
Banche. Bozza di decreto per i risarcimenti: tempi e modi

Le quattro banche interessante dal decreto: Banca Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara, Banca delle Marche e CariChieti
Roma – Prima anziani e fortemente danneggiati. Sono queste le linee guida della bozza del decreto legge in materia di arbitrato per i risparmiatori che intendono chiedere il risarcimento degli investimenti andati in fumo con il salvataggio di Cassa di Risparmio di Ferrara, Banca delle Marche, Banca Etruria e CariChieti.
La bozza anticipata il 15 gennaio da Ansa.it scandisce i modi e i tempi intavolati dal Governo:
TEMPI – I risarcimenti potranno essere presentati dai risparmiatori, ‘loro eredi o legatari’ entro quattro mesi dall’emanazione del decreto.
La camera arbitrale dovrà decidere sulla qualità della domanda di risarcimento in un lodo massimo di 120 giorni e la decisione sarà vincolata da un voto di maggioranza dei membri che compongo camera e collegio. Nei 120 giorni a disposizione sono definiti 90 giorni di procedura ordinaria (contati a partire dalla trasmissione del provvedimento degli atti al presidente del collegio da parte della camera arbitrale); 30 giorni di proroga se il collegio ritiene necessarie altre verifiche.
CHI DECIDE – La camera arbitrale sarà composta da 12 membri guidati da un presidente magistrato il quale sarà affiancato da 4 esperti che abbiano maturato affinità ed esperienza negli organi di Banca d’Italia e della Consob. Secondo la bozza del decreto, le candidature per la selezione dei membri dovranno essere presentate all’Anac entro 30 giorni dalla pubblicazione ufficiale del provvedimento. La Camera è demandata uno ‘scrutinio di regolarità’ dei lodi.
MODALITA’ – La camera arbitrale e il collegio avranno il compito di stabilire se il risparmiatore richiedente abbia acquistato obbligazioni subordinate delle quattro banche senza che gli istituti rispettassero i criteri di trasparenza e correttezza imposti dalla normativa in materia di prodotti finanziari.
In tal senso, il collegio giudicante avrà altresì la facoltà di accertare ‘ogni altro fatto rilevante per la determinazione della prestazione e la corresponsione dell’indennizzo’.
Inoltre, secondo quanto riportano le anticipazione dell’Ansa sul decreto legge in esame, i richiedenti più anziani e quelli il cui danno accertato sia più ingente, potranno godere di procedura giudicante gratuita.
Chantal Cresta