Calcio: incidenti durante il match Senegal – Costa d’Avorio
DAKAR – Non comincia nel migliore dei modi il periodo di qualificazioni per l’edizione 2013 della Coppa d’Africa. Il match tra Senegal e Costa d’Avorio, infatti, in corso allo stadio Léopold Sédar Senghor di Dakar, è stato prima interrotto e poi sospeso definitivamente a causa di violenti incidenti scoppiati sugli spalti a circa un quarto d’ora dalla fine.
Dopo un primo tempo chiuso sul punteggio di 0 – 0, al ventottesimo minuto del secondo tempo, immediatamente dopo il secondo rigore calciato da Didier Drogba, ha avuto luogo un tentativo di invasione di campo prima di dare sfogo ad un enormemente consistente lancio di oggetti in campo.
La polizia, in tenuta antisommossa, ha dunque scortato entrambe le squadre fuori dallo stadio, mentre il lancio di oggetti in campo proseguiva e sugli spalti esplodevano petardi. I poliziotti hanno risposto con dei lacrimogeni per disperdere definitivamente la folla. Il ministro El Hadji Malick Gackou è stato colpito alla testa da una pietra e subito portato in ospedale pur non avendo fatto riscontrare gravi ferite.
Un funzionario della Federcalcio senegalese ha spiegato che, inizialmente, l’arbitro aveva fatto radunare entrambe le squadre nel cerchio di centrocampo nell’attesa che le follie sugli spalti si placassero, salvo poi dover vedere la situazione degenerare e, quindi, sospendere definitivamente il match. In seguito alle migliaia di persone inferocite, i circa 300 tifosi ivoriani sono stati fatti radunare in campo per la loro incolumità per poi essere scortati fuori dallo stadio.
Si hanno notizie di una decina di feriti lievi ma non si tratta di certezze ufficiali. Quello che, invece, è certo è che a soffrirne, ancora una volta, l’ennesima, è il calcio in qualità di semplice sport. Inevitabilmente verranno applicate, in seguito a questa vicenda, le rispettive sanzioni disciplinari da parte della Confederazione africana.
(Foto: leggo.it / gazzetta.it)
Stefano Gallone
