
Blitz della Finanza alla Rai: sospette tangenti per gli appalti tv
Sotto sequestro 37 dossier relativi agli ultimi due anni di appalti Rai. Indagati David e Danilo Biancifiori per tangenti e assunzioni pilotate
Sarebbero 36 gli appalti della Rai ritenuti sospetti. Nella documentazione attualmente in mano ai Pm – 37 dossier relativi alle indagini interne condotte negli ultimi due anni – sono state rilevate tracce di tangenti e assunzioni pilotate. Sotto i riflettori dell’illegalità ritroviamo trasmissioni di primo piano come il Festival di Sanremo. A rivelare tutti i retroscena del caso, un articolo de Il Corriere della Sera.
LE INDAGINI DELLA GUARDIA DI FINANZA - Lo scorso 7 ottobre, la Guardia di Finanza ha acquisito i 37 audit in Rai. L’inchiesta, che finora riguardava le regie mobili, l’impiego di gruppi elettrogeni e le commsesse per le luci, potrebbe allargarsi adesso agli altri settori. L’indagine, condotta dal pubblico ministero Paolo Ielo e affidata al Nucleo Tributario con a capo il colonnello Cosimo Di Gesù, potrebbe davvero cambiare il destino di numerosi funzionari e dirigenti della Rai. Le relazioni prese in esame, infatti, riportano gli esiti degli audit su appalti e acquisti contratti con società esterne costate all’azienda pubblica radiotelevisiva centinaia di milioni di euro, la cui esistenza era stata finora negata dagli stessi responsabili degli uffici. Trattasi, dunque, di irregolarità non certamente trascurabili. In particolar modo se tali anomalie intaccano trasmissioni di punta come il Festival di Sanremo, a cui si aggiungono altri programmi di informazione, intrattenimento e numerose fiction.
“MAZZETTE” RINTRACCIATE - Le verifiche sono state avviate diversi mesi fa ma è solo nel giugno scorso che si è finalmente giunti ad una svolta decisiva, ovvero quando si è riusciti ad effettuare una cinquantina di perquisizioni per corruzione e turbativa d’asta. Un testimone diretto, che ha scelto di collaborare con gli inquirenti, ha svelato i dettagli degli accordi siglati dalla Rai. Egli avrebbe altresì fornito agli investigatori il codice sorgente, ossia la chiave di decriptazione per leggere i file sequestrati inerenti alle ‘mazzette’ versate per ottenere gli appalti in modo illecito.
GLI INDAGATI - In cima alla lista degli indagati ci sono i fratelli David e Danilo Biancifiori, titolari delle società Diand lighting and Truck e DibiTechnology, che nel corso degli ultimi anni hanno ottenuto il monopolio delle forniture tecniche. I due imprenditori hanno rapporti con Mediaset, La7, con Infront. Nel corso del blitz sono stati trovati i contratti di assunzione che i fratelli Biancifiori hanno siglato con amici e parenti dei funzionari Rai – e dei dirigenti degli altri gruppi del settore televisivo – che li avrebbero aiutati ad ottenere le commesse. Ma anche documenti che sembrano provare il passaggio dei soldi.
Antonietta Mente
@AntoMente