Campiomatto: Roma fa la stupida per una sera

35a giornata: il 2-1 della Sampdoria all’Olimpico ribalta la prospettiva scudetto. L’Inter torna avanti di due punti, domenica big match contro la Lazio. Ancora tutto da decidere per la Champions, quasi completo il quadro salvezza. Maxi Lopez gol capolavoro, Raiola sta già rovinando Balotelli

di Francesco Guarino

La delusione di Francesco Totti

Campiomatto. Non c’è altro modo per definire l’annata calcistica 2009/2010. Campiomatto perché la Roma crolla in casa, dopo essere stata in vantaggio nel primo tempo ed aver esultato sabato davanti alla tv, quando l’Inter era sotto di un gol con l’Atalanta. Campiomatto perché  solo un pazzo, anzi il Pazzo, poteva fare due gol alla Roma all’Olimpico ed esultare sotto la Nord, patria della metà biancoazzurra della capitale. Campiomatto perché la Roma, scivolata a -2 dall’Inter, se vuole sperare ancora nello scudetto non ha alternative: domenica sera dovrà proprio tifare Lazio.

ECCESSO DI SICUREZZA – Sembrava tutto troppo facile: quattordici minuti e Totti gira in rete un assist di Vucinic. Altri cinque minuti e Storari deve aiutarsi col palo per respingere un gran tiro del capitano giallorosso, seicento secondi ancora e l’estremo difensore doriano fa il miracolo su Menez. La Sampdoria in trasferta ha ottenuto solo 18 punti (contro i 39 conquistati in casa) e nel primo tempo si capisce il perché. Forse lo capisce anche la Roma e si adagia sugli allori: al 7’ della ripresa Pazzini, in piena libertà, schiaccia in rete il perfetto assist di Cassano. L’Olimpico ammutolisce, Appio Claudio Ranieri si alza dalla panchina e mette in campo l’artiglieria pesante: fuori Cassetti e Perrotta, dentro Taddei e Toni, ma il forcing giallorosso produce poca roba. Al 40’ la doccia gelata: Riise si reincarna in un fiordo norvegese, Pazzini lo sbertuccia e mette in rete il 2-1 che annega nelle lacrime gli occhi dei romanisti. L’Inter resta avanti di due punti, lì dove si era issata sabato pomeriggio dopo la vittoria con brivido sull’Atalanta (3-1, ma dopo 5 minuti orobici avanti con Tiribocchi). Tre giornate alla fine e l’ultimo vero ostacolo per le due contendenti sarà il prossimo weekend: la Roma farà visita al Parma, che gioca per le ultime aspirazioni europee, mentre l’Inter tornerà all’Olimpico ad affrontare la Lazio a caccia di punti salvezza. L’esito del match neroazzurro dipenderà in gran parte dal morale delle truppe di Massimo Decimo Mourinho dopo il ritorno di Champions col Barcellona. La Roma, dopo aver fatto la stupida per una sera, ora può fare solo due cose: vincere e tifare Lazio. Se solo potesse, adesso Totti se li mangerebbe i pollici.

CHAMPIONS, IL MILAN RISCHIA – Fino a qualche giornata fa, il terzo posto del Milan veniva dato per scontato. Adesso non più. Sampdoria (60 punti) e Palermo (58) viaggiano a velocità doppia rispetto ai rossoneri, che proprio alla Favorita si sono fatti impallinare per 3-1 dai rosanero. Otto assenti e tre squalificati non bastano a giustificare le gambe molli dei milanisti, fermi a quota 64 da due giornate e che, nelle ultime tre partite, affronteranno Fiorentina, Genoa e Juventus. Impossibile per il Milan attuale fare bottino pieno. La matematica tiene ancora dentro la lotta Champions la Juventus (54 punti), che stende il Bari per 3-0 e ritrova Iaquinta, autore di una doppietta dopo sette mesi dalla sua ultima rete. «I miei gol sono anche per Lippi» tuona il centravanti calabrese nel dopopartita. È proprio quello il problema: nel travagliato cammino azzurro verso il SudAfrica, ci sarebbe bisogno di un po’ di fantasia in più (il super-Miccoli di quest’anno?) e di un centroboa in meno (Gilardino e Borriello/Pazzini sembrano già sufficienti). Ma il numero 9 juventino è un pupillo del ct. Ahinoi.

Iaquinta torna al gol dopo 7 mesi

VACANZE ANTICIPATE A METÁ CLASSIFICA. ARRIVEDERCI LIVORNO – Pareggio casalingo col Cagliari per il Napoli, che con una vittoria sarebbe rimasto agganciato al treno Champions. Al San Paolo, invece, finisce con un pari ad occhiali. Occhiali di quelli orripilanti alla Elton John, per intenderci, data la bruttezza della partita. Il Genoa mantiene i propositi di vacanza lunga, da noi già auspicati la settimana scorsa, e si fa rimontare in casa dalla Lazio (1-2), che incamera tre punti preziosissimi, se non decisivi, in chiave salvezza. Altrettanto dicasi per il Parma – che regala la vittoria al Bologna dopo essere stato in vantaggio – e per la Fiorentina, che impacchetta la salvezza al Chievo e gliela porge al Franchi, facendosi battere per 2-0. Quasi condannato il Siena (4-1 a Udine, Di Natale 25esima segnatura stagionale), titoli di coda per il Livorno: non basta il 3-1 al Catania per restare in serie A. Amaro Lucarelli, in rottura definitiva con il presidente Spinelli: «Sarei rimasto anche in serie B, ma qui per me è finita».

PROMOSSI E BOCCIATI – Avevamo rimandato l’alunno Maxi Lopez per il fondamentale rigore fallito la settimana scorsa: questo weekend il suo Catania è stato sbeffeggiato dalla neoretrocessa Livorno, ma la rovesciata stratosferica con cui l’argentino realizza il gol della bandiera, gli vale la revoca della sospensione del giudizio: chapeau. Promozione esterofila (ma non tanto) per Carlo Ancelotti: il suo Chelsea vince 7-0 con lo Stoke City e domenica si gioca la Premiership in casa di quel Liverpool che evoca ricordi agrodolci. La campagna d’Inghilterra di sor Carletto è giunta alla battaglia cruciale: in bocca al lupo. Tiratina d’orecchie per Cossu, che riesce a farsi espellere in cinque giri di lancetta dei secondi. Dopo Amauri (dicono giochi ancora nella Juventus, ma da quando ha preso il passaporto italiano nessuno lo ha visto più in campo) l’aria della Nazionale fa un’altra vittima. Bocciatura, infine, per Mino Raiola: anche qui eravamo stati facili profeti, ma il procuratore più pagato e più odiato del panorama calcistico italiano sta distruggendo in poche settimane tutto il lavoro che Josè Mourinho era riuscito a fare su Mario Balotelli. La sua ultima dichiarazione? «Mourinho dice che Balotelli non è educato? Nessuno gli ha chiesto di educarlo, lui lo deve allenare».  Parole degne di un professionista, che permette al proprio assistito 19enne di scorrazzare sgasando su una Audi R8, per poi pascolare in campo contro il Barcellona e seminare maglie come fossero concime. Per SuperMario si prevede un’estate su tutte le prime pagine dei giornali: molto come testimonial, poco come atleta. Proprio quello di cui aveva bisogno.

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2 Risponde a Campiomatto: Roma fa la stupida per una sera

  1. avatar
    Pietro Paciello 26/04/2010 a 21:52

    Complimenti Francesco, gran bell’articolo!

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  2. avatar
    Francesco Guarino 27/04/2010 a 14:06

    Grazie Pietro… ci sarà ancora da divertirsi con questo campionato! ;-)

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