Arte e gusto: il Gambero Rosso incontra il Macro

La Città del Gusto del Gambero Rosso a Roma

Roma – Non poteva essere altrimenti. Per soddisfare il palato nel nuovo tempio romano dell’arte contemporanea – il museo Macro di imminente inaugurazione dopo i lavori di ampliamento e rinnovamento – non poteva che metterci lo zampino un nome che dell’esaltazione dei sapori e della qualità dei prodotti ha celebrato le virtù come base indispensabile dell’arte culinaria: il Gambero Rosso.

La nota casa editrice, nata nel 1987 ed oggi affermata a 360° gradi nella promozione e valorizzazione del buon mangiare e del buon bere, si è aggiudicata la gara per la gestione del ristorante del Macro in veste di consulente, a supporto del servizio di catering Nicolai, materialmente incaricato delle forniture e della preparazione dei cibi.

Ne ha parlato con entusiasmo il presidente, Paolo Cuccia, intervistato da Exibart all’indomani dell’annuncio del nuovo impegno, ricordando in primis la presenza del Gambero Rosso alla Biennale di Architettura a Venezia, un’avventura che ha contribuito ad intrecciare saldamente due universi che nel nuovo ristorante del Macro si esalteranno a vicenda: il bello e il buono.

Stando alle dichiarazioni di Cuccia gli obiettivi restano quelli tradizionali del Gambero Rosso, a garanzia prima di tutto della qualità delle materie prima, ma complessivamente l’impegno sarà a «Dare voce e vetrina alle eccellenze produttive italiane (sia quelle tradizionali, sia quelle avanzate)», accompagnando il progetto con attività didattiche e formative per ‘educare’ alla cultura del gusto. In questo senso i clienti saranno guidati nella scelta e anche nella degustazione dei prodotti, a partire dai vini: ogni etichetta, tra quelle selezionate nella guida del Gambero Rosso, sarà accuratamente spiegata.

Inevitabile che tra il nuovo ristorante e la Città del Gusto, che ha sede sempre a Roma, si creino fruttuose sinergie. Cuccia prospetta un possibile legame nella formula che ora vede nella Città di via Enrico Fermi l’alternarsi come ospiti di grandi chef in occasione delle serate speciali. Soluzione perfettamente coerente con un luogo come il museo, dove alle collezioni permanenti si affiancano spesso mostre temporanee!

Redazione

FOTO via/ http://www.gamberorosso.it

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