
Basket finale scudetto – gara 1: Siena-Milano 86-77, McCalebb incanta
Montepaschi Siena – EA7 Emporio Armani Milano 86-77
Siena vince e convince, Milano cede ma non molla: ecco il verdetto in estrema sintesi di gara 1. Di fronte al pubblico del PalaEstra, c’è infatti grande basket, con fasi di gioco in cui l’attacco domina la difesa e altrettante in cui pressione e zone cancellano la forza d’urto dei vari Hairston, McCalebb, Andersen o Bourousis. In sede di pronostico si era detto: con Bourousis al meglio Milano può vincere e il greco parte subito forte, come di consueto.
Dopo 4 minuti Scariolo deve rinunciare a Fotsis, che rimane in dubbio anche per i prossimi episodi, ma dalla panchina esce la grinta di Niccolò Melli, sempre più importante per applicazione difensiva: il Montepaschi però ha dalla sua il miglior giocatore della Lega, quel Bo McCalebb che è rimasto piuttosto silente nella sfida con Sassari e che invece ora esplode in tutto il suo potenziale.
Uno strapotere impressionante, a tratti imbarazzante, che i due falli di Cook consegnano anzitempo al malcapitato Bremer o al disorientato Giachetti: gli uno contro uno del macedone sono dinamite pura e per lui ci sono già 11 punti dopo il primo quarto, conditi da 2 assist e 3 falli subiti. Thornton sembra tornato quello dei giorni migliori e la sua difesa mette i brividi a Malik Hairston, bravo però a riscattarsi con in campo Carraretto: Milano non molla e Scariolo dopo un tecnico trova giocate importanti da un positivo Alessandro Gentile, con la cattiveria e la voglia di vincere di un veterano.
Il numero 25 si arresta in mezzo al pitturato e manda a spasso Moss con una finta alla Kobe Bryant, mentre Pianigiani risponde con il doppio playmaker, mandando Zisis a sostituire l’infortunato Kaukenas. I due tecnici si sfidano con le zone, ma Siena punisce subito le distrazioni della 2-3 milanese con la tripla prima di David Andersen e poi di Bootsy Thornton, da lontanissimo con la sirena pronta a suonare. Bourousis scompare dalla partita e i 10 punti del subentrante Radosevic non bastano a sovvertire l’inerzia della gara: dalla panchina Siena può mandare in campo Ress, Lavrinovic, Moss e Aradori, mentre Milano non trova l’ispirazione giusta dal rientrante Cook.
Se in altri tempi un -13 dopo 3 quarti avrebbe significato sconfitta sopra i 20, ora la musica è diversa e Milano non perde la voglia di lottare: dopo il -15 firmato Thornton, Scariolo decide che è giunta l’ora di lasciare a fondo panchina il disastroso Bourousis, lasciando a 4 punti di Gentile, 6 di Bremer e 4 di Radosevic il compito di ricucire il margine. Siena traballa, ma dopo la tripla di Hairston (82-75) il solito Stonerook ruba palla a Cook e McCalebb inchioda al ferro la vittoria.
25 punti per lui, con 5 assist a referto, ben accompagnato dai 19 di Thornton e dai 17 di Andersen: a Milano è mancato terribilmente il settore lunghi (37-31 MPS la battaglia a rimbalzo), con Bourousis pallido, Fotsis KO e il solo Radosevic, il meno dotato tra tutti, in grado di mettere sul parquet intensità e dinamismo. Hairston si ferma a quota 15, Gentile 14.
Andrea Samele