Bocchino: «Si ad una maggioranza con Casini e Rutelli»
Cicchitto e Capezzone gettano acqua sul fuoco parlando di «ipotesi da film», mentre continua lo scontro verbale fra Lega e Udc
di Nicola Gilardi
ROMA – Continuano le trattative dei finiani che attraverso il capogruppo, Italo Bocchino, hanno aperto ad un governo d’intesa nazionale con Casini e Rutelli. L’assist al centro arriva dalle pagine del sito di Generazione Italia fondazione vicina a Gianfranco Fini: «L’unica strada che ha (Berlusconi) – scrive Bocchino – è appellarsi al Parlamento come gli ha consigliato Casini per varare un nuovo governo con un profilo alto e riformatore e una maggioranza più ampia, costruendo una nuova coalizione che comprenda i partiti di Fini, Casini e Rutelli e i moderati del Pd ormai delusi».
BATTIBECCHI E INSULTI – L’eventuale convivenza fra Udc e Lega sembra impossibile visto le recenti dichiarazioni dei rispettivi leader. Umberto Bossi è arrivato ad etichettare Casini come uno «stronzo», che ha risposto per le rime dichiarando: «Che Bossi, noto trafficante in banche e quote latte, insulti l’Udc lo riteniamo molto utile per far capire agli italiani chi ostacola davvero i suoi progetti di occupazione del potere». Per il leader dell’Udc il partito di Berlusconi sarebbe colpevole di essere «messo sempre più ai margini dal Carroccio». Risposta negativa anche da parte di Rutelli che ha dichiarato: «Noi siamo all’opposizione e lì rimarremo, ma lo faremo con uno spirito di impegno per il bene comune».
PDL FRENA LE TRATTATIVE – In casa Pdl le ipotesi di alleanze future vengono scartate. Il capogruppo alla Camera, Fabrizio Cicchitto, parla di «ipotesi da film» ricordando il «patto fatto con gli elettori che nel 2008 votarono una precisa maggioranza della quale facevano parte anche i finiani di oggi». Stessa reazione quella del portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, che ha ribadito ad Italo Bocchino la vittoria delle ultime elezioni politiche da parte di Berlusconi.
- Umberto Bossi, leader della Lega Nord
GASPARRI PREDICA PAZIENZA – Per l’Udc, però, la porta non sembra essere chiusa del tutto. Maurizio Gasparri ha lasciato intendere la volontà di creare un’alleanza nel futuro dichiarando: «Ritengo che con l’Udc siamo destinati ad incontrarci. In alcune regioni abbiamo vinto insieme e insieme governiamo anche diverse città del Centro-Sud. Credo che non si debba avere fretta in certe cose. Contano i contenuti».
Nell’incertezza, dunque, si continua a lavorare per creare alleanze più o meno stabili. Berlusconi non può contare sull’immediato appoggio di Casini, in totale contrapposizione con la politica della Lega, che resta l’alleato principale. La campagna acquisti non ha pagato e adesso la strada è piuttosto dura, nonostante l’appoggio del fronte finiano ai 5 punti dettati dal premier. Il problema principale è la reazione del presidente della Camera ad un nuovo assalto della maggioranza per il processo breve per riparare il presidente del Consiglio dai guai giudiziari. Lo stesso Bocchino ha lasciato qualche dubbio sull’accettazione di un tale disegno di legge e questo potrebbe aprire una crisi fatale per il Governo Berlusconi.
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Quell’omino pazzoide con la sciarpetta verde merita solo di essere abbattutto… è deleterio che in un paese democratico( si fa x dire), ancora esiste gentaglia che istiga al razzismo, che non vede altri all’infuori di ciò che sono loro. Purtroppo credo, che nonostante tutte qst chiacchere, scontri, compromessi non si arriverà a solzioni utili, ma ci si avvicinerà sempre più alla rovina del nostro paese, che non ne può più di essere governato da gente incompetente o da falsi moralisti…