
Calcioscommesse: Archiviate le partite riguardanti il Napoli
Prosegue senza sosta l’indagine che ha fatto precipitare il mondo del calcio in una nuova bufera. E se fino alla giornata di ieri sembrava che l’inchiesta fosse destinata ad allargarsi a macchia d’olio, arrivano ora le prime archiviazioni. La Figc fa infatti sapere di aver archiviato i procedimenti relativi a nove partite disputate nella stagione sportiva 2009-2010.
Ed è innanzitutto il Napoli a tirare un sospiro di sollievo: 3 dei match ritenuti regolari sono proprio quelli di serie A che vedevano coinvolta la squadra partenopea. Attraverso una nota, la procura spiega le ragioni dell’archiviazione: “Dalle indagini penali trasmesse e da quelle disciplinari effettuate, non sono emerse condotte di rilievo disciplinare“.
Nel frattempo, tuttavia, Giancarlo Abete fa sapere che è al vaglio un inasprimento di pene e sanzioni per eventuali violazioni della giustizia sportiva. Il Consiglio federale della Figc vuole insomma correre ai ripari per cercare di tutelare, entro i limiti del possibile, l’immagine di uno sport già messo a dura prova da “calciopoli”. L’idea di Abete è quella di introdurre l’obbligo di denuncia: il mancato adempimento porterebbe portare a squalifiche di un minimo di 3 mesi.
Del resto, secondo le ultime indiscrezioni, chiave della vicenda sarebbero un paio di intermediari dall’identità ancora sconosciuta: questi 2 “Mister X” avrebbero infatti avuto il ruolo cruciale di fare da tramite tra scommettitori e giocatori compiacenti. Le intercettazioni aiutano ma gli inquirenti vorrebbero appunto spingere sugli indagati ormai più compromessi per arrivare a nomi e cognomi.
E, in tutto questo, a rimetterci maggiormente sono i tifosi, in pena per le sorti delle loro squadre del cuore. Ma gli ultrà dell’Atalanta non ci stanno e, nella tarda giornata di ieri, hanno deciso di attraversare le vie della città di Bergamo mettendo in scena una protesta tanto pacifica quanto sentita. Allo stato attuale delle cose, però, la posizione della squadra bergamasca pare ancora fortemente compromessa.
Redazione
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