Calciomercato: Thiago Silva sogno delle big europee. Milan al bivio

Thiago Silva (calcioblog.it)

Dopo una stagione che ha visto in poche settimane infrangersi i sogni di Champions League, campionato e coppa Italia, il Milan deve ora fare i conti con una sessione di calciomercato che segnerà, in una direzione o nell’altra, i prossimi anni della società di via Turati.

Nesta, Inzaghi, Gattuso, Zambrotta: addii di peso non solo tattico, ma anche psicologico, in quanto ad abbandonare gli spogliatoi di Milanello sono stati uomini di carattere e presenza fondamentale all’interno delle dinamiche extra-terreno di gioco. Allegri e Galliani sono alla disperata ricerca di un nuovo nucleo sulle spalle del quale costruire il Milan del futuro, ma le difficoltà sono oggettive, se si pensa che il capitano Ambrosini spegnerà il prossimo anno le 36 candeline e che, soprattutto, l’uomo immagine della rinascita rossonera, Thiago Silva, è nel mirino di tutte le maggiori società europee.

Il difensore brasiliano, cresciuto accanto a Nesta e diventato in breve tempo uno dei più forti centrali al mondo, è stato puntato da Barcellona, Real Madrid e Manchester City. Società con grandi ambizioni ed altrettanto massicce disponibilità economiche: un binomio che nessuna società italiana può probabilmente vantare al momento.

Galliani ha dichiarato di voler fare di tutto per resistere agli assedi e trattenere il difensore a Milano, ma non è detto che ci riuscirà. Più importante, però, è capire che direzione vorrà prendere il mercato del Milan. Privata di elementi storici, la metà rossonera di Milano potrà imboccare due direzioni: o quella dell‘investimento massiccio sul mercato per rimpinguare la rosa con elementi di valore acclarato (e ciò comporterebbe un grosso sforzo della dirigenza, o la cessione di pezzi da novanta), o quella – difficile ma probabilmente più lungimirante – dell‘inserimento in squadra di giovani di valore da far crescere accanto agli ultimi elementi di esperienza rimasti.

Difficile che la seconda ipotesi venga messa in atto, soprattutto considerando la differenza di ambizioni che la prima e la seconda scelta presentano – ed Ibrahimovic è stato già chiaro: se non dovesse rritenere la squadra all’altezza lui e Raiola ci metterebbero poco a prendere il volo. Ma quanto sarebbe bello ed importante per il calcio italiano iniziare a parlare non solo del progetto Arsenal, non solo della cantera del Barcellona, ma anche della primavera del Milan?

Francesco Guarino

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