
Calcioscommesse: nuova inchiesta a Napoli
Napoli – La procura partenopea apre nuova inchiesta per frode sportiva, nell’ambito di quella cremonese sul calcio scommesse. L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Gianni Melillo, è affidata allo stesso pool di magistrati che si occupano da più di un anno di ”reati da stadio”: Antonello Ardituro, della Dda, Danilo De Simone, Vincenzo Ranieri e Paolo Sirleo. Pare, che i magistrati – i quali hanno gia’ avuto contatti telefonici con i colleghi della procura di Cremona – siano anche intenzionati ad avanzare la richiesta per la consegna atti d’ufficio ai colleghi lombardi.
Partite anomale – Ci sono dieci partite del campionato di calcio di serie A, relative alla stagione appena conclusa, su cui si sono verificate scommesse “anomale”. A sostenerlo sarebbero alcune fonti vicine al bookmaker austriaco Skysport365, il quale – a breve – dovrebbe consegnare la lista delle anomalie ai magistrati di Cremona. Secondo le prime ricostruzioni, sarebbero state registrate puntate molto elevate, tanto da costringere il bookmaker a sospendere le giocate. Poi, il capitale giocato si sarebbe riversato sui siti asiatici costringendo anche questi a fermare le puntate. Le 5 squadre - Il medico odontoiatra Marco Pirani, coinvolto nella vicenda del calcioscommesse, ha affermato, davanti al Gip, che le squadre di serie A implicate nel gioco delle partite truccate, potrebbero essere 5: Roma, Fiorentina, Genoa, Lecce e Cagliari. Gli ambienti giudiziari, però, affermano che Pirani non può essere sicuro delle proprie dichiarazioni poiché le notizie a sua disposizione non sono di prima mano. Dunque, si tratta di poco più che “sentito dire”, privi di dettagli circostanziati. Rischio reputazione - <<Va fatta una riflessione ampia e di carattere generale. Anche se per ora non ci sono vicende specifiche che riguardano la serie A, il mondo del calcio è danneggiato da rischi reputazionali di questo genere: si scommettono sul calcio cifre molto importanti su di noi senza che a noi venga un centesimo da queste attività>>. Così, il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta ha commentato i nuovi risvolti sul caso “scommesse”. <<Io credo – ha aggiunto Beretta – che si debbano trovare risorse e motivazioni per rafforzare tutti i controlli e i meccanismi preventivi e a questo proposito ho sentito anche questa mattina il ministero dell’Interno che sta partendo con una iniziativa molto radicata e che ritengo molto efficace. Col presidente Abete e con la federazione invece condividiamo l’idea di un inasprimento di sanzioni dirette anche a colpire chi non denuncia vicende delle quali è venuto a conoscenza>>.
Secondo il presidente del Coni, Gianni Petrucci, tutto il nodo della questione si accentra intorno al troppo denaro che circola nel mondo del pallone <<Chiedo a noi sport italiano e a noi mondo del calcio di smettere di parlare solo di soldi. E’ questo il problema, e lo scandalo che ci troviamo di fronte è legato ad un’attività criminosa, alla malavita>>. <<Sono naturalmente preoccupato – ha aggiunto Petrucci – oggi é un tirare al bersaglio, ma bisogna credere anche a chi dice che in questa vicenda non c’entra nulla>>. Inoltre, Petrucci ha fatto sapere detto di aver firmato una lettera indirizzata a tutti i ministri coinvolti (Economia, Interno e Giustizia) per attivare quella task force a tutela del mondo del pallone <<E’ una nostra richiesta. Il fenomeno calcio è troppo importante per il nostro Paese”.
Chantal Cresta