carlo Verdone, questo film può sicuramente essere definito “troppo forte”. Da non perdere.

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Una risposta a Checco l’ammazza vampiri

  1. avatar
    graziana 05/12/2009 a 19:36

    sei un mito checco,sono di bari

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