Brescia, vestiva all’occidentale: indiano ha dato fuoco alla moglie
Un uomo indiano ha bruciato la moglie nel bresciano la scorsa notte. Si tratterebbe di una punizione per il suo abbigliamento occidentale. La donna però l’ha discolpato, asserendo di essersi data fuoco da sola. Nella foto, il fratello della vittima (tgcom.24.com)
Dello – Dalla provincia di Brescia arriva una storia agghiacciante dove i maltrattamenti in famiglia superano il limite del concepibile. Secondo quanto diffuso dai media locali, a Dello un indiano ha dato alla moglie come punizione esemplare per aver seguito la moda occidentale. L’aggressione sarebbe partita da una lite tra moglie e marito, durante la sera del 20 novembre 2015.
INDIANO HA DATO FUOCO ALLA MOGLIE NEL BRESCIANO - L’uomo, Agib Singh di trent’anni, avrebbe poi cosparso di benzina la moglie ventiseienne per arderne il corpo. Una grande vampata di fuoco si è scagliata sulla donna, madre di due bambini di due e quattro anni, che al momento è ricoverata presso l’ospedale Civile di Brescia per ustioni gravi. La madre vittima dell’aggressione del marito non è in pericolo di vita ma le sue condizioni di salute sono comunque gravi.
PUNITA PER L’ABBIGLIAMENTO OCCIDENTALE - Alcuni vicini, notando il trambusto proveniente dall’abitazione dei coniugi indiani e le urla della donna, hanno contattato le autorità che hanno arrestato il marito. La donna è stata salvata dalle fiamme proprio grazie al repentino soccorso dei vicini, i quali l’hanno fatta immergere nella vasca da bagno colma d’acqua. Prima dell’arrivo dei militari presso l’abitazione il marito è stato aggredito dai parenti della moglie e alcuni abitanti di Dello, accorsi dopo le segnalazioni dei vicini.
LA DOTE INADEGUATA - Secondo quanto dichiarato dalle fonti il litigio sarebbe stato scaturito dall’abbigliamento della donna, troppo all’occidentale secondo l’opinione del marito e della suocera. Inoltre, l’uomo si sarebbe scagliato contro la moglie perché la dote matrimoniale della donna era inadeguata.
I LOOK DA UFFICIO - La giovane lavora come impiegata presso uno studio commerciale locale e forse, anche per la sua professione, aveva necessità di indossare dei capi adeguati per l’ufficio. Solitamente, le impiegate di studi commerciali o legali sono invitate a indossare una tailleur per presentarsi a lavoro. Il marito avrebbe probabilmente preferito che la moglie continuasse a vestire il sari anche a lavoro, desiderio con molta probabilità non realizzabile visto il contesto in cui la donna svolgeva la sua professione.
I parenti della moglie bruciata viva dal marito (corriere.it)
Un cugino della donna ha confermato che sia il marito che sua madre ritenevano inaccettabile l’abbigliamento della donna bruciata per andare a lavoro, aggiungendo che l’uomo continuava a richiedere sostegno economico alla famiglia della moglie, nonostante avesse già riscosso la dote in India. L’uomo avrebbe quindi dato fuoco alla consorte sotto istigazione della madre che non la riteneva una brava moglie.
CASI SIMILARI IN INDIA - Al momento Agib Singh è stato arrestato per tentato omicidio dai carabinieri di Brescia, ritenuto colpevole di aver dato fuoco alla moglie. Si trova nel carcere di Canton Mombello. La donna, probabilmente per salvare il marito, ha dichiarato alle autorità di aver tentato un gesto autolesionista, scagionando il trentenne. I vicini hanno però riferito ai carabinieri di aver udito il marito aggredire verbalmente la donna anche quando era in preda alle fiamme.
L’indiano che ha dato fuoco alla moglie nel bresciano non è il primo ad agire con così tanta crudeltà nei confronti della propria compagna. Molte donne indiane subiscono ancora oggi violenze similari dai consorti. Sono numerosi infatti i casi di delitti e tentati omicidi in India, dove i mariti hanno dato fuoco alle proprie compagne per motivi correlati alla dote, alla gelosia o al sospetto di tradimento. Punizioni esemplari che fanno rabbrividire il mondo, di cui nessuno dovrebbe mai essere la sventurata vittima.
Rachele Sorrentino
@rockeleisrock
