Caso Ruby Berlusconi assolto con tanti (troppi) se

Berlusconi assolto al processo Ruby (www.formiche.net)

Berlusconi assolto al processo Ruby (www.formiche.net)

Berlusconi è stato definitivamente assolto al processo Ruby. Siamo in terza serata – intorno alla mezzanotte – quando la Cassazione, dopo 10 ore di camera di consiglio, ha rigettato il ricorso del Procuratore generale Piero De Petris che chiedeva l’annullamento dell’assoluzione in appello dell’ex cavaliere al processo che l’aveva condannato in primo grado a due reati gravissimi come concussione per costrizione e prostituzione minorile. La suprema corte invece ha convalidato l’innocenza di Berlusconi cancellando ogni addebito all’ex premier. In sintesi ha vinto la tesi della difesa, secondo la quale «La sentenza di assoluzione ammette che ad Arcore si sono svolte cene e prostituzione a pagamento – cosa che la difesa non contesta – ma nella sentenza non si trova la prova di alcuna minaccia implicita o esplicita rivolta a Ostuni», cioè il capo di gabinetto che Berlusconi chiamò per chiedere l’affidamento di Ruby alla consigliera regionale Nicole Minetti. Dunque assoluzione, chiusura del fascicolo e tutti vanno a dormire tranquilli. E tuttavia bisognerebbe mettere alcuni asterischi su questa vicenda.

DIRITTO IN PRIMIS – Termina dunque il non-processo per eccellenza dell’ultima storia italiana: anni di paginate su giornali e urla sguaiate nei talk show dentro i quali è piaciuto a tutti – media sopratutto- guardare morbosamente dentro le segrete stanze di Berlusconi per poi scriverci “Cento-cinquanta sfumature  di Arcore”, montare girotondi viola, processioni femministe (pagate da chi?) e dibattiti etico-esistenziali. Tutto sacrosanto nel nostro paese salvo poi ammutolirsi in modo imbarazzante quando il diritto (che immensa parola, andrebbe studiata e meditata) stabilisce il non senso giuridico di tutta questa storia. Parliamo – e insistiamo – sul piano squisitamente giuridico che ha cestinato la montagna di ipertesto su una vicenda dai piani realmente distinti.

Verissimo infatti che un presidente del Consiglio viveva una profonda dicotomia fra il diurno e il notturno, troppo interessato ai vezzi serali rispetto agli impegni politici e del resto la storia ha dimostrato implacabilmente questa disfunzione. Su questo diurno Berlusconi avrebbe dovuto rispondere al paese cioè sul bilancio estremamente negativo della sua azione di governo quando non vi è traccia del suo premierato, nessun sigillo di riforme strutturali pur avendo avuto – anni fa – una maggioranza gigantesca di centrodestra che avrebbe potuto rivoltare l’italia in senso liberale sopratutto in campo economico. L’insopprimibile distrazione serale – ad ogni modo – si è prestata al gioco giustizialista senza tener conto del diritto che – alla fine e dopo anni drammatici – vince su ogni pretesto. E se politicamente la parabola berlusconiana porta con sè errori supremi in punta di codice l’ex premier è innocente per quanto travagliati sono adesso i notturni dei suoi avversari. Non vi era concussione per costrizione – reato che appunto consente milioni di euro per intercettarlo – per il semplice fatto che il concusso non c’è; nessuna prostituzione minorile perché – lo dicono le non prove contrarie – Berlusconi non sapeva dell’età della Ruby.

Le ragazze olgettine indagate al Ruby ter

Le ragazze olgettine indagate al Ruby ter

REAZIONI – La Decisione della Cassazione smonta il teorema accusatorio e le reazioni non si sono fatte attendere: la notizia dell’assoluzione dell’ex capo di governo ricompatta anche il partito dopo le divisioni e gli scontri delle ultime ore: «E’ un’ottima notizia che risarcisce però solo in minima parte tutto quello che ha subito Berlusconi» –  è il commento di Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia che a questo punto auspica che possa esserci «una riforma della giustizia che metta al sicuro l’equilibrio della democrazia nel nostro paese».  Inevitabile la montagna di tweet dove #Ruby è trending topic da diverse ore: in questi minuti il Mattinale di Brunetta tuoneggia legittimamente contro la Boccassini, che avocò inspiegabilmente  il dossier Ruby strappandolo – va detto – al collega Robledo responsabile della sezione Pubblica Amministrazione ma questo è un ulteriore tassello di questa vicenda.

Si parla di riabilitazione politica per Berlusconi, ma la strada è in salita per molti motivi proprio per non ri-complicare le questioni: il centrodestra è lacerato per l’assenza di un progetto credibile attuale che sia alternativo a Renzi e sia strategico in questa fase riformista di cui il paese ha bisogno. Vedremo se Forza Italia sarà in grado di uscire da questa lunga notte dei pensieri e dei progetti che non è per niente elegante e inebriante, sta sotto il 15% dei consensi e non rende sereni i moderati italiani di centrodestra. Diciamo che siamo passati dalle cene sfarzose al digiuno delle famiglie sempre più povere. Urge una cassazione (progettuale) di questo centrodestra.

Giuseppe Trapani

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