
Carcere per chi trascura il proprio cane
Se il cane è trascurato, mangia e beve poco, mettendo a rischio la sensibilità psico-fisica dell’animale, si rischia una condanna penale. Lo ha stabilito il tribunale di Trento che ha condannato un professionista della città ad un mese di reclusione (pena sospesa) e al risarcimento della parte civili (tre vicini disturbati dal continuo abbaiare della bestiolina) per aver lasciato il suo pastore tedesco spesso su un piccolo terrazzo senza acqua e senza cibo.
Sono stati i vicini, preoccupati per lo stato di salute dell’animale, a sollevare la questione e a denunciare il fatto alla polizia locale. Il padrone del cane si è difeso dalle accuse sostenendo di non aver mai fatto del male al proprio cane né di averlo lasciato senza cibo e acqua e che la denuncia sia frutto di dissapori con i vicini. Ma il giudice non ha creduto alla sua versione condannandolo e stabilendo che la nozione di abbandono è da intendersi anche come “indifferenza, trascuratezza, disinteresse o inerzia”.
In un mondo perfetto ogni #cane avrebbe una casa e ogni casa avrebbe un cane. Gli #animali sono la nostra famiglia! pic.twitter.com/DnAUORo2wo
— Animal Amnesty (@AnimalAmnesty) 8 Maggio 2015
Il tribunale non ha solo appurato l’esistenza del reato di disturbo per cui era scattata la querela, ma ha ritenuto che la condotta dei padroni del pastore tedesco integrasse anche il reato di abbandono di animali, previsto all’articolo 727 del codice penale. Un reato doloso perché, nonostante i numerosi richiami a prendersi cura dell’animale, la condotta è stata comunque negligente.
Il codice punisce chiunque detenga animali in condizioni incompatibili con la loro natura, provocando loro gravi sofferenze, con l’arresto fino ad un anno o con una ammenda che va da mille a 10mila euro.
Redazione
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